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Syllabus

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Obiettivi Formativi

OBIETTIVI FORMATIVI:

Il corso presenta i fondamenti teorici della misurazione della povertà e della disuguaglianza economica. L’'obiettivo principale del corso è quello di fornire gli strumenti necessari alla comprensione e all'analisi critica di articoli accademici e divulgativi legati al tema al centro del corso. Saranno discussi non solo gli aspetti concettuali relativi alla misurazione del benessere economico e della sua distribuzione, ma anche i metodi statistici ed econometrici maggiormente utilizzati per la stima degli indici di povertà e disuguaglianza, inclusi gli aspetti relativi ai dati necessari per la produzione di tali indici. Al termine del corso, lo studente avrà una buona conoscenza della best practice internazionale, e la capacità di comprendere le statistiche prodotte in Italia e dalle principali istituzioni internazionali, fra cui l’Unione Europea e la Banca Mondiale.

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:

I due aspetti fondamentali riguardano la concettualizzazione e la misurazione della disuguaglianza economica e della povertà. Gli aspetti relativi all’'inferenza statistica delle misure di povertà e diseguaglianza saranno evidenziati e discussi sul piano teorico, ma soltanto accennati dal punto di vista pratico.


CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:

La comprensione della degli aspetti concettuali, metodologici ed empirici sottostante la misurazione della disuguaglianza e della povertà può essere applicata 1) per leggere criticamente tanto i testi divulgativi quanto quelli specialistici, e 2) per sviluppare analisi critiche e approfondite in contesto lavorativo, presso imprese o istituzioni, ma anche in contesti di studio e di ricerca.


AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
Capacità di valutare criticamente 1) i report di valutazione della povertà e della disuguaglianza, siano essi specialistici o divulgativi; 2) i metodi e i risultati descritti, e 3) l’attendibilità dei dati. Capacità di identificare i margini di miglioramento delle analisi empiriche relative alla misurazione di povertà e disuguaglianza.


ABILITÀ COMUNICATIVE:

Gli studenti saranno in grado di redigere note tecniche o svolgere relazioni su tematiche relative alla povertà e alla disuguaglianza economica.


CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO:

Capacità di interpretare le stime di povertà e disuguaglianza a beneficio del policy maker, o di altri soggetti interessati. Comprensione della loro utilizzabilità, e delle cautele necessarie per un corretto utilizzo delle statistiche. Capacità di riassumere reports e articoli accademici e contribuire alla loro discussione critica.

Prerequisiti

Conoscenze di base di microeconomia (teoria del consumatore, massimizzazione del profitto e minimizzazione dei costi), di statistica (elementi di base di statistica descrittiva) e di econometria (il modello lineare di regressione).

Programma

Settimana 1
1. Il benessere economico – un quadro concettuale (2h di lezione)
2. Il processo di validazione dei dati (2h)
3. Costruzione della misura di benessere: consumo o reddito? (2h)

Settimana 2
4. Aggiustamenti per il potere d’acquisto: l’indice “vero” del costo della vita versus gli indici di prezzo (4h).
5. Aggiustamenti per le differenze demografiche delle famiglie: le scale d’equivalenza (2h)

Settimana 3
6. La misurazione della disuguaglianza economica e la disuguaglianza di opportunità (6h)

Settimana 4
7. Povertà assoluta verso povertà relativa (2h)
8. Diversi approcci per la misurazione della poverta assoluta: il metodo “food energy ”, il metodo Orshanksy e il metodo dei bisogno essenziali. (4h)

Settimana 5
9. La misure della povertà (4h)
10. Il profilo della povertà (2h)

Settimana 6
11. L’inferenza statistica delle misure di disuguaglianza e povertà (2h)
12. L’identificazione del trend della povertà: ostacoli e soluzioni (4h)

Testi Adottati


Amendola, N., G. Mancini, and G. Vecchi. 2024. “Setting Poverty Lines for Consumption-Based Welfare Measures: A Research Agenda” World Bank Policy Research working paper no. 10813. Disponibile qui: https://documents.worldbank.org/en/publication/documents-reports/documentdetail/099309406242451967/idu1a43aaea61fe57145451b9401b96bb8dd748d

Baldini, M. e S. Toso (2009), Disuguaglianza, povertà e politiche pubbliche. Il Mulino, Bologna.

Vecchi, G. (2011), In ricchezza e in povertà. Il Mulino, Bologna.

Vecchi, G. e G. Mancini (2022), “On the Construction of a Consumption Aggregate for Inequality and Poverty Analysis”. Disponibile qui: https://documents.worldbank.org/en/publication/documents-reports/documentdetail/099225003092220001/p1694340e80f9a00a09b20042de5a9cd47e

Bibliografia

Atkinson, A. B. 2019. Measuring Poverty around the World. Princeton and Oxford: Princeton University Press.

Checchi, D., and V. Peragine. 2010. “Inequality of opportunity in Italy.” Journal of Economic Inequality 8: 429–450.
Cowell, F. A. 2011. Measuring Inequality, Oxford University Press.

Deaton, A. 1997. The Analysis of Household Surveys: A Microeconometric Approach to Development Policy. Washington, DC: The World Bank.

Ravallion, M. 2016. The Economics of Poverty. History, Measurement and Policy. New York and Oxford: Oxford University Press.

Modalità di svolgimento

Lezioni tradizionali, inclusi esercizi svolti in aula.

Regolamento Esame

Il docente acquisisce un senso del processo di apprendimento durante le ore di insegnamento, coinvolgendo gli studenti, interagendo con loro, ponendo domande e discutendo le possibili risposte.

Circa l’esame finale, si tratta di una prova scritta, della durata di 90 (novanta) minuti. Sono previste tre domande a cui gli studenti devono rispondere utilizzando un massimo di 150-200 parole. Le domande mirano a verificare che gli studenti abbiamo studiato il materiale didattico,
e, in particolare, la loro capacità di applicare gli strumenti forniti sul piano teorico a casi pratici.

Le pubblicazioni dell’Istat e della Banca d’Italia, basate sui bilanci di famiglia, rappresentano un esempio tipico che ben si presta a verificare la misura in cui lo studente riesce ad applicare le conoscenze acquisite durante il corso e a mostrare senso critico nel commentare le pubblicazioni in materia di povertà e disuguaglianza.

Il voto finale sarà espresso in trentesimi e sarà un media ponderata della partecipazione in classe (20%) e del voto conseguito alla prova scritta (80%). Circa quest’ultima, sarà articolata in tre domande, ciascuna delle quali vale fino a 10 punti. Non sono previste prove intermedie, né lavori di gruppo.