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"Abbiamo riso per una cosa seria”: la Focsiv a sostegno dell’agricoltura familiare
La Federazione degli Organismi Cristiani del Servizio Internazionale Volontario è in piazza oggi e domani, insieme a Coldiretti, per supportare l’agricoltura familiare e biologica. Sarà possibile acquistare pacchi di riso per sostenere 37 progetti che mirano allo sviluppo di un commercio equo e sostenibile
Gli agricoltori italiani e del resto del mondo scendono in piazza per difendere chi lavora la terra e sostenere l’agricoltura familiare. Oggi e domani in 800 piazze, parrocchie e mercati ortofrutticoli a km 0 (della rete Campagna Amica), acquistando i pacchi di riso arborio 100% italiano della Fdai - Filiera agricola italiana, con una donazione minima di 5 euro, sarà possibile fare una scelta di campo: difendere chi lavora la terra per il diritto al cibo sano e di qualità per tutti. Novità di questa edizione è la collaborazione della Chiesa cattolica attraverso l’8x1000, di Ubi Banca e dell'Azione Cattolica. L'iniziativa: “Abbiamo riso per una cosa seria” è inserita nel progetto europeo “Make Europe Sustainable for All” volto a promuovere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda europea 2030. La Campagna promuove una transizione ad un nuovo modello agroecologico che abbandoni le coltivazioni intensive e l’uso dei pesticidi.
Gli obiettivi della XVII edizione della Campagna
Richiedere politiche adeguate per la sicurezza alimentare e la salubrità dei cibi e promuovere il valore dell'agricoltura familiare come risposta alla crisi globale, ai cambiamenti climatici e alle migrazioni. Questi gli obiettivi della Campagna che ha come vero focus il contrasto all'abbandono delle terre da parte degli agricoltori. L'accaparramento di terreno da parte delle multinazionali è spesso causa di caporalato fino al punto da ridurre, talvolta, in schiavitù i contadini.
I progetti di Focsiv nel mondo
Focsiv sta intervenendo in 37 progetti a difesa di chi lavora la terra, uno in Italia e altri 36 in tutto il mondo. Tra questi: Campi Ri-Aperti, intervento formativo in Italia di Casa Scalabrini 634, il programma Ascs onlus e Kairos Cooperativa Sociale per permettere ai giovani rifugiati e richiedenti asilo di accedere ad un’esperienza di lavoro nell’ambito agricolo.
L’intervento del Centro Lasalliano in Burkina Faso
Il Centro Lasalliano per la formazione alle professioni agricole in Burkina Faso, grazie all’aiuto di Focsiv, offre un programma residenziale di due anni che si svolge nell’area rurale intorno a Bérégadougou. Si rivolge a 24 famiglie per lo studio dell’agricoltura e dell’allevamento. Il programma ha l’obiettivo di migliorare le loro conoscenze e abilità pratiche e permettere loro di tornare al proprio villaggio di origine come agenti di cambiamento per lo sviluppo della loro comunità rurale. L’azione delle famiglie che rientrano risulta avere un impatto positivo sulla produzione comunitaria e sul miglioramento della sicurezza alimentare di tutta la comunità. Il “piccolo campus” all’interno del Centro Lasalliano include un centro educativo per i bambini e bambine da 0 a 5 anni per garantire loro l’accesso all’educazione per lo sviluppo nella fase della prima infanzia; mentre i bambini e bambine in età scolastica, grazie a questo progetto, possono frequentare la scuola pubblica del paese.
Al via anche la campagna social
Infine, per il secondo anno, sono amici dell'iniziativa promossa da Focsiv gli studenti del Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media dell'Università Tor Vergata di Roma, coinvolti nel potenziare i messaggi legati alla Campagna su tutti i canali web e social amplificandone esponenzialmente la visibilità.
La presentazione del secondo Rapporto di Focsiv
Oggi al Mercato di Campagna amica di San Teodoro a Roma sarà presentato il secondo Rapporto “I padroni della Terra”, pensato e redatto da Focsiv avvalendosi della collaborazione di Coldiretti. Il rapporto affronta “la questione della proprietà della terra”; per favorire una riflessione su chi siano in realtà i reali proprietari delle terre coltivabili e chi ne abbia il controllo. In questa edizione, in particolare, ci si sofferma sulla correlazione tra il land grabbing e i cambiamenti climatici e di come questo fenomeno dell'accaparramento sia la manifestazione più evidente di un'ideologia profonda e pervasiva, di un progresso ingiusto.
150 milioni di bambini soffrono la fame
Il Rapporto mette in evidenza come i cambiamenti del clima influenzino l’andamento delle piogge e le stagioni agricole, oltre a provocare siccità e alluvioni, e di come questi siano i fattori chiave dietro l'aumento della fame, insieme ai conflitti e alle crisi economiche. In particolare, i cambiamenti climatici stanno già minando la produzione di importanti colture come grano, riso e mais, sia nelle regioni tropicali che in quelle temperate come l'Italia. La fame è cresciuta negli ultimi tre anni, tornando ai livelli di un decennio fa, un'inversione che allontana in maniera preoccupante l'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile di Fame Zero entro il 2030. Secondo l'ultimo Rapporto congiunto delle Nazioni Unite, presentato lo scorso settembre, sono 821 milioni le persone, vale a dire 1 su 9, che oggi soffrono la fame, di questi ben 150 milioni sono i bambini. Fino ad ora sono stati compiuti dei progressi limitati nell'affrontate le molteplici forme di malnutrizione, che conseguono gravi ritardi nella crescita dei bambini, fino all'obesità degli adulti, mettendo a rischio la salute di centinaia di milioni di persone.
Campagna Focsiv: opportunità, proposta e denuncia
“Siamo in piazza per dare un’opportunità, per fare una proposta e per fare una denuncia", spiega ai nostri microfoni Gianfranco Cattai, presidente della Focsiv. "L’opportunità è quella far conoscere a tanti cittadini italiani, un rapporto giusto tra cibo e produzione agricola, promuovendo un rapporto giusto e non di sfruttamento”. “La proposta - prosegue - è nell’opportunità che diamo a tutti i cittadini, di acquistare dei pacchi di riso per sostenere i nostri interventi e infine, la denuncia che portiamo in piazza, è il far sapere a tutti che vi sono anche aziende italiane che derubano le terre dei contadini del Sud del mondo. Gli agricoltori buttati fuori dai propri territori, molto facilmente diventano nuovi schiavi o migranti potenziali”.
Lo sfruttamento dei piccoli lavoratori agricoli
Ma quali sono i problemi più gravi dell'agricoltura a carattere familiare? “Spesso agli agricoltori - spiega ancora Cattai - non viene riconosciuto il valore reale della sua produzione e questo accade sia nei confronti dell’agricoltore italiano sia, ancora più spesso, in Africa. Ma molto del denaro viene assorbito invece dalla commercializzazione e soprattutto dalla grande distribuzione”.
Il progetto europeo “Make Europe Sustainable for All”
“Il progetto europeo “Make Europe Sustainable for All” dentro al quale si colloca anche la nostra Campagna - afferma il presidente Cattai - vuole favorire e incentivare la transizione ad un nuovo modello agroecologico che abbandoni le coltivazioni intensive e l’uso dei pesticidi per arrivare ad un’agricoltura biologica e sostenibile”. “Il ruolo dell’Unione Europea è fondamentale per assicurare al cittadino europeo che acquista al supermercato o al mercato sotto casa non solo la provenienza dei prodotti che acquista, ma anche la modalità con la quale è stato prodotto”. Secondo obiettivo per cui risulta fondamentale il progetto è l’insegnamento, l’educazione alla consapevolezza. "L’Unione Europea - conclude Cattai - dovrebbe favorire un’educazione che ci porti a consumare in modo intelligente per il nostro pianeta e per il nostro organismo”.