Può la ricerca farsi impresa? Qual è il ruolo delle Università per favorire il passaggio dall'idea al business? Come diffondere la cultura d’impresa e dell'innovazione in ambito accademico? Quanto la contaminazione e la capacità di networking tra Accademia, centri di ricerca, imprese e istituzioni attive nel territorio possono generare innovazione economica e sociale, promuovendo l'imprenditorialità giovanile e, in particolare, femminile?
Sono queste le direzioni di impegno della formula di successo sperimentata dal 2003 dal Premio Nazionale per l'Innovazione - PNI, dedicato alle migliori idee d’impresa nate dalla ricerca universitaria.
Sotto la guida della Prof. Paola Paniccia del Dipartimento di Management e Diritto, coordinatrice per l’Ateneo “Tor Vergata” anche di Start Cup Lazio, si sono svolti il 30 novembre (in streaming) e il 3 dicembre (in modalità mista) i due appuntamenti 2021 della XIX edizione del PNI, per la prima volta nel Lazio grazie all'impegno organizzativo dell'Ateneo di "Tor Vergata".
In linea con la missione 4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR dedicata a "Istruzione&Ricerca" e focalizzata sulle generazioni future (v. articolo su Adnkronos), “Dalla ricerca all’impresa per un futuro sostenibile” è stato il tema centrale dell’edizione 2021 della business plan competition, promossa dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari –PNICube.
Anche quest'anno il Premio - best practice riconosciuta dall’OCSE per la capacità di networking e di promozione dell'innovazione (OCSE, "Supporting Entrepreneurship and Innovation in Higher Education in Italy", 2019) - ha previsto una sfida "a colpi di pitch" tra gli oltre 60 finalisti provenienti da tutta Italia, ossia i vincitori delle 15 Start Cup regionali attivate dai 51 Atenei che aderiscono a PNICube.
L'evento conclusivo dell'edizione 2021 è stato lanciato in occasione di una Conferenza di presentazione che si è svolta il 10 novembre (in diretta streaming).
Nelle due giornate di competizione del 30 novembre e del 3 dicembre, i team provenienti da tutta Italia hanno presentato i migliori progetti d’impresa hi-tech nati in ambito universitario per aggiudicarsi non solo il titolo di vincitore assoluto (e la relativa consegna della Coppa Campioni PNI all'Ateneo di appartenenza), ma anche quattro premi settoriali di 25.000 euro ciascuno, nonché due nuovi premi speciali ideati dall’Ateneo 'Tor Vergata' (Premio Migliore startup innovativa sociale e Premio Migliore startup innovativa giovani), per un montepremi complessivo di circa 1,5 milioni di euro.
La prima giornata di competizione del 30 novembre, trasmessa in live streaming, si è strutturata in sessioni parallele di pitch che hanno visto il coinvolgimento delle oltre 60 startup, sottoposte alla valutazione di quattro giurie, in gara per aggiudicarsi il passaggio alla "finalissima" del 3 dicembre (4 startup "superfinaliste" per categoria di innovazione; v. Comunicato stampa PNI 2021).
In apertura dell'evento, la Prof. Paniccia ha ricordato la qualità del percorso generativo dell'iniziativa PNI nazionale, sottolineando la centralità del protagonismo dei giovani e dei ricercatori, la forza (internazionalmente riconosciuta) del network, esprimendo inoltre grande soddisfazione per i numeri dell'edizione 2021 (oltre 300 giovani coinvolti nei team), per le idee progettuali (in settori strategici per la ripresa post-pandemica dell'Italia) e per la grande attenzione al binomio "impresa & innovazione" da anni manifestata da "Tor Vergata", come ribadito anche dal Rettore Prof. Orazio Schillaci.
Nel suo saluto introduttivo, il Rettore ha infatti dichiarato come l'iniziativa PNI rappresenti un chiaro esempio della volontà dell'Ateneo di "dar concretezza al valore della ricerca, in un momento cruciale per la ripartenza del Paese". Il Prof. Schillaci ha inoltre ribadito il ruolo chiave dell'Università in ambiti multipli, essenziali per la ripartenza e per il futuro del Paese: sviluppo di capacità di progettazione e di collaborazione, ascolto delle nuove generazioni, supporto alla imprenditorialità giovanile e per l'innovazione sociale nel territorio.
Accanto alle presentazioni delle idee di business innovative da parte dei team finalisti, l'evento del 30 novembre si è arricchito di tre Panel di discussione, con interventi e testimonianze di studiosi e esperti di alto livello: nella mattina “Innovazione sociale: creare impresa ad impatto per la ripresa e la resilienza”, nel pomeriggio “Ricerca, startup e open innovation per una ripresa sostenibile” e “Imprenditorialità studentesca: le sfide per le startup giovanili e femminili”.
Interconnessione tra soggetti differenti, interdipendenza tra dimensione locale e globale, innovazione sociale e creazione di impresa resiliente "a impatto", crucialità di "parole di peso" con cui dar vita ad una comunicazione trasparente e ad una buona informazione: questi i temi intorno ai quali si è concentrato il primo Panel, coordinato da Marco Girardo (Caporedattore Economia per Avvenire), a cui hanno partecipato Alessandro Mechelli e Leonardo Becchetti.
Il Prof. Alessandro Mechelli, Direttore del Dipartimento di Management e Diritto (DMD), ha ricordato l'impegno del DMD nei campi oggetto di riflessione, segnalando la particolare attenzione da anni posta al collegamento tra mondo della ricerca e quello dell'imprenditorialità, per la promozione, l'accompagnamento, il sostegno di una impresa resiliente, ad alto impatto, in grado cioè di produrre un "valore" nuovo, grazie ad idee innovative, supportate da un sistema di regole efficiente e trasparente, ma con una visione che pone al centro le persone, vere protagoniste del cambiamento.
Il Prof. Leonardo Becchetti del Dipartimento di Economia e Finanza-DEF ha spiegato la centralità di nuovi binomi per la creazione di "valore" per tutti, elemento fondante per una per una "ripartenza sostenibile e inclusiva". Secondo l'opinione dell'economista del DEF, anche grazie all'esperienza con NExT e il successo di iniziative di grande coinvolgimento come il Festival dell'economia civile, le due parole da porre al centro sono "impatto" e "generatività", così interpretando in modo nuovo il concetto di "valore", comprendendo appieno l'interconnessione tra sfera sociale e ambientale, la ricchezza della "ricerca di senso", per andare oltre gli attuali indicatori di benessere multidimensionale.
Silvia Baiocco del Dipartimento di Management e Diritto ha coordinato i lavori del secondo Panel, con un ricco parterre di ospiti impegnati a livello internazionale (tra i panelist, il Prof. Vincenzo Tagliaferri, Prorettore al Trasferimento tecnologico dell'Ateneo "Tor Vergata"), sottolineando l'importanza di "fare rete per la creazione di un effettivo ecosistema dell'innovazione".
La Prof. Sara Poggesi del Dipartimento di Management e Diritto ha moderato il terzo Panel dedicato alle sfide per l'imprenditorialità studentesca e alle possibili azioni correlate alla missione 5 "Inclusione&Coesione" del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR, focalizzata principalmente sull'incremento delle competenze, sul rafforzamento delle prospettive occupazionali (dei giovani e, in particolare, delle donne), sull'empowerment femminile, sulla lotta alle discriminazioni di genere, anche alla luce dell'esperienza di studio e ricerca made in "Tor Vergata" dell'Osservatorio Scientifico Imprese Femminili-OSIF. Tra i panelist, la Prof. Michela Mari del Dipartimento di Management e Diritto e coordinatrice, insieme a Sara Poggesi, dell'OSIF.
Francesco Scafarto del Dipartimento di Management e Diritto ha curato l'introduzione della Sessione pitch "ICT", fornendo una breve panoramica dello "stato di salute" e delle prospettive di evoluzione del settore (già caratterizzato da tassi di crescita prossimi al 4%), alla luce delle policy nazionali connesse ai pervasivi cambiamenti indotti dalla transizione digitale e trainati dal PNRR.
L'evento di chiusura del PNI 2021 del 3 dicembre ha visto la proclamazione del "campione" assoluto (Sinergy Flow) e dei vincitori settoriali, insieme all'assegnazione dei premi speciali promossi dall'Ateneo "Tor Vergata" (v. elenco) sulla base del valore del contenuto tecnologico o di conoscenza, della potenzialità di sviluppo, del livello di competenze del team e dell'attrattività dell'idea progettuale per il mercato (v. Articolo su Avvenire del 3 dicembre 2021).
L'appuntamento con "i migliori 2021", condotto dal Direttore di Green & Blue e Italian Tech Riccardo Luna, è stato aperto dal Rettore dell'Università "Tor Vergata" Prof. Orazio Schillaci e dal Presidente PNI Cube Alessandro Grandi, che hanno espresso grande apprezzamento per l'impegno e le energie profuse per il successo dell'iniziativa dalla Prof. Paola Paniccia.
All'evento hanno preso parte molti alti esponenti del mondo dell'impresa e delle istituzioni, tra cui il Ministro dell'Università e Ricerca, Maria Cristina Messa, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il vice Ambasciatore d'Israele, Alon Simhayoff, e - tra i panelist - Luigi Paganetto, Professore emerito "Tor Vergata" e Presidente FUET.
“Vogliamo far emergere innovazione di qualità [...] - ha spiegato la Prof. Paola Paniccia in una intervista pubblicata sulla Rivista di Confindustria L'imprenditore del 17 novembre 2021 - Se riusciremo a cogliere i frutti di questa bella collaborazione, il progetto portato avanti dal PNI si potrà dire a buon punto. Considerate anche le risorse straordinarie che arriveranno dal PNRR, credo che al momento ci sia soprattutto bisogno di consapevolezza per gestire al meglio il passaggio dalla ricerca all’impresa”.
La sfida del PNI non si ferma difatti alla competizione 2021, perché è chiara e forte da parte della rete PNIcube la determinazione di dare, con le parole della Prof. Paola Paniccia sulle pagine di Avvenire del 10 novembre in occasione della Conferenza di presentazione del Premio, "un contributo strategico in innovazione e sostenibilità per uno sviluppo omogeneo delle Regioni e dell’intero Paese", consentendo di affermare che "grazie alla ricerca italiana, ai giovani talenti possiamo costruire un futuro che sia davvero migliore per tutti".
(A cura dell'Ufficio Public engagement Economia)
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