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Syllabus

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Obiettivi Formativi

OBIETTIVI FORMATIVI

Gli studenti acquisiranno nozioni utili per una comprensione approfondita e critica di alcuni grandi dibattiti nella Storia del pensiero economico tra cui:

1) Libero scambio vs. Protezionismo,
2) Concorrenza, innovazione, sviluppo,
3) Instabilità dell´economia, cause e conseguenze
4) Logica dell´intervento pubblico nell´economia,
5) Teorie della distribuzione
6) Economia di mercato e modelli di capitalismo

Questi obiettivi formativi sono coerenti con quelli del Corso di studi, come riportati nella scheda SUA.

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: Al termine del corso gli studenti saranno conosceranno e comprenderanno le fasi fondamentali nello sviluppo del pensiero economico dalle origini (mercantilismo, fisiocrazia), all'età classica e al marginalismo, fino agli sviluppi più recenti, nel contesto della parallela evoluzione dei sistemi economici in una prospettiva storica.

CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE: Il corso fornisce strumenti utili a comprendere la complessità dell´economia come scienza umana, che studia l´organizzazione dei rapporti di produzione, scambio e consumo, all´interno di un quadro politico-istituzionale mutevole. Seguendo le lezioni, gli studenti consolideranno la propria conoscenza dei concetti fondamentali dell’'Economia politica la capacità di applicare in maniera autonoma le conoscenze apprese all'analisi critica dei fenomeni economici del presente e del passato. Attenzione sarà dedicata ai legami fra il pensiero economico e pensiero filosifco nell'ambito di alcuni grandi autori di riferimento come Adam Smith e Jeremy Bentham.

AUTONOMIA DI GIUDIZIO: La capacità di trarre giudizi e conclusioni autonome sui grandi dibattiti dell´Economia politica e sulla rilevanza di questi dibattiti nel mondo attuale viene stimolata mettendo in luce le connessioni tra i concetti sviluppati durante il corso, le nozioni acquisite nei corsi precedenti e i legami tra tali nozioni e i principali problemi economici contemporanei.

ABILITÀ COMUNICATIVE: Frequentando il corso e interagendo con il docente, le studentesse e gli studenti potranno sviluppare le proprie abilità comunicative e la propria capacità di sviluppare e condividere ragionamenti articolati, coniugando nozioni di filosofia, storia delle idee e dei fatti economici, teoria e politica economica.

CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO
Tramite lo studio della storia delle idee e dei fatti economici, lo studente acquisirà la capacità di analizzare in autonomia e approfondire temi specifici legati ai contenuti del corso.

PAOLO PAESANI

Prerequisiti

Una conoscenza delle nozioni di base in materia di economia politica può agevolare l'acquisizione dei contenuti del corso. Non sono previste propedeuticità.

Programma

Il programma del corso è suddiviso in sei parti come di seguito indicato

1) Le origini dell’'economia politica fra protezionismo e libero scambio: mercantilismo e fisiocrazia
2) L’economia classica, le teorie del sovrappiù, dibattiti su valore e distribuzione: Smith, Ricardo, Malthus, Say, Marx.
3) Dai classici al marginalismo: John Stuart Mill
4) Il marginalismo e l’economia neoclassica: La scuola di Losanna, Marshall e il marginalismo inglese, scuola austriaca e Schumpeter
5) L’economia di Keynes e dei Keynesiani: fallimenti del mercato e intervento pubblico nell'economia
6) L’economia del secondo novecento: sintesi neoclassica del pensiero keynesiano, Sraffa, economia post-keynesiana, liberalismo – ordoliberalismo sviluppi recenti.

La corrispondenza fra parti del programma, concetti chiave di ogni lezione e settimane di insegnamento è la seguente

SETTIMANA 1
Lezione 1: Introduzione e mercantilismo [protezionismo e politica di potenza, colbertismo]
Lezione 2: La fisiocrazia [ordine naturale, circolazione delle merci e della moneta, laissez faire]
Lezione 3: Adam Smith e la Teoria dei sentimenti morali [illuminismo scozzese, morale della simpatia, l'uomo come animale sociale]

SETTIMANA 2
Lezione 4: Adam Smith e la Ricchezza delle Nazioni [divisione del lavoro, accumulazione, mano invisibile]
Lezione 5: Malthus, Say, Bentham [legge della popolazione, legge di Say, utilitarismo]
Lezione 6: David Ricardo [teoria della distribuzione, valore lavoro, vantaggi comparati]

SETTIMANA 3
Lezione 7: Marx [capitalismo, sfruttamento,conflitti]
Lezione 8: Dai classici al marginalismo [utilitarismo multidimensionale, leggi della domanda]
Lezione 9: da Cournot alla scuola di Losanna [matematizzazione dell'economia, equilibrio economico generale, miglioramento e ottimo paretiano]

SETTIMANA 4
Lezione 10: Jevons [scarsità delle risorse naturali, utilità marginale decrescente, ragionamento al margine]
Lezione11: Marshall [l'economia equilibrio parziale, rendimenti crescenti e concorrenza, la dimensione temporale delle scelte economiche]
Lezione 12: Il marginalismo inglese dopo Marshall [economia del benessere, fallimenti del mercato, concorrenza monopolistica]

SETTIMANA 5
Lezione 13: Keynes dal Tract al Treatise [l'instabilità dei prezzi come problema economico, la fine del laissez faire, teoria quantittativa della moneta]
Lezione 14: Keynes e la Teoria generale [domanda effettiva, incertezza, preferenza per la liquidità]
Lezione 15: Scuola austriaca e Schumpeter [innovazione, distruzione creatrice, ciclo e sviluppo economico]

SETTIMANA 6
Lezione 16: La macroeconomia dopo Keynes [sintesi neoclassica del pensiero keynesiano, monetarismo, microfondazioni]
Lezione 17: L'età della disgregazione del pensiero economico [post-keynesiani, Sraffa, neoricardiani]
Lezione 18: Liberismo, Neo-liberalismo, ordo-liberalismo e conclusioni del corso [relazioni fra liberismo e liberalismo, Hayek, Washington consensus]

Testi Adottati

A. Roncaglia (2016) Breve storia del pensiero economico, Laterza, Bari
A. Roncaglia (2019) L'età della disgregazione. Storia del pensiero economico contemporaneo (capitoli scelti), Laterza, Bari

Bibliografia

Hirschman A. (1956 [1998]) «Interpretazioni rivali della società di mercato» in M.C. Marcuzzo, A. Roncaglia (a cura di) Saggi di Economia Politica, pp. 11-39, Bollati Boringhieri, Torino
Kaldor N. (1956 [1998]) «Teorie alternative della distribuzione» in M.C. Marcuzzo, A. Roncaglia (a cura di) Saggi di Economia Politica, pp. 105-131, Bollati Boringhieri, Torino
Roncaglia A., Sylos Labini P. (1995) Il Pensiero economico. Temi e protagonisti, Laterza, Bari
Sassu A. (1987) «Mercato», in G. Lughini, M. D’Antonio (a cura di) Dizionario di Economia Politica, vol. 12, pp. 95-161, Bollati Boringhieri, Torino

Altro materiale sarà distribuito a cura del docente durante il corso.

Regolamento Esame

La verifica dell'apprendimento si effettua esclusivamente attraverso una prova finale. Non sono previste prove intermedie o presentazioni da parte degli studenti.
L'obiettivo della prova finale è verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi precedentemente indicati. In particolare, La prova di esame valuta, la preparazione complessiva dello studente, la capacità di integrazione delle conoscenze delle diverse parti del programma, la consequenzialità del ragionamento, la capacità analitica e la autonomia di giudizio. Inoltre vengono valutate la proprietà di linguaggio e la chiarezza espositiva, in aderenza con i descrittori di Dublino (1. Conoscenza e capacità di comprensione; 2. Capacità di applicare la conoscenza e comprensione; 3. Autonomia di giudizio; 4. Capacità di apprendimento; 5: Abilità di comunicazione.

La prova finale consiste in un esame scritto obbligatorio della durata di 1 ora e trenta minuti.
La prova si compone di quattro domande obbligatorie più una domanda bonus.
Tutte le domande prevedono una risposta aperta e hanno pari peso ai fini dell'attribuzione del voto finale.
Ogni domanda è valutata in trentesimi.
Il voto finale è dato dalla media aritmetica dei punteggi delle singole domande. Punteggio minimo per superare la prova scritta 18 su 30.
Dopo aver corretto gli elaborati, il docente comunica i risultati agli studenti iscritti all'esame attraverso il sistema Delphi.
Superata la prova scritta di valutazione con un punteggio pari o superiore a 18 su 30 e accettata la valutazione, lo studente se lo desidera può discutere i risultati della prova scritta con il docente.
Gli studenti possono sostenere l’'esame in tutte le date disponibili.
Non è previsto alcun salto d'appello.

La prova di esame sarà valutata secondo i seguenti criteri:

Non idoneo: importanti carenze e/o inaccuratezze nella conoscenza e comprensione degli argomenti; limitate capacità di analisi e sintesi, frequenti generalizzazioni e limitate capacità critiche e di giudizio, gli argomenti sono esposti in modo non coerente e con linguaggio inappropriato;
18-20: conoscenza e comprensione degli argomenti appena sufficiente con possibili generalizzazioni e imperfezioni; capacità di analisi sintesi e autonomia di giudizio sufficienti, gli argomenti sono esposti in modo frequentemente poco coerente e con un linguaggio poco appropriato/tecnico;
21-23: Conoscenza e comprensione degli argomenti routinaria; Capacità di analisi e sintesi corrette con argomentazione logica sufficientemente coerente e linguaggio appropriato/tecnico
24-26: Discreta conoscenza e comprensione degli argomenti; buone capacità di analisi e sintesi con argomentazioni espresse in modo rigoroso ma con un linguaggio non sempre appropriato/tecnico.
27-29: Conoscenza e comprensione degli argomenti completa; notevoli capacità di analisi e sintesi. Buona autonomia di giudizio. Argomenti esposti in modo rigoroso e con linguaggio appropriato/tecnico
30-30L: Ottimo livello di conoscenza e comprensione approfondita degli argomenti. Ottime capacità di analisi, di sintesi e di autonomia di giudizio. Argomentazioni espresse in modo originale e con linguaggio tecnico appropriato.

PAOLO PAESANI