Ho partecipato al Master in Antitrust e Regolazione dei Mercati nel 2012, dopo aver conseguito la laurea magistrale in Scienze Economiche e Sociali a Tor Vergata ed aver svolto un’esperienza di lavoro in una grande azienda. Il principale motivo per cui ho deciso di partecipare a Master era la volontà di approfondire i temi legati alla concorrenza e alla regolazione, che avevo avuto l’opportunità di studiare già nel corso degli studi universitari, e di specializzarmi in una precisa branca dell’economia.
Il Master si compone di un periodo (circa 10 mesi) di lezioni frontali ed esami e di un periodo di stage (obbligatorio ai fini del conseguimento del titolo). Le lezioni sono organizzate in maniera da permettere agli studenti l’acquisizione di una visione il più completa possibile delle tematiche oggetto di studio: intervengono infatti esperti del settore esponenti delle imprese, delle autorità di regolazione, accademici e ricercatori. Ascoltare da vicino le prospettive dei diversi soggetti protagonisti del mercato rende interessante lo studio dei principali mercati regolati, dotando gli studenti degli strumenti tecnici per comprendere le dinamiche dei mercati così come le si leggono sui giornali.
Uno dei lati positivi del master è il ridotto numero di partecipanti ammessi (14 nell’edizione cui ho partecipato). Questo rende possibile entrare in stretto contatto con i docenti, solitamente persone di elevato spessore con cui difficilmente si può trovare un canale di comunicazione. Con uno di questi ho svolto la tesi di fine Master, e sono rimasta molto contenta della disponibilità mostrata e di essere stata seguita anche dopo aver concluso il master per opportunità lavorative. Sotto questo profilo anche la segreteria del Master è molto efficiente (anche dopo aver conseguito il titolo).
Credo che il valore aggiunto del master stia tutto in come lo si svolge. Se ci si entra del tutto e si fa anche di più di ciò che viene richiesto ai fini del conseguimento (ad esempio partecipare a progetti extra…) si riesce ad entrare a contatto con realtà molto spesso inavvicinabili. Io stessa ho partecipato ad un gruppo sperimentale di lavoro in tema di telecomunicazioni finalizzato a produrre un’innovativa ricerca sotto la guida di un funzionario AGCOM, e posso dire che ancora oggi questo progetto è uno degli aspetti maggiormente valorizzati dalle aziende nel momento in cui valutano il mio Cv.
Per quanto riguarda l’impegno, il master richiede un impegno a tempo pieno. Altro aspetto positivo è l’obbligatorietà dello stage ai fini del conseguimento del titolo. Allo stage si accede attraverso colloqui, dopo aver compilato una lista di aziende, società di consulenza, studi legali, istituzioni in cui si vorrebbe andare.