"A marzo scorso con lo scoppio della pandemia e il primo lockdown - ha detto Merlino - ci siamo sentiti con J.P. Morgan pensando a un progetto che potesse aiutare contemporaneamente quelle piccole imprese agricole che continuavano a produrre i loro prodotti ma non sapevano come venderli, perché i mercati erano chiusi e le persone non potevano circolare liberamente. E così abbiamo pensato all'e-commerce che c'era ma che è esploso". Tra gli obiettivi ricordati dal direttore, c'è quello di trasformare nel tempo il portale in un marketplace "dove il consumatore entra, acquista da diversi produttori pagando poi un unico scontrino, con un'unica spedizione". Cia infatti punta a realizzare "un magazzino centralizzato con minori costi per i produttori stessi", conclude Merlino, con un occhio attento alla sostenibilità. Altro valore aggiunto del portate è il filo diretto che si crea con l'agricoltore che, come ha ricordato Simonetta Pattuglia dell'Università di Tor Vergata intervenuta alla presentazione, ben si sposa con la ricerca del consumatore di autenticità in quello che mangia. "Non è una semplice piattaforma di e-commerce ma la 'messa a terra' di un contributo per l'intero sistema agroalimentare", ha precisato infine Stefania Signorelli marketing and communications for Southern Europe di J.P.Morgan, "coinvolgere 800 imprenditori vuol dire 800 posti di lavoro creati o mantenuti. Si tratta un'iniziativa nata nell'emergenza ma che punta ad avere effetti a lungo termine per queste imprese".

Qui l'articolo integrale