ECONOMIA DELLA REGOLAMENTAZIONE E DELLA CONCORRENZA
Giurista d'Impresa ed Economia e Gestione dei Servizi (Media Turismo e Salute)
Syllabus
EN
IT
Obiettivi Formativi
OBIETTIVI FORMATIVI:
Lo scopo del corso di "Economia della concorrenza e della regolazione", in linea con lo scopo del corso di laurea magistrale in Economia e Management, è formare gli studenti sui complessi rapporti fra Stato e mercato, in termini sia di tutela della concorrenza che di interventi diretti a conciliare gli interessi privati con l'interesse pubblico.
A tal fine, il corso intende raggiungere l'obiettivo della acquisizione di conoscenze relative:
- all'applicazione delle norme europee e nazionali in materia di enforcement del diritto antitrust;
- alle modalità di intervento delle Autorità indipendenti di regolazione dei mercati, finalizzate a evitare che le imprese che detengono notevole potere di mercato pregiudichino l'interesse dei consumatori;
- alle relazioni e alla ripartizione delle competenze fra i decisori politici e le Autorità della concorrenza e della regolazione dei mercati.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI:
CONOSCENZA E CAPACITA' DI COMPRENSIONE:
- delle caratteristiche della struttura industriale delle economie di mercato, con particolare riferimento ai settori dei servizi di pubblica utilità (energia, comunicazioni elettroniche, trasporti, idrici e ambientali);
- dei mutevoli confini fra le politiche pubbliche e l'attività privata;
- della complessità delle relazioni fra promozione della concorrenza, competitività dell'economia, solidarietà ed equità sociale.
APPLICARE CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE, attraverso:
- lo studio dei mutamenti intervenuti nel tempo fra sfera pubblica e sfera privata;
- l'analisi di casi e la comprensione delle procedure e delle misure di volta in volta messe in atto dalle Autorità della concorrenza, a livello europeo e nazionale, e della regolazione;
AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
- Anche tenuto conto della storia economica, sviluppare autonome riflessioni sui fallimenti del mercato e sui fallimenti dell'intervento pubblico;
- riflettere sul concetto di benessere e sul mix di misure per assicurare la sua diffusione.
ABILITA' COMUNICATIVE:
- esprimersi, in forma scritta e orale, utilizzando un linguaggio tecnico appropriato agli interlocutori e al contesto di riferimento;
- capacità di analisi dei problemi, anche complessi;
- capacità relazionali;
- capacità di lavorare in gruppo, gestire lo stress e le situazioni conflittuali.
CAPACITÀ DI APPRENDERE:
- sviluppare analisi sui temi oggetto del corso;
- tenersi aggiornati sull'evoluzione della normativa, internazionale, europea e nazionale;
Lo scopo del corso di "Economia della concorrenza e della regolazione", in linea con lo scopo del corso di laurea magistrale in Economia e Management, è formare gli studenti sui complessi rapporti fra Stato e mercato, in termini sia di tutela della concorrenza che di interventi diretti a conciliare gli interessi privati con l'interesse pubblico.
A tal fine, il corso intende raggiungere l'obiettivo della acquisizione di conoscenze relative:
- all'applicazione delle norme europee e nazionali in materia di enforcement del diritto antitrust;
- alle modalità di intervento delle Autorità indipendenti di regolazione dei mercati, finalizzate a evitare che le imprese che detengono notevole potere di mercato pregiudichino l'interesse dei consumatori;
- alle relazioni e alla ripartizione delle competenze fra i decisori politici e le Autorità della concorrenza e della regolazione dei mercati.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI:
CONOSCENZA E CAPACITA' DI COMPRENSIONE:
- delle caratteristiche della struttura industriale delle economie di mercato, con particolare riferimento ai settori dei servizi di pubblica utilità (energia, comunicazioni elettroniche, trasporti, idrici e ambientali);
- dei mutevoli confini fra le politiche pubbliche e l'attività privata;
- della complessità delle relazioni fra promozione della concorrenza, competitività dell'economia, solidarietà ed equità sociale.
APPLICARE CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE, attraverso:
- lo studio dei mutamenti intervenuti nel tempo fra sfera pubblica e sfera privata;
- l'analisi di casi e la comprensione delle procedure e delle misure di volta in volta messe in atto dalle Autorità della concorrenza, a livello europeo e nazionale, e della regolazione;
AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
- Anche tenuto conto della storia economica, sviluppare autonome riflessioni sui fallimenti del mercato e sui fallimenti dell'intervento pubblico;
- riflettere sul concetto di benessere e sul mix di misure per assicurare la sua diffusione.
ABILITA' COMUNICATIVE:
- esprimersi, in forma scritta e orale, utilizzando un linguaggio tecnico appropriato agli interlocutori e al contesto di riferimento;
- capacità di analisi dei problemi, anche complessi;
- capacità relazionali;
- capacità di lavorare in gruppo, gestire lo stress e le situazioni conflittuali.
CAPACITÀ DI APPRENDERE:
- sviluppare analisi sui temi oggetto del corso;
- tenersi aggiornati sull'evoluzione della normativa, internazionale, europea e nazionale;
RICCARDO CAPPELLIN
Prerequisiti
Per comprendere i contenuti delle lezioni e raggiungere gli obiettivi formativi è importante che prima dell’'inizio dell’'attività formativa lo studente abbia conoscenze adeguate di microeconomia in particolare per quanto concerne i concetti di funzione di produzione e forme di mercato e economia del benessere per la valutazione degli investimenti pubblici.
Programma
1. La teoria dell’impresa
2. Regimi tecnologici e pattern settoriali dell’innovazione
3. Le concettualizzazioni della tecnologia e dell’innovazione
4. Creazione della conoscenza e competenze
5. Nuove forme di organizzazione a rete nelle imprese moderne
6. Agglomerazione, localizzazione e ambiente
7. Il modello dei distretti industriali e il modello dei network territoriali
8. Il processo di sviluppo nei sistemi produttivi regionali
9. I sistemi nazionali di innovazione
10. I sistemi regionali di innovazione
11. Il modello dei network e i processi di apprendimento interattivo
12. La gestione della conoscenza e il knowledge management territoriale
13. Lo sviluppo dei servizi basati sulla conoscenza
14. Le reti di conoscenza nelle città
15. Le politiche dell’innovazione in Europa
2. Regimi tecnologici e pattern settoriali dell’innovazione
3. Le concettualizzazioni della tecnologia e dell’innovazione
4. Creazione della conoscenza e competenze
5. Nuove forme di organizzazione a rete nelle imprese moderne
6. Agglomerazione, localizzazione e ambiente
7. Il modello dei distretti industriali e il modello dei network territoriali
8. Il processo di sviluppo nei sistemi produttivi regionali
9. I sistemi nazionali di innovazione
10. I sistemi regionali di innovazione
11. Il modello dei network e i processi di apprendimento interattivo
12. La gestione della conoscenza e il knowledge management territoriale
13. Lo sviluppo dei servizi basati sulla conoscenza
14. Le reti di conoscenza nelle città
15. Le politiche dell’innovazione in Europa
Testi Adottati
I temi trattati nel corso sono illustrati innanzitutto nelle dispense del docente, che verranno distribuite durante lo svolgimento del corso e saranno messe a disposizione sul sito web del corso. Tali temi potranno inoltre essere approfonditi tramite i seguenti testi:
Lipczynski J, Wilson J.O.S. e Goddard J. (2010), Economia Industriale: concorrenza, strategie e politiche pubbliche. Pearson Education, Prentice Hall: Milano-Torino (capitoli: 1,2, 3,4).
Malerba, F. (2001), a cura di, Economia dell’Innovazione. Roma: Carocci Editore (Cap. 1, pp. 34-43; Cap. 3, pp. 83-95; Cap. 4, pp. 109-116; Cap. 6, pp. 169-183; Cap. 8, pp. 231-254; Cap. 13, pp. 375-405).
Cappellin R. e Wink R. (2009), International Knowledge and Innovation Networks: Knowledge Creation and Innovation in Medium Technology Clusters. Edward Elgar Publishing, Cheltenham (Cap. 4.1, pp. 78-79; Cap. 4.2, pp. 79-82, Cap. 4.3, pp. 82-87; Cap. 4.8, pp. 111-115; Cap. 4.9, pp. 116-119; Cap. 4.11, pp. 123-127; Cap. 4.12, pp. 127-130; Cap. 4.18, pp. 159-161; Cap. 4.19, pp. 161-172).
Lipczynski J, Wilson J.O.S. e Goddard J. (2010), Economia Industriale: concorrenza, strategie e politiche pubbliche. Pearson Education, Prentice Hall: Milano-Torino (capitoli: 1,2, 3,4).
Malerba, F. (2001), a cura di, Economia dell’Innovazione. Roma: Carocci Editore (Cap. 1, pp. 34-43; Cap. 3, pp. 83-95; Cap. 4, pp. 109-116; Cap. 6, pp. 169-183; Cap. 8, pp. 231-254; Cap. 13, pp. 375-405).
Cappellin R. e Wink R. (2009), International Knowledge and Innovation Networks: Knowledge Creation and Innovation in Medium Technology Clusters. Edward Elgar Publishing, Cheltenham (Cap. 4.1, pp. 78-79; Cap. 4.2, pp. 79-82, Cap. 4.3, pp. 82-87; Cap. 4.8, pp. 111-115; Cap. 4.9, pp. 116-119; Cap. 4.11, pp. 123-127; Cap. 4.12, pp. 127-130; Cap. 4.18, pp. 159-161; Cap. 4.19, pp. 161-172).
Bibliografia
Cappellin, R. (2020), The New European Industrial Strategy and the Company’s Organization Models, Symphonya, No 2 (2020) , DOI: http://dx.doi.org/10.4468/2020.2.02cappellin
Cappellin R., Baravelli M., Bellandi M., Camagni R., Capasso S., Ciciotti E., Marelli E. (2017), a cura di, Investimenti, innovazione e nuove strategie di impresa: quale ruolo per la nuova politica industriale e regionale ? Milano: Egea.
http://economia.uniroma2.it/dmd/crescita-investimenti-e-territorio
Cappellin R., Baravelli M, Bellandi M., Camagni R., Ciciotti E. e Marelli E. (2015), a cura di, Investimenti, innovazione e città: una nuova politica industriale per la crescita, Milano: Egea.
http://economia.uniroma2.it/dmd/crescita-investimenti-e-territorio
Cappellin R., Marelli E., Rullani E. e Sterlacchini A. (2014), a cura di, Crescita, investimenti e territorio: il ruolo delle politiche industriali e regionali, Website "Scienze Regionali", eBook 2014.1.
http://economia.uniroma2.it/dmd/crescita-investimenti-e-territorio
Cappellin R., Baravelli M., Bellandi M., Camagni R., Capasso S., Ciciotti E., Marelli E. (2017), a cura di, Investimenti, innovazione e nuove strategie di impresa: quale ruolo per la nuova politica industriale e regionale ? Milano: Egea.
http://economia.uniroma2.it/dmd/crescita-investimenti-e-territorio
Cappellin R., Baravelli M, Bellandi M., Camagni R., Ciciotti E. e Marelli E. (2015), a cura di, Investimenti, innovazione e città: una nuova politica industriale per la crescita, Milano: Egea.
http://economia.uniroma2.it/dmd/crescita-investimenti-e-territorio
Cappellin R., Marelli E., Rullani E. e Sterlacchini A. (2014), a cura di, Crescita, investimenti e territorio: il ruolo delle politiche industriali e regionali, Website "Scienze Regionali", eBook 2014.1.
http://economia.uniroma2.it/dmd/crescita-investimenti-e-territorio
Modalità di svolgimento
Lezioni ex cattedra e risposte alle domande degli studenti
Proposta di letture integrative sulla stampa internazionale
Proposta di letture integrative sulla stampa internazionale
Regolamento Esame
La frequenza delle lezioni è fortemente consigliata data la complessità della materia. L’esame finale è costituito da una prova scritta articolata su 4 domande per gli studenti frequentanti strutturate in diverse sezioni e in 6 domande per gli studenti che non hanno frequentato le lezioni. Le firme di frequenza saranno prese ad ogni lezione e avranno la validità fino alla sessione invernale 2023/24. I testi di esame degli ultimi appelli on line sono disponibili sul sito del corso. Per gli studenti che hanno frequentato le lezioni del corso (almeno 70% delle lezioni) nella valutazione della prova scritta si terrà conto dei soli tre voti maggiori, se tutte le risposte alle quattro domande a loro riservate avranno almeno un voto sufficiente.