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Sinossi del libro

Giovedì 19 settembre 2019 il nostro Ateneo ha ospitato, nei locali del Salotto della Biblioteca della Facoltà di Economia, l’evento/incontro di presentazione del volume “L’Europa e l’economia del cortile” seconda edizione arricchita dal racconto breve “Non è successo ma poteva succedere. ”.

Uno spettro si aggira per l’Europa: una paura crescente, originata dalla incertezza, corre il rischio di cadere verso un’aperta ostilità dell’uno verso l’altro. Dopo tutto questo è il secolo della incertezza, almeno per i popoli che vivono nella parte più ricca del mondo, the affluent West” scrive l’autore Martino Lo Cascio, già professore di Statistica per l’economia e la finanza del nostro Ateneo.

L’intento è quello scrivere una favola sull’oggi e su come ci siamo arrivati, con tutta l’inevitabile soggettività dell’osservatore; insomma una sorta di pittura riflessa in puzzle, le cui tessere si appoggiano su uno o più metodi. Il volume percorre la storia, le istituzioni e l’economia dell’Europa, e dunque del nostro paese, a partire dal secondo dopoguerra ad oggi. La narrativa corre lungo due registri: il primo è quello degli eventi macro, il secondo è quello di un ambito territoriale più ridotto, quello del cortile napoletano, che appunto che sta nel titolo.

Il racconto breve, che arricchisce questa seconda edizione del volume, ne costituisce una sorta di antefatto (urgenza dello scrivere) e sintesi (dello scritto).

Si tratta di un agile racconto la cui ambizione è quella di offrire un possibile ed auspicabile lieto fine all’analisi delle problematiche seriose affrontate nel libro, come si può fare in “un sogno di mezza estate” . Un sogno nel quale i popoli europei suscitati da una sorta di ribellione illuminista assumono l’iniziativa di dare pensiero, voce e gambe ad un secondo rinascimento europeo come evocato diversi mesi fa Emmanuel Macron nel guardare la Brexit.

L’attore e regista Luigi Lo Cascio ha prestato la sua voce al “racconto breve”, leggendo il primo capitolo. Massimo Bagarani e Gianni Di Marzio hanno collocato il racconto nell’ambito dei temi discussi nel libro, evidenziandone oltre agli aspetti di sogno ad occhi aperti anche quelli più strettamente riferibili ad un disegno di politica per l’Europa.

Tra gli attori del romanzo, oltre ai coniugi Macron, compaiono personaggi dell'intellighenzia, dei corpi intermedi, partiti, sindacati, burocrati europei, esponenti del terzo settore, fino a toccare esponenti della Chiesa di Papa Francesco.

L’invenzione pecca di realismo per singoli fatti o errori, che pure sono nella nostra esperienza attuale (per tutti lo scivolone di Salvini), tuttavia il disegno complessivo non ne soffre troppo. Il racconto, dunque, rappresenta uno dei rivoli di quello che poteva succedere e che non è successo, ma il cui esito finale nel suo complesso è realistico e legato ad una più generale ripresa del filo di Arianna dell’Europa unita, che ciclicamente rischia di smarrirsi e che forse, anche oggi, non è ancora definitivamente smarrito.