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Syllabus

Aggiornato A.A. 2014-2015

Argomenti trattati nel corso di
Economia della regolamentazione e della concorrenza


1. Obiettivi delle politiche della concorrenza e regolatorie
a. Nozioni di benessere
i. Benessere del consumatore
ii. Benessere del produttore
iii. Benessere sociale
b. Nozioni di efficienza
i. Efficienza allocativa
ii. Efficienza produttiva
iii. Rapporti tra efficienza produttiva e allocativa:
iv. Efficienza dinamica: rapporto tra concorrenza e innovazione
c. Potere di mercato: nozione e indice di Lerner
d. Rapporto tra potere di mercato ed efficienza


2. Strumenti di base per l’analisi economica dei mercati
a. Richiami di teoria dei giochi
b. Definizione di equilibrio di Nash
c. Modelli di concorrenza con prodotti omogenei
i. Concorrenza di prezzo (Bertrand)
ii. Concorrenza nelle quantità (Cournot)
d. Caratteristiche dell’equilibrio di un mercato


3. La nozione di mercato rilevante
a. Dimensioni del mercato rilevante: mercato del prodotto e geografico
b. La logica dello SSNIP test e suoi elementi
c. La cellophane fallacy
d. Elementi per l’individuazione del mercato del prodotto
i. Caratteristiche dei prodotti
ii. Test di correlazione
iii. Critical loss analysis
e. Elementi per l’individuazione del mercato geografico
i. Caratteristiche qualitative: barriere culturali, linguistiche e amministrative
ii. Analisi dei costi di trasporto
iii. Test di Elzinga-Hogarty
f. Analisi strutturale dei mercati rilevanti
i. Indici di concentrazione (CR e HHI)
ii. Rapporto tra HHI e Lerner Index in un gioco à la Cournot
iii. Barriere all’entrata: sunk costs; switching cost, barriere amministrative; barriere strategiche
iv. Buyer power
g. La Comunicazione della Commissione

4. Teoria della collusione/1
a. Folk Theorem
i. Giochi ripetuti e equilibri perfetti nei sottogiochi
ii. Giochi ripetuti un numero finito di volte
iii. Giochi ripetuti un numero infinito di volte
iv. Equilibrio collusivo; vincoli di incentivo; fattore di sconto critico e sua interpretazione
v. Il ruolo di monitoraggio e punizione
vi. Molteplicità di equilibri e il problema del coordinamento
vii. Il ruolo della comunicazione
b. Cartelli: norme applicabili e standard probatorio (caso Pasta di legno)
c. I programmi di clemenza
i. Norme applicabili
ii. Cenni alla teoria economica dei programmi di clemenza


5. Teoria della collusione/2
a. Fattori che facilitano la collusione
i. Numerosità delle imprese
ii. Asimmetria/Simmetria
iii. Frequenza delle transazione
iv. Regolarità degli ordini
v. Contatti multimercato
vi. Trasparenza del mercato e il ruolo dello scambio di informazioni
b. Valutazioni giuridiche
i. Scambio di informazioni
ii. Intese verticali (es. RPM)
iii. Concentrazioni orizzontali (effetti di coordinamento)


6. Le concentrazioni orizzontali
a. Test per la valutazione delle concentrazioni: dominanza e SLC
b. Effetti unilaterali; effetti di coordinamento
c. I test UPP, GUPPI e IPRU
d. Guadagni di efficienza


7. Teoria della foreclosure
a. Evoluzione dei criteri di applicazione delle norme antitrust
b. Analisi formale (pre-Chicago)
c. La scuola di Chicago (efficienze, abilità ed incentivi ad escludere): dalla proibizione per se alla rule of reason
d. Post-Chicago: effetti di foreclosure in mercati imperfetti: structured rule of reason

8. Foreclosure in 1 mercato
a. Prezzi predatori
i. L’approccio tradizionale
ii. Le critiche di McGee
iii. Gioco di entrata con informazione perfetta
iv. Chain store paradox (Selten)
v. Modelli con informazione imperfetta:
1. modelli di reputazione (Kreps-Wilson)
2. modelli di segnalazione (Milgrom-Roberts)
3. razionamento del credito e predazione finanziaria
b. Regole antitrust per l’esame dei prezzi predatori
i. Sacrifice test: nozioni di costo applicabili
1. Areeda-turner
2. Il test AKZO elaborato dalla Corte di Giustizia
3. L’approccio più recente: costi evitabili di breve periodo e costi incrementali di lungo periodo
4. L’applicazione del test da parte della Commissione Europea (Orientamenti)
c. Contratti di esclusiva
i. Teoria dell’esclusione pre-Chicago
ii. La critica di Chicago: mancanza di interesse dell’acquirente ad accordare un’esclusiva
iii. Modelli post-Chicago
1. Aghion e Bolton: l’estrazione della rendita dell’entrante efficiente attraverso l’imposizione di penali
2. Segal-Whinston: coordination failure tra gli acquirenti
d. Sconti idonei a generare comportamenti di acquisto esclusivo
e. La posizione della Commissione (Orientamenti)

9. Foreclosure in 2 mercati
a. Prodotti complementari nella produzione (integrazione verticale)
i. La teoria del danno concorrenziale pre-Chicago
ii. La critica di Chicago: single monopoly profit theorem
iii. Ragioni di efficienza dell’integrazione verticale
1. Doppia marginalizzazione
2. Costi di transazione
3. Investimenti specifici e contratti incompleti
iv. Altri modi per risolvere alcuni di questi problemi
1. Restrizioni verticali: RPM, quantity forcing; prezzi non lineari.
2. Teorie post-chicago: il problema del Commitment (Hart-Tirole)
v. La posizione della Commissione (Orientamenti)
b. Prodotti indipendenti e/o complementari nel consumo
i. Teoria della leva
ii. Critica di Chicago
iii. Tying e Bundling
1. Tying/Bundling e discriminazione di prezzo
2. Il requirement tying
3. Il modello di Whinston
4. Tying e bundling con prodotti complementari: i modelli di Choi e Stefanidis e Carlton e Waldman
iv. La posizione della Commissione (Orientamenti)