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Convegno SustainCo. Stato dell'arte ed evoluzione ed evoluzione della sostenibilità nelle PMI italiane, il racconto della giornata.

Il Dipartimento di Management e Diritto dell’Università di Roma “Tor Vergata” in collaborazione con l’Associazione Civita, ha organizzato il convegno “SustainCO: stato dell’arte ed evoluzione della sostenibilità nelle PMI italiane” nella stupenda location della Sala Gianfranco Imperatori all'interno della sede dell'Associazione Civita

Durante il convegno è stata presentata la ricerca intedisciplinare dal titolo "SustainCo - Sustainability measures at Company level: a national survey for better implementation"

Inoltre, il Direttore del Master Simonetta Pattuglia ha presentato la ricerca "GREENING OR MERELY WASHING THE MARKETING MIX? THE CASE OF THE ITALIAN SMEs" a cura di S.Pattuglia, S.Amoroso, N.Leone.

Il Racconto della giornata

Si è tenuto il 10 Ottobre il Convegno di studi "SustainCo - Stato dell'arte ed evoluzione della sostenibilità nelle PMI italiane", presso la fantastica location della Sala Gianfranco Imperatori,


La giornata è stata aperta dall'introduzione della Professoressa Simonetta Pattuglia, Direttore del Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media, Docente di Marketing,  Comunicazione e  Media, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che ha fin da subito sottolineato l'importanza del convegno odierno, vista la vastità di campi che la  sostenibilità oggi va a toccare, che vanno dalla produzione, fino al diritto.

La parola è poi passata a Giorgio Marasà, Avvocato e Docente di diritto commerciale, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che ha svolto anche il ruolo di moderatore del convegno. Il Professore ha ricordato l'indiscussa importanza della parola "sostenibilità", ricordando come essa ormai faccia parte di ogni contesto politico, giuridico e normativo. Successivamente si è anche posto l'accento sulla necessità di un grande impegno per far si che essa non si limiti ad essere solo una parola diffusa, ma al contempo vuota e priva di concretezza.

È stato quindi il momento di Angela D'Orazio, Docente di Geografia Economico-Politica, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che, esponendo i risultati ottenuti dallo studio condotto per SustainCo, ha spiegato come oggi la sostenibilità sia costosa per le piccole realtà imprenditoriali, portando quindi questa ad essere diffusa prevalentemente tra le imprese di grandi dimensioni.


A questo punto è intervenuta Maria Cristina Cataudella, Docente di Diritto del Lavoro, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che dapprima ha ricordato il grande impegno che l'Università di Roma Tor Vergata dimostra verso il tema della sostenibilità, inserendo questa nella propria missione e visione, e successivamente andando nello specifico nel tema dello sviluppo sostenibile, ha spiegato come il raggio d'azione di questo termine si sia notevolmente ingrandito nel corso del tempo. Se infatti in origine esso era correlata solo al tema delle risorse ambientali, oggi oltre a questo riguarda anche l'aspetto economico e sociale.

 

Successivamente, a prendere la parola è stata nuovamente a Professoressa Simonetta Pattuglia, che si è concentrata sul tema del Green Marketing, un concetto decisamente ampio che non si limita alla singola  funzione aziendale, ma che riguarda l'impresa tutta, definendone l' orientamento. Parlando poi della situazione attuale delle imprese e del  mercato, la Professoressa Simonetta Pattuglia ha affermato che: "Oggi la sostenibilità viene ampiamente comunicata, ma molto meno vissuta"; durante il suo intervento ha poi presentato i risultati della ricerca "GREENING OR MERELY WASHING THE MARKETING MIX? THE CASE OF THE ITALIAN SMEs", condotta negli scorsi mesi per SustainCo, in collaborazione con Sara Amoroso e Nicola Leone, dal quale è stata definita la "Green Grid", una matrice a quattro quadranti, ispirata alla matrice BCG, in cui sono state identificate quattro tipologie di imprese sulla base di due variabili: implementazione del Green Marketing e livello di investimento.

Le 4 categorie sono:

  • i Green Question Mark, con un alto livello di investimento, ma bassa implementazione del Green Marketing. Le imprese in questa categoria vedono le "prospettive green" come dei vincoli da rispettare più che come opportunità da sfruttare, essi devono lavorare su una migliore allocazione delle risorse green, per ottenere un relativo miglioramento del posizionamento.
  • Le GreenStar, caratterizzate da alti livelli di investimento e implementazione del Green Marketing. In questa categoria si collocano le imprese capaci di creare strategie green che generano vantaggio competitivo. Le suddette imprese per mantenere la posizione che ricoprono devono costantemente monitorare i vari target e consumatori, per intercettarne le preferenze.
  • I GreenDog, caratterizzati da bassi investimenti e altrettanto bassi livelli di implementazione di Green Marketing. Queste sono le imprese che devono lavorare di piu' per diventare davvero "green", iniziando dalla diffusione della consapevolezza a partire dai manager, per poi giungere alla conseguente implementazione di politiche sostenibili.
  • Infine le GreenCow, con bassi investimenti, ma alti livelli di implementazione di Green Marketing. Qui si trovano le imprese della "sostenibilità comunicata", quelle imprese cioè che costruiscono la loro comunicazione attorno ai valori di sostenibilità.
     

In queste aziende si esplicita la necessità di investire in innovazione di prodotto ed R&S, incrementando anche l'internal  branding. Per concludere il suo intervento la Professoressa Simonetta Pattuglia è passata all'analisi dei risultati della ricerca, che ha mostrato come la situazione delle PMI italiane in tema di sostenibilità, sia molto eterogenea e caratterizzata da uno scenario vario e diverso a seconda dei settori industriali e delle aree del Paese. Questi risultati consentiranno di tracciare importanti implicazioni teoretiche e manageriali, soprattutto in virtù di un futuro stadio di avanzamento dei lavori.


Ha poi preso la parola è quindi passata a Nicoletta Ciocca, Docente di Diritto Commerciale, Università degli Studi di Roma, Tor Vergata, che ha spiegato come oggi le imprese sono spinte ad implementare politiche sostenibili, non soltanto per i benefici di immagine che ne traggono, ma anche perchè gli investitori sono sempre piu' attenti a questo tema e alla verifica del rispetto di esso da parte delle imprese.
Successivamente Fabiola Massa, Docente di Diritto Commerciale dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che si è concentrata sul concetto di Società Benefit, definendo questa come un modello societario votato sia alla formazione e distribuzione di utili, che alla realizzazione di esternalità postive o riduzione di quelle negative. Essa per poter operare, ha poi aggiunto la Professoressa Fabiola Massa, necessita di un organo di gestione responsabile, sostenibile e trasparente.

È stato poi il momento di Valerio Ficari, Docente di Diritto Tributario, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che ha affrontato il tema della normativa tributaria, e di come essa stia cambiando in Italia, per favorire e incentivare l'approccio alla sostenibilità.

Sabrina Cassar, Docente di Diritto del Lavoro, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, ha sottolineato l'importanza dell' innovazione di  processo nell'approccio alla sostenibilità, e successivamente analizzando il panorama  italiano odierno, ha affermato che l'idea di un cambio di visione, con il pieno  coinvolgimento dei  lavoratori e delle relative  rappresentanze sul tema della  responsabilità  sociale, purtroppo non sembra essere molto diffusa nel nostro Paese.


La parola è poi passata ad Anna Maria Battisti, Docente di Diritto del Lavoro, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che durante il suo intervento si è concentrata sul tema del welfare come indicatore per focalizzare l'approccio di un'impresa alla responsabilità sociale.

È stato quindi il momento di Simone Caponetti, Docente di Diritto del Lavoro, Luiss, che ha posto l'accento sul tema del codice etico, sottolineandone l'importanza in ambito di sostenibilità, e spiegando l'importanza che esso potrebbe avere se diventasse giuridicamente vincolante.
A questo punto è intervenuta Serena Ceccarelli, Brand Image & Reputation e CSR Manager, Sanofi Italia, che ha raccontato al pubblico quali sfide si pone Sanofi per il futuro, la più importante delle quali consiste in una riduzione a zero delle emissioni entro il 2050. È poi intervenuta Marina Migliorato, Head of Sustainability Stakeholders Engagement di Enel Group, che ha spiegato come l'Agenda 2030 abbia messo le imprese davanti alla necessità di reinventarsi, e di come abbia condizionato anche gli investitori, che oggi vedono i fattori non-monetari o pre-monetari, come fattori che creano valore.


In conclusione, Carlo Felice Giampaolino, Docente di Diritto Commerciale, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che tornando sul tema del codice etico ha constatato che purtroppo questo risulta essere giuridicamente poco efficace, a meno che non ci sia un coinvolgimento di un interesse economico leso.

Dopo il convegno, conclusosi tra gli applausi del pubblico presente, ci si è spostati nella terrazza adiacente, con un  aperitivo accompagnato dalla vista della splendida Terrazza Gianfranco Imperatori su Piazza Venezia.

 

La Gallery della giornata:

 

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