Aggiornato A.A. 2015-2016
FINANZA COMPORTAMENTALE
DOCENTE: Enrico Maria Cervellati
LIBRO DI TESTO: Cervellati, E.M. Finanza comportamentale e investimenti. Oltre l’approccio tradizionale per comprendere gli investitori, McGraw Hill Italia, 2012. Acquistabile in modalità Print on Demand su: http://www.ilovebooks.it/finanza-comportamentale-investimenti-oltre-lapproccio-tradizionale-comprendere-investitori-p-2884.html
MATERIALE AGGIUNTIVO: il libro di testo è il riferimento di base del corso, ma verranno indicati materiali aggiuntivi di approfondimento necessari al superamento dell’esame.
MODALITA’ D’ESAME: scritto
DATE ESAMI: presto verranno rese note.
ORARIO LEZIONI: venerdì 14-18 (Aula T3)
RICEVIMENTO: il venerdì dopo la lezione, su appuntamento da richiedere per email.
CONTATTO: enrico.maria.cervellati@uniroma2.it
OBIETTIVI DIDATTICI
L’obiettivo di questo corso è quello di offrire una conoscenza dei temi fondamentali della finanza comportamentale. Il corso si sviluppa attraverso quattro macro-attività formative.
Il primo modulo analizza i fondamenti della finanza comportamentale – gli errori (cognitivi ed emotivi), le euristiche e gli effetti di inquadramento (framing) – per poi esaminare le principali teorie che ne stanno alla base: quella del prospetto (in base alla quale è stato insignito il Premio Nobel per l’Economia 2002 allo psicologo Daniel Kahneman, tra i fondatori dell’approccio comportamentale) e quella motivazionista, altrimenti nota come SP/A (Sicurezza, Potenziale/Aspirazioni). Il secondo modulo mostra come gli errori, le euristiche e gli effetti di inquadramento alla base delle teorie comportamentali spieghino gli errori comportamentali commessi generalmente dagli investitori individuali. Inoltre, si metteranno in evidenza i limiti degli attuali questionari per la profilatura del rischio previsti dalla MiFID. Le domande comportamentali risultano essere di estrema utilità per il consulente in quanto non mira a misurare solo la propensione al rischio, ma anche aspetti comportamentali dell’investitore, come enfatizzato da recenti ricerche istituzionali. Gli stessi errori comportamentali sono in grado di spiegare, almeno in parte, i fenomeni di euforia irrazionale che portano alla formazione delle bolle speculative, ma anche quelli di paura o addirittura panico che sfociano nelle crisi finanziarie. Inoltre, si presenteranno le principali anomalie o regolarità di mercato.
La terza attività formativa riguarda le applicazioni e fa riferimento alla teoria di portafoglio comportamentale basata sull’approccio motivazionista e sulla contabilità mentale, che insieme contribuiscono a formare la “piramide stratificata degli investimenti”. L’approccio piramidale è considerato una raffigurazione delle preferenze e degli obiettivi degli investitori e degli strumenti per soddisfare le prime e raggiungere i secondi maggiormente in linea con quanto osservato nella realtà rispetto al classico approccio media-varianza.
Infine, l’ultima attività, è rappresentata dalla correzione degli errori, il cosiddetto debiasing, che insegna come correggere gli errori (bias) degli investitori.
Sintesi del corso
1. Fondamenti comportamentali
1.1. Errori, euristiche ed effetti di inquadramento
1.2. Teorie comportamentali
2. Evidenze
2.1. Questionari comportamentali
2.2. Il comportamento degli investitori individuali
2.3. Mercati in(efficienti): anomalie o regolarità?
3. Applicazioni: la teoria del portafoglio comportamentale
4. Correzione errori: il debiasing
Contenuti del corso in dettaglio
1. I fondamenti della finanza comportamentale
1.1. Errori, euristiche ed effetti di inquadramento
• Errori cognitivi ed emozionali: iper-ottimismo, overconfidence, giudizio retrospettivo e errori di conferma, illusione della conoscenza e del controllo, home bias, status quo bias ed effetto dotazione
• Errori emozionali: paura, euforia e rammarico
• Euristiche decisionali: disponibilità, rappresentatitivà, ancoraggio, euristica dell’affetto
• Effetti di inquadramento: avversione alle perdite e alla perdita certa, contabilità mentale, editing edonistico
1.2. Teorie comportamentali
• Teoria del prospetto
• Teoria motivazionista: Sicurezza, Potenziale/Aspirazioni (SP/A)
2. Evidenze
2.1. Questionari per la profilatura del rischio e aspetti comportamentali
• Tolleranze al rischio distinte per obiettivi e conti mentali
• I limiti dei questionari MiFID
• Il contributo della finanza comportamentale: overconfidence e propensione alla massimizzazione; rammarico, fortuna e competenza; fiducia, soddisfazione e felicità; emozioni e tolleranza al rischio
• I “nuovi” questionari al reale servizio dei consulenti finanziari
2.2. Il comportamento degli investitori individuali
• La sotto-diversificazione di portafoglio
• Gli errori nel trading online
• La cattura dell’attenzione
• Gli errori nelle scelte previdenziali
2.3. Mercati in(efficienti): anomalie o regolarità?
• Regolarità cross-section e basate sugli eventi
• Anomalie stagionali e di calendario
• Effetti momentum e reversal
• Come “sfruttare” le anomalie: casi reali
3. Applicazioni
3.1. Teoria di portafoglio comportamentale
3.2. Contabilità mentale
3.3. Piramide stratificata degli investimenti
4. Debiasing: come correggere gli errori comportamentali
4.1. Il ruolo del consulente finanziario
4.2. Educazione finanziaria
4.3. Gestire l’emotività
CALENDARIO LEZIONI
13 novembre: Introduzione al corso
20 novembre: Fondamenti comportamentali (cap. 1)
27 novembre: Teorie comportamentali (cap. 2)
4 dicembre: Investitori individuali (cap. 3)
18 dicembre: simulazione d’esame
I capitoli si riferiscono al libro di testo, verrà aggiunto altro materiale online specificando quale è necessario per l’esame e cosa invece è da considerare un approfondimento facoltativo.