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“Quando il cibo diventa marca”: un successo l’evento di Tor Vergata
ROMA – Si è conclusa “con grande successo” l’ottava edizione di “Food, Wine & Co.”, il Seminario di Formazione, articolato in 6 Master Class e una Tavola Rotonda internazionale, organizzato dal Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media dell’Università di Roma Tor Vergata.
Anche quest’anno “Food, Wine & Co.” ha dedicato tre intense giornate di formazione in cui il concetto di brand è unito a quello del cibo, della birra e della gastronomia del made in Italy.
Il tema della VIII edizione di “Food, Wine & Co.” è stato ‘Food brand: quando il cibo diventa marca’. Un’occasione “per comprendere e analizzare, anche da un punto di vista manageriale, come creare e gestire esperienze uniche, durevoli e di successo in questo settore ancora così potenzialmente attrattivo del nostro Paese- spiegano gli organizzatori, in un comunicato-. Hanno completato l’offerta formativa presentazioni, show cooking con lo chef Giulia Steffanina di Alice Tv e Alain Rosica, Ristorante Belvedere dal 1933, Frascati, e degustazioni di cibi e bevande appositamente selezionati e presentati da esperti e responsabili di aziende partner o sponsor dell’evento presenti con spazi dedicati.
Le 6 Master Class hanno trattato temi relativi all’esperienza nell’ambito agroalimentare ed eno- gastronomico: le giornate di sabato 9 e lunedì 11 novembre sono state dedicate a sessioni tematiche su prodotti, servizi, sapori, luoghi, tradizioni, eventi e nuove tendenze.
La mattina di domenica 10 novembre invece è stata destinata alla Tavola Rotonda Internazionale su “Food Brand: l’Italia, il Mediterraneo, il Mondo”, a cui hanno partecipato ospiti nazionali e internazionali.
Il Seminario è organizzato dal Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media dell’Università di Roma Tor Vergata in collaborazione con Mercato Mediterraneo – Fiera di Roma, Alice Tv e con il patrocinio di Ferpi e Ansa. I partners dell’evento sono Ega Worldwide Congresses & Events, CIA – Agricoltori Italiani, Acqua Filette, Alce Nero, ALET – Associazione Laureati Economia Tor Vergata, Alfio Neri, Birra del Borgo, Casata Mergè, Data Stampa, Istituto Marchigiano di Tutela Vini e Archi’s Comunicazione.
“Quest’anno il focus di Food, Wine & Co. è la marca – afferma il curatore Simonetta Pattuglia –. È infatti sempre più interessante approfondire quali siano gli strumenti del marketing e della comunicazione adatti a far uscire il cibo dalla mera funzione materiale di prodotto commodity e farlo diventare un brand denso di valori e portatore anche di una visione come di uno stile di vita. Il cibo – prosegue il curatore – abbandona la funzione puramente fisiologica per entrare in una dimensione esperienziale. È una tendenza che oggi troviamo, per esempio, nel consumo del vino e delle birre sia industriali sia artigianali, nel consumo biologico e collegato al benessere, ma anche nei nuovi layout dei luoghi dove si mangia e dove si beve, sempre più spazi multifunzionali e collegati a forme di intrattenimento diverse dal consumo alimentare. Dunque quello del cibo – conclude Pattuglia – non è più visto come un settore industriale verticale ma un settore in grado di integrarsi con altri, come quello mediatico, che anche dal punto di vista industriale sono più forti sul mercato e sono quindi in grado di trainare il settore agroalimentare verso un futuro ancor più promettente”.
“Il Food ancora oggi è sinonimo di italianità, vuol dire territorio, heritage, longevità nel produrre qualità” ha affermato la professoressa Pattuglia. Paola Cambria, Responsabile Comunicazione e Immagine CIA – Agricoltori Italiani, ha spiegato invece come da parte del consumatore è “sempre più importante per i prodotti agroalimentari la filiera della tracciabilità, poiché i consumatori vogliono sapere da dove viene il prodotto prima di acquistarlo”.
Lo speech di Raoul Romoli Venturi, Direttore Comunicazione e Pubbliche Relazioni Ferrero, invece ha posto sotto la lente quanto “La brand social responsibility è valida ed efficace solo se è all’interno del quadro della corporate responsibility, essa quindi non deve uscire dal Dna dell’impresa”.
Domenica 10 novembre, nell’ambito della Tavola Rotonda Internazionale è stata inoltre presentata la Ricerca “PMI italiane e Web Marketing: una ricerca sul settore oleario” a cura di Simonetta Pattuglia, Direttore, Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media – Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, e Mirko Scaramella, Master in Economia e Gestione della Comunicazione dei Media, Università di Roma Tor Vergata & Food blogger, thedeliverdish.com.
Lo scopo della ricerca, iniziativa di Generazione Olio (attività che nell’ambito di Food, Wine & Co è dedicata al settore dell’olio extra vergine di oliva) realizzata in collaborazione con Slow Food Italia, è quello di analizzare quanto le piccole e medie imprese italiane, in particolar modo del settore oleario, siano consapevoli e utilizzino la comunicazione digitale e i suoi principali strumenti di promozione oggi a disposizione per presentare e posizionare appropriatamente le aziende sul proprio mercato. Alla ricerca, effettuata tramite la somministrazione di un questionario online, hanno risposto circa 225 aziende afferenti a Slow Food Italia, il 41% del campione. I risultati emersi hanno rilevato come l’87% delle imprese considera fondamentale l’investimento in comunicazione; a dimostrazione di ciò, anche il trend crescente degli investimenti che ha raggiunto quote del fatturato superiori al 2% in un arco temporale di tre anni.
Forte attenzione viene data anche al marchio: più del 70% del campione sostiene che una confezione identificativa sia importante. È emerso inoltre che la maggior parte imprese del settore oleario analizzate risultino orientate verso il web marketing, ma questo viene spesso gestito in maniera poco efficace causando quindi un mancato sfruttamento delle sue potenzialità. Solo il 24% del campione infatti dichiara di adottare già un piano di marketing mentre il 46%, invece, non ne fa utilizzo.
Date poi le domande più dettagliate e ficcanti, il campione della ricerca si è ristretto a 174 aziende che hanno dichiarato di essere presenti sul web. Per quanto riguarda gli strumenti online e la loro implementazione, il 90% delle aziende ha un sito web e un buon 70% si occupa di ottimizzarlo adottando strategie SEO e SEM. Per quanto riguarda l’utilizzo dei social, l’80% delle aziende ne fa uso, mentre sono meno della metà quelle che effettuano campagne promozionali del sito web tramite Google Ads. Un dato allarmante che emerge dal questionario è l’attività “home made”: spesso infatti, per circa il 70% delle risposte, è il proprietario dell’azienda ad occuparsi delle attività di marketing digitale. Solo il 7% delle aziende ha al proprio interno risorse dedicate a questo tipo di attività.
La Professoressa Pattuglia ha affermato nelle conclusioni della ricerca che è essenziale effettuare un lavoro di sensibilizzazione verso le PMI del settore oleario per approfondire le potenzialità offerte dal marketing digitale, sia per la comunicazione che per la vendita. Lunedì 11 novembre si è ripartiti con la terza master class, dedicata al Mondo dell’impresa. Hanno portato la loro esperienza Thomas Marino, Comunicazione e sviluppo strategico The Circle;
Leonardo Di Vincenzo, Birra del Borgo; Stefano Caccavari, Fondatore Mulinum Srl. Ha chiuso la sessione Pina Terenzi, Presidente Donne in campo-Cia. Durante la sessione è stato sottolineato quanto la ricerca dell’italianità, della storia, e delle antiche tradizioni, unito ad un’intuizione imprenditoriale, hanno permesso di diffondere brand e concept italiani nel panorama internazionale.
La quarta master class si è soffermata su I Luoghi, elemento che riesce a rendere esperienziale il concetto di food brand; sono intervenuti Alberto Mazzoni, Direttore Istituto Marchigiano di Tutela Vini; Bruno Bertero, Direttore Marketing PromoTurismo FVG; Luisa Piazza, Managing Director Visit Piemonte; Maria Luisa Caringella, Funzionario Puglia promozione, e Giuseppe Pagoto, Sindaco di Favignana.
Dopo lo showcooking dello chef Alain Rosica, Ristorante Belvedere dal 1933, Frascati, la giornata è proseguita con la quinta master class in programma focalizzata su I Paesi per esplorare la cultura alimentare italiana e il brand made in Italy in una dimensione internazionale.
I relatori sono stati: Fabio Ventoruzzo, Direttore Reputation Institute Milano; Iacopo Florio, Sake Sommelier; Silvia Aloe, PR & External Communication Manager, Birra Peroni e Mario Liguori, Executive Director New Business & Broad Member, Ega Worldwide Congresses and Events.
La sesta ed ultima master class del Seminario ha interessato i Food Trends, per esplorare e far conoscere le nuove tecnologie e il futuro del made in Italy. Sono intervenuti Diego Pepini e Massimo Mearini, Founder e CEO di Albicchiere; Matteo Rettagliati, Bartender Roma; Laura Di Renzo, Professore di Nutrizione Clinica e Nutrigenomica; Antonio Natale, COO Agricolus; Graziana Grassini, Enologo consulente Tenuta San Guido e Mila Fumini Coordinatrice, RAGU.
Il concept di Food Wine & Co. è ideato da Simonetta Pattuglia, Responsabile Scientifico e Organizzativo di Food, Wine & Co., Direttore del Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, Docente di Marketing all’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, con Paola Cambria, Comunicatrice, Giornalista, Sommelier e Responsabile Comunicazione e Immagine CIA – Agricoltori Italiani.