STORIA ECONOMICA
Syllabus
Obiettivi Formativi
La storia economica fornisce le conoscenze sui fatti economici del passato e sulla loro possibile interpretazione (indici e modelli). Il corso analizza in prevalenza la storia economica italiana a partire dal diciannovesimo secolo con particolare attenzione all’economia dell’Italia liberale. Il corso considera dapprima il processo di industrializzazione in Italia e gli andamenti dei principali aggregati economici (prodotto interno lordo, consumi, investimenti). Le politiche economiche (protezionismo, politiche infrastrutturali, politiche scolastiche) vengono poi passate in rassegna anche alla luce delle origini storiche del divario regionale in Italia.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
Il corso fornisce agli studenti dapprima le conoscenze dei fatti storici come riportati nelle fonti storiche primarie e secondarie. In particolare, il corso si propone di sviluppare la conoscenza delle fonti storiche primarie (incluse ad esempio: censimenti della popolazione, censimenti industriali, movimento commerciale, tariffe doganali) e secondarie (incluse ad esempio: ISTAT, annuario statistico italiano, sommario di statistiche storiche). Il corso fornisce poi agli studenti gli strumenti della teoria economia e della storia economica necessari per comprendere i fatti economici documentati dalle fonti.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:
Il corso fornisce allo studente le conoscenze e gli strumenti interpretativi che gli consentono di comprendere ed analizzare fatti economici del passato anche se non strettamente affrontati nel programma, applicando così nel concreto le conoscenza acquisite.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
Lo studente acquisisce l’autonomia di giudizio attraverso l’utilizzo di fonti storiche alternative relative a uno stesso fenomeno. Lo studente gradualmente sviluppa una propria sensibilità nel valutare l’attendibilità delle fonti storiche e delle conseguenti analisi proposte in letteratura.
ABILITÀ COMUNICATIVE:
Lo studente sviluppa la capacità di sintetizzare gli andamenti di lungo periodo dei principali aggregati economici e sociali (popolazione, istruzione, pil, valore aggiunto, settori industriali, flussi commerciali, tassi di cambio, movimenti di capitale, emigrazioni) attraverso l’uso di strumenti quantitativi appropriati per dati prevalentemente annuali (statistiche descrittive, grafici, mappe) e disaggregati territorialmente (dati nazionali, regionali, provinciali)
Learning Objectives
Economic history investigates economic facts of the past and their possible interpretation (the so called “indices” and “models”). The course mainly analyzes Italian economic history since the nineteenth century with particular attention to the economy of liberal Italy. The course first considers the industrialization process in Italy and the trends of the main economic aggregates (gross domestic product, consumption, investments). Economic policies (protectionism, infrastructure policies, school policies) are then reviewed also in light of the historical origins of the regional divide in Italy.
APPLYING KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING:
The course first provides the students the knowledge of historical facts as reported in primary and secondary historical sources. In particular, the course aims at developing knowledge of primary historical sources (including, among others, population censuses, industrial censuses, commercial movement, and custom tariffs) and secondary (including, for instance, ISTAT’s handbook of historical statistics). The course then provides students with the tools of economic history necessary to understand the economic facts documented by the sources.
MAKING JUDGEMENTS
The student acquires independent judgment through the use of alternative historical sources relating to the same phenomenon. The student gradually develops his own sensitivity in assessing the reliability of historical sources and the consequent analyzes proposed in the literature.
COMMUNICATION SKILLS:
The student develops the ability to summarize the long-term trends of the main economic and social aggregates (population, education, GDP, added value, industrial sectors, trade flows, exchange rates, capital movements, and migrations) through the use of tools appropriate quantities for mainly annual data (descriptive statistics, graphs, maps) and territorially disaggregated (national, regional, provincial data)
Prerequisiti
Prerequisites
Programma
1) Lo sviluppo economico dell'Italia post-Unitaria:
- I modelli a stadi e i modelli ciclici (I settimana)
- Il ciclo degli investimenti (II settimana)
- La "crisi agraria" e il ciclo dei consumi (III settimana)
- La politica doganale (IV settimana)
- La politica ferroviaria (V settimana)
- Il divario regionale (V settimana)
2) Origini e sviluppo del dualismo economico italiano (VI settimana)
La crescita economica e industriale in Italia e l’evoluzione del divario regionale. Indicatori regionali dell’industrializzazione, dello sviluppo economico (ad esempio alfabetizzazione, infrastrutture) e politiche commerciali, infrastrutturali e scolastiche.
Program
1) The economic development of post-Unification Italy:
- The stages of growth and cyclical models (I week)
- The investment cycle (II week)
- The "agrarian crisis" and the consumption cycle (III week)
- Protectionism (IV week)
- Railway policy and infrastructural developments (V week)
- Indices of regional development and industrialization (V week)
2) Origins and development of the Italian economic dualism (VI week)
Economic and industrial growth in Italy and its relation with the evolution of the regional divide. Indicators of regional industrialization, economic development (e.g. literacy, infrastructure) and commercial, infrastructural and educational policies.
Testi Adottati
Il materiale didattico per la parte 2: articoli su riviste scientifiche, estratti da monografie, appunti integrativi e fogli di calcolo Excel forniti dal docente.
Books
Teaching material for part 2: selected articles, book chapters, lecture notes and Excel files will be provided by the teacher.
Bibliografia
C Ciccarelli, S Fenoaltea (2013), Through the magnifying glass: provincial aspects of industrial growth in post‐Unification Italy, The Economic History Review, 66 (1), 57-85
C. Ciccarelli, P. Groote, “Railway Endowment in Italy's Provinces, 1839-1913”, Rivista di storia economica, 1/2017, pp. 45-88.
C Ciccarelli, J Weisdorf, “Pioneering into the past: Regional literacy developments in Italy before Italy”, European Review of Economic History, 23, 3, 2019, pp. 329–364.
E. Felice (2015), Ascesa e declino. Storia economica d'Italia il Mulino, Bologna
E. Felice (2016), Perché il Sud è rimasto indietro, il Mulino, Bologna
Zamagni, V. (2019), Introduzione alla storia economica d'Italia, Il Mulino: Bologna.
Bibliography
C. Ciccarelli, P. Groote, “Railway Endowment in Italy's Provinces, 1839-1913”, Rivista di storia economica, 1/2017, pp. 45-88.
C Ciccarelli, J Weisdorf, “Pioneering into the past: Regional literacy developments in Italy before Italy”, European Review of Economic History, 23, 3, 2019, pp. 329–364.
E. Felice (2015), Ascesa e declino. Storia economica d'Italia il Mulino, Bologna
E. Felice (2016), Perché il Sud è rimasto indietro, il Mulino, Bologna
Zamagni, V. (2019), Introduzione alla storia economica d'Italia, Il Mulino: Bologna.
Modalità di svolgimento
La prova scritta include un certo numero di domande a risposta aperta (tipicamente 5 domande). Durante la prova scritta lo studente non può consultare libri, dispense, o materiale di nessun tipo. Il punteggio attribuito a ciascuna domanda è legato alla complessità della stessa (in media la riposta completa ad una domanda riceve 6 punti).
Il voto della prova scritta è espresso in trentesimi.
Il risultato almeno sufficiente della prova scritta verrà sottoposto a verifica in sede di prova orale, consistente nella discussione dei contenuti del compito e nell’eventuale colloquio sui contenuti dell’intero corso.
Il voto finale espresso in trentesimi tiene conto del voto della prova scritta e del risultato del colloquio orale.
Teaching methods
The exam is structured as follows.
The written exam includes a number of open-ended questions (typically 5 questions). During the written test the student cannot consult books, handouts, or materials of any kind. The score attributed to each question is linked to the complexity of the question (on average, the complete answer to a question receives 6 points).
The mark of the written test is expressed, as customary, in thirtieths.
Student reaching at least 18/30 at the written exam are admitted to the oral exam, that will start by discussing the content of the written test and will continue with an interview on the contents of any argument included in the syllabus. The final mark is expressed on a 18-30 scale and takes into account the mark of the written test and the result of the oral interview.
Regolamento Esame
Il programma del corso, fornito a ciascuno studente e reperibile sul sito web del corso, riporta il calendario del corso, con la suddivisione degli argomenti sopra proposta e l’indicazione per ciascuno di essi dei riferimenti bibliografici necessari per la preparazione dell’esame. Per agevolare l’assimilazione dei concetti gli studenti svolgono regolarmente in classe brevi prove scritte della durata di 10 minuti circa su temi specifici
Scala di valutazione:
o Non idoneo: importanti carenze e/o inaccuratezze nella conoscenza e comprensione
degli argomenti; limitate capacità di analisi e sintesi, frequenti generalizzazioni.
o 18-20: conoscenza e comprensione degli argomenti appena sufficiente con possibili
imperfezioni; capacità di analisi sintesi e autonomia di giudizio sufficienti.
o 21-23: Conoscenza e comprensione degli argomenti routinaria; Capacità di analisi e
sintesi corrette con argomentazione logica coerente.
o 24-26: Discreta conoscenza e comprensione degli argomenti; buone capacità di analisi e
sintesi con argomentazioni espresse in modo rigoroso.
o 27-29: Conoscenza e comprensione degli argomenti completa; notevoli capacità di
analisi, sintesi. Buona autonomia di giudizio.
o 30-30L: Ottimo livello di conoscenza e comprensione degli argomenti. Notevoli capacità
di analisi e di sintesi e di autonomia di giudizio. Argomentazioni espresse in modo originale.
Exam Rules
Grading scale:
o Unsuitable: major deficiencies and/or inaccuracies in knowledge and understanding of
topics; limited ability to analyze and synthesize; frequent generalizations.
o 18-20: Barely sufficient knowledge and understanding of topics with possible
imperfections; Sufficient ability to analyze synthesis and independent judgment.
o 21-23: Routine knowledge and understanding of topics; Correct analysis and synthesis
skills with coherent logical argumentation.
o 24-26: Fair knowledge and understanding of topics; Good analytical and synthesis skills
with rigorously expressed arguments.
o 27-29: Comprehensive knowledge and understanding of topics; Remarkable skills of
analysis, synthesis. Good independent judgment.
o 30-30L: Excellent level of knowledge and understanding of topics. Remarkable analytical
and synthesis skills and independent judgment. Arguments expressed in an original way.
Prerequisiti
Prerequisites
Programma
1) Lo sviluppo economico dell'Italia post-Unitaria:
- I modelli a stadi e i modelli ciclici
- Il ciclo degli investimenti
- La "crisi agraria" e il ciclo dei consumi
- La politica doganale
- La politica ferroviaria
- Il divario regionale
2) Origini e sviluppo del dualismo economico italiano
La crescita economica e industriale in Italia e l’evoluzione del divario regionale. Indicatori regionali dell’industrializzazione, dello sviluppo economico (ad esempio alfabetizzazione, infrastrutture) e politiche commerciali, infrastrutturali e scolastiche.
Program
1) The economic development of post-Unification Italy:
- The stages of growth and cyclical models
- The investment cycle
- The "agrarian crisis" and the consumption cycle
- Protectionism
- Railway policy and infrastructural developments
- Indices of regional development and industrialization
2) Origins and development of the Italian economic dualism
Economic and industrial growth in Italy and its relation with the evolution of the regional divide. Indicators of regional industrialization, economic development (e.g. literacy, infrastructure) and commercial, infrastructural and educational policies.
Testi Adottati
Il materiale didattico per la parte 2: articoli su riviste scientifiche, estratti da monografie, appunti integrativi e fogli di calcolo Excel forniti dal docente.
Books
Teaching material for part 2: selected articles, book chapters, lecture notes and Excel files will be provided by the teacher.
Bibliografia
C Ciccarelli, S Fenoaltea (2013), Through the magnifying glass: provincial aspects of industrial growth in post‐Unification Italy, The Economic History Review, 66 (1), 57-85
C. Ciccarelli, P. Groote, “Railway Endowment in Italy's Provinces, 1839-1913”, Rivista di storia economica, 1/2017, pp. 45-88.
C Ciccarelli, J Weisdorf, “Pioneering into the past: Regional literacy developments in Italy before Italy”, European Review of Economic History, 23, 3, 2019, pp. 329–364.
E. Felice (2015), Ascesa e declino. Storia economica d'Italia il Mulino, Bologna
E. Felice (2016), Perché il Sud è rimasto indietro, il Mulino, Bologna
Zamagni, V. (2019), Introduzione alla storia economica d'Italia, Il Mulino: Bologna.
Bibliography
C. Ciccarelli, P. Groote, “Railway Endowment in Italy's Provinces, 1839-1913”, Rivista di storia economica, 1/2017, pp. 45-88.
C Ciccarelli, J Weisdorf, “Pioneering into the past: Regional literacy developments in Italy before Italy”, European Review of Economic History, 23, 3, 2019, pp. 329–364.
E. Felice (2015), Ascesa e declino. Storia economica d'Italia il Mulino, Bologna
E. Felice (2016), Perché il Sud è rimasto indietro, il Mulino, Bologna
Zamagni, V. (2019), Introduzione alla storia economica d'Italia, Il Mulino: Bologna.
Modalità di svolgimento
Il programma del corso, fornito a ciascuno studente e reperibile sul sito web del corso, riporta il calendario del corso, con la suddivisione degli argomenti sopra proposta e l’indicazione per ciascuno di essi dei riferimenti bibliografici necessari per la preparazione dell’esame. Per agevolare l’assimilazione dei concetti gli studenti svolgono regolarmente in classe brevi prove scritte della durata di 10 minuti circa su temi specifici
Teaching methods
The course includes lectures in person. Online classes are also possible, depending on the policy adopted by the University of Rome Tor Vergata. The active participation of students is always stimulated by the lecturer. The course program, provided to each student and available on the course website, shows the course calendar, with the breakdown of the topics proposed and the indication for each of them of the bibliographic references necessary to sustain the exam. To facilitate the assimilation of concepts, students regularly conduct short written tests lasting about 10 minutes in class on specific topics.
Regolamento Esame
La prova scritta include un certo numero di domande a risposta aperta (tipicamente 5 domande). Durante la prova scritta lo studente non può consultare libri, dispense, o materiale di nessun tipo. Il punteggio attribuito a ciascuna domanda è legato alla complessità della stessa (in media la riposta completa ad una domanda riceve 6 punti).
Il voto della prova scritta è espresso in trentesimi.
Il risultato almeno sufficiente della prova scritta verrà sottoposto a verifica in sede di prova orale, consistente nella discussione dei contenuti del compito e nell’eventuale colloquio sui contenuti dell’intero corso.
Il voto finale espresso in trentesimi tiene conto del voto della prova scritta e del risultato del colloquio orale.
Exam Rules
The written exam includes a number of open-ended questions (typically 5 questions). During the written test the student cannot consult books, handouts, or materials of any kind. The score attributed to each question is linked to the complexity of the question (on average, the complete answer to a question receives 6 points).
The mark of the written test is expressed, as customary, in thirtieths.
Student reaching at least 18/30 at the written exam are admitted to the oral exam, that will start by discussing the content of the written test and will continue with an interview on the contents of any argument included in the syllabus. The final mark is expressed on a 18-30 scale and takes into account the mark of the written test and the result of the oral interview.
Obiettivi Formativi
Il corso ha l’obiettivo di delineare i lineamenti dell’economia italiana e quella internazionale dalla metà dell’Ottocento a oggi. All’interno di questo obiettivo generale il corso si pone una serie di obiettivi intermedi che sono esposti in dettaglio e in corrispondenza di ciascuna lezione nel sito http://www.economia.uniroma2.it/nuovo/didattica/programma.asp?idcorso=119. Al termine del corso lo studente che ha studiato con profitto conosce i tratti salienti dell’evoluzione dell’economia internazionale, è in grado di interpretare le cause sottostanti i successi e i fallimenti sperimentati delle economie del nuovo e vecchio mondo durante gli ultimi due secoli.
Learning Objectives
Il corso ha l’obiettivo di delineare i lineamenti dell’economia italiana e quella internazionale dalla metà dell’Ottocento a oggi. All’interno di questo obiettivo generale il corso si pone una serie di obiettivi intermedi che sono esposti in dettaglio e in corrispondenza di ciascuna lezione nel sito http://www.economia.uniroma2.it/nuovo/didattica/programma.asp?idcorso=119. Al termine del corso lo studente che ha studiato con profitto conosce i tratti salienti dell’evoluzione dell’economia internazionale, è in grado di interpretare le cause sottostanti i successi e i fallimenti sperimentati delle economie del nuovo e vecchio mondo durante gli ultimi due secoli.
Prerequisiti
Prerequisites
Programma
1) Lo sviluppo economico dell'Italia post-Unitaria:
- I modelli a stadi e i modelli ciclici
- Il ciclo degli investimenti
- La "crisi agraria" e il ciclo dei consumi
- La politica doganale
- La politica ferroviaria
- Il divario regionale
2) Origini e sviluppo del dualismo economico italiano
La crescita economica e industriale in Italia e l’evoluzione del divario regionale. Indicatori regionali dell’industrializzazione, dello sviluppo economico (ad esempio alfabetizzazione, infrastrutture) e politiche commerciali, infrastrutturali e scolastiche.
Program
The syllabus includes 2 thematic areas:
1) The economic development of post-Unification Italy:
- The stages of growth and cyclical models
- The investment cycle
- The "agrarian crisis" and the consumption cycle
- Protectionism
- Railway policy and infrastructural developments
- Indices of regional development and industrialization
2) Origins and development of the Italian economic dualism
Economic and industrial growth in Italy and its relation with the evolution of the regional divide. Indicators of regional industrialization, economic development (e.g. literacy, infrastructure) and commercial, infrastructural and educational policies.
Testi Adottati
Il materiale didattico per la parte 2: articoli su riviste scientifiche, estratti da monografie, appunti integrativi e fogli di calcolo Excel forniti dal docente.
Books
Teaching material for part 2: selected articles, book chapters, lecture notes and Excel files will be provided by the teacher.
Bibliografia
C Ciccarelli, S Fenoaltea (2013), Through the magnifying glass: provincial aspects of industrial growth in post‐Unification Italy, The Economic History Review, 66 (1), 57-85
C. Ciccarelli, P. Groote, “Railway Endowment in Italy's Provinces, 1839-1913”, Rivista di storia economica, 1/2017, pp. 45-88.
C Ciccarelli, J Weisdorf, “Pioneering into the past: Regional literacy developments in Italy before Italy”, European Review of Economic History, 23, 3, 2019, pp. 329–364.
E. Felice (2015), Ascesa e declino. Storia economica d'Italia il Mulino, Bologna
E. Felice (2016), Perché il Sud è rimasto indietro, il Mulino, Bologna
Zamagni, V. (2019), Introduzione alla storia economica d'Italia, Il Mulino: Bologna.
Bibliography
C Ciccarelli, S Fenoaltea (2013), Through the magnifying glass: provincial aspects of industrial growth in post‐Unification Italy, The Economic History Review, 66 (1), 57-85
C. Ciccarelli, P. Groote, “Railway Endowment in Italy's Provinces, 1839-1913”, Rivista di storia economica, 1/2017, pp. 45-88.
C Ciccarelli, J Weisdorf, “Pioneering into the past: Regional literacy developments in Italy before Italy”, European Review of Economic History, 23, 3, 2019, pp. 329–364.
E. Felice (2015), Ascesa e declino. Storia economica d'Italia il Mulino, Bologna
E. Felice (2016), Perché il Sud è rimasto indietro, il Mulino, Bologna
Zamagni, V. (2019), Introduzione alla storia economica d'Italia, Il Mulino: Bologna.
Modalità di svolgimento
Il programma del corso, fornito a ciascuno studente e reperibile sul sito web del corso, riporta il calendario del corso, con la suddivisione degli argomenti sopra proposta e l’indicazione per ciascuno di essi dei riferimenti bibliografici necessari per la preparazione dell’esame. Per agevolare l’assimilazione dei concetti gli studenti svolgono regolarmente in classe brevi prove scritte della durata di 10 minuti circa su temi specifici
La frequenza può essere in sede o virtuale (Microsoft Teams) in linea con le indicazioni di Ateneo e in relazione all’emergenza covid-19.
Teaching methods
Attendance can be on-site or virtual (Microsoft Teams) in line with the University's indications and in relation to the covid-19 emergency.
Regolamento Esame
L’esame è articolato come segue.
La prova scritta include un certo numero di domande a risposta aperta (tipicamente 5 domande). Durante la prova scritta lo studente non può consultare libri, dispense, o materiale di nessun tipo. Il punteggio attribuito a ciascuna domanda è legato alla complessità della stessa (in media la riposta completa ad una domanda riceve 6 punti).
Il voto della prova scritta è espresso in trentesimi.
Il risultato almeno sufficiente della prova scritta verrà sottoposto a verifica in sede di prova orale, consistente nella discussione dei contenuti del compito e nell’eventuale colloquio sui contenuti dell’intero corso.
Il voto finale espresso in trentesimi tiene conto del voto della prova scritta e del risultato del colloquio orale.
A seconda delle indicazioni di Ateneo la modalità di esame potrebbe subire variazioni in relazione all’emergenza covid-19.
Exam Rules
The exam is structured as follows.
The written exam includes a number of open-ended questions (typically 5 questions). During the written test the student cannot consult books, handouts, or materials of any kind. The score attributed to each question is linked to the complexity of the question (on average, the complete answer to a question receives 6 points).
The mark of the written test is expressed, as customary, in thirtieths.
Student reaching at least 18/30 at the written exam are admitted to the oral exam, that will start by discussing the content of the written test and will continue with an interview on the contents of any argument included in the syllabus. The final mark is expressed on a 18-30 scale and takes into account the mark of the written test and the result of the oral interview.
Depending on the indications of the University, the examination modality could undergo variations in relation to the covid-19 emergency.
Aggiornato A.A. 2021-2022
Il corso di Storia Economica per l'a.a. 2021-22 è incentrato prevalentemente sullo sviluppo economico dell'Italia Liberale.
Le principali aree tematiche considerate sono:
- I modelli a stadi e i modelli ciclici
- Il ciclo degli investimenti
- La "crisi agraria" e il ciclo dei consumi
- La politica doganale
- La politica ferroviaria
- Il divario regionale
Le appendici alla fine dei vari capitoli di Fenoaltea, S. (2012) costituiscono un utile materiale di riferimento ma non fanno parte del programma d'esame. Le appendici riportate alla fine del libro fanno invece parte del programma e sono particolarmente importanti: forniscono gli strumenti teorici necessari per l'interpretazione dei fatti storici illustrati nel corso.
Riferimenti bibliografici:
1) Fenoaltea, S. (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, Universitalia, Roma.
2) Riferimenti bibliografici aggiuntivi verranno comunicati durante le lezioni.
Aggiornato A.A. 2020-2021
Il corso di Storia Economica per l'a.a. 2020-21 è incentrato sullo sviluppo economico dell'Italia Liberale.
Le aree tematiche considerate sono:
- I modelli a stadi e i modelli ciclici
- Il ciclo degli investimenti
- La "crisi agraria" e il ciclo dei consumi
- La politica doganale
- La politica ferroviaria
- Il divario regionale
Le appendici alla fine dei vari capitoli di Fenoaltea, S. (2012) costituiscono un utile materiale di riferimento ma non fanno parte del programma d'esame. Le appendici riportate alla fine del libro fanno invece parte del programma e sono particolarmente importanti.
Riferimenti bibliografici:
1) Fenoaltea, S. (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, Universitalia, Roma.
2) Riferimenti bibliografici aggiuntivi verranno comunicati durante le lezioni.
Aggiornato A.A. 2017-2018
Storia Economica CLEMIF
a.a. 2017-18
docente: carlo.ciccarelli@uniroma2.it
Il corso è articolato nelle seguenti aree tematiche.
1) Popolazione e economia mondiale dall'antichità a oggi, modelli interpretativi:
- da caccia e raccolta all'economia dei servizi
- da Malthus a Kuznets: transizione demografica e sviluppo economico moderno
- l'interpretazione della storia umana
2) Lo sviluppo economico dell'Italia post-Unitaria:
- I modelli a stadi e i modelli ciclici
- Il ciclo degli investimenti
- La "crisi agraria" e il ciclo dei consumi
- La politica doganale
- La politica ferroviaria
- Il divario regionale
3) L'evoluzione del dibattito storiografico e le origini dei divari regionali in Italia
La crescita economica e industriale delle province italiane. Indici dell’industrializzazione relativa e politica commerciale.
Materiale didattico:
- Il materiale didattico per le parti 1 e 3 include: articoli su riviste scientifiche, estratti da monografie, appunti integrativi e fogli di calcolo Excel forniti dal docente. (Per un totale di circa 250 pp.).
- Il materiale didattico per la parte 2 è costituito da: S. Fenoaltea,
L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia (NB: Le appendici di fine libro sono parte integrante del programma)
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI AREA TEMATICA 1. Popolazione e economia mondiale dall'antichità a oggi, modelli interpretativi:
Lezione del 19 settembre 2017:
1) C. M. Cipolla, (1996), Uomini, Tecniche, Economie, 6a ed. Feltrinelli, Milano,
(in programma le pp. 9-28.)
2) -- ID, (2002), Storia economica dell'Europa pre-industriale, Mulino, Bologna, pp. 363-375.
3) -- ID, (1957), ''The Decline of Italy: The Case of a Fully Matured Economy,'' Economic History Review, 5, pp. 178-187.
4) Fenoaltea S. (1999), ''Lo sviluppo economico dell'Italia nel lungo periodo: riflessioni su tre
fallimenti'', in P. Ciocca e G. Toniolo (eds), Storia economica d'Italia. 1. Interpretazioni, Banca-Intesa Laterza, pp. 15-29
5) Gandolfo G. (1999), Corso di Economia internazionale, vol II, UTET, Torino.
(in programma le pp. 193-204.)
6) Russo, L. (2013), L’America dimenticata, Mondadori, Milano, pp. 3-13.
7) Zamagni V. (2005), Introduzione alla storia economica d'Italia, Il Mulino, Bologna.
in programma le pp. 13-21)
Lezione del 27 settembre 2017:
1) Ashton, T. S., (1998), La rivoluzione industriale, 1760-1830, Laterza, pp. 7-27
2) De Long, J. B. , (2004), Macroeconomia, McGraw-Hill, pp. 142-151
3) Lesourd, J. A., Geràrd, C., (1973), Storia economica dell'Ottocento e del Novecento, Isedi, pp. 148-149.
4) Mokyr, J., Voth, H. J., (2010), “Understanding growth in Europe 1700-1870; theory and evidence,” pp. 11-16, in S. Broadberry, K.H. O'Rourke (a cura di), The Cambridge Economic History of Modern Europe, Volume 1: 1700-1870, Cambridge University Press: NY, USA.
5) Samuelson, P. A., (1964), Economics, 6th edition, McGraw-Hill, pp. 28-30.
Lezione del 28 settembre 2017:
1) Lesourd, J. A., Geràrd, C. (1973), Storia economica dell'Ottocento e del Novecento, Isedi, pp. 153-163
2) McCloskey, D. (1991), ''Kinks, tools, spurts, and substitutes ...,'' Capitolo 6, G. Toniolo e R. Sylla (eds.) in Patterns of European Industrialization, Routledge. (leggere con attenzione le pp. 99-100)
3) Fenoaltea, S. (2008), A proposito del PIL, Italianieuropei 1/2008 (file Word)
4) Siesto, V. (1996), La contabilità nazionale italiana, Il Mulino, pp. 13-19
5) Smith, A. (1776). La ricchezza delle nazioni, trad. it. Newton 1a ed. del 1995, pp. 63-65
6) Toniolo, G. (1988), Storia Economica dell'Italia liberale, Il Mulino, pp. 9-23 (leggere con attenzione le pagine 9-11)
Lezioni del 3 ottobre 2017:
1) Cipolla, C. M. (2005), La storia economica, Mulino, Milano, pp. 62-64.
2) Fenoaltea, S., (2000), ''Le due facce del progresso'', in M. Moussanet, ed., Duemila: Verso una società aperta. 1. Economia e finanza (Milano: Il Sole-24ore, 2000), pp. 245-250
3) Fenoaltea, S. (2001), Lezioni di economia politica, pp. 101-102 (+ grafici).
4) ISTAT (1961), Cento anni di sviluppo economico e sociale dell'Italia, 1861-1961, (soffermarsi in particolare sulle parti con grafici relativi a transizione demografica e piramidi per età e sesso)
5) M. Livi Bacci (1998), Storia minima della popolazione mondiale, Mulino, Bologna, pp. 114-118
SEGUE PROGRAMMA a.a. precedente con calendario esatto da aggiornare
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI AREA TEMATICA 2. Lo sviluppo economico dell'Italia post-Unitaria:
Lezione 11 ottobre 2016:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 1-13
letture consigliate:
- Brad De Long (2007): Marx, Rostow, Kuznets, Gerschenkron. Economic History Association Plenary Session. ``What remains after 50 years: The role of economic history as a guide to economic development.'' (http://delong.typepad.com/sdj/2007/09/marx-rostow-kuz.html)
- Charles Kindelberger (1996), World Economic Primacy, 1500-1900, Oxford University Press, pp. 15-17
- Rondo Cameron (1989), A concise economic history of the world: from paleolithic times to the present, Oxford University Press, pp. 1-16
Lezioni del 12 e 13 ottobre 2016:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 13-28
Lezione del 19 ottobre 2016:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 28-41
Lezione del 20 ottobre 2016:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 42-51
Lezione del 13 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 51-59
(pp. 60-77, Appendice al capitolo 2, non richieste in sede d'esame)
Lezione del 25 ottobre 2016:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 79-89
Lezione del 26 ottobre 2016:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 89-96
---- I RIFERIMENTI CHE SEGUONO VERRANNO AGGIORNATI DURANTE IL CORSO -----
Lezioni del 20 e 21 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 96-117
Lezione del 27 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 117-126
Lezioni del 28 e 29 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 127-157 + appendici di fine libro richiamate dal testo
2) G. Gandolfo (1994), “Corso di economia internazionale, volume primo, La teoria pura del commercio internazionale”, Utet, pp. 7- 15; pp. 32-35; pp. 37-45; pp. 45-46; pp. 62-65;
pp. 71-79; pp. 82-89.
3) G. Toniolo (1988), Storia Economica dell'Italia liberale (1850-1918), Il Mulino, pp. 119-123
Lezioni 10, 11, 12 17, 18, 19 novembre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 159-191 + appendici di fine libro richiamate dal testo
Lezione del 24 novembre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 192-196 + Appendice 4 (Il modello ricardiano della crescita)
Lezioni del 25 e 26 novembre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 197-228
Lezioni del 9, 10 dicembre 2015
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 229-278
(Appendice 7A, pp. 279-284 non in programma)
Lezione del 15 dicembre 2015
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 285-289
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI AREA TEMATICA 3. Lo sviluppo economico dell'Italia post-Unitaria:
Lezione del 16 dicembre 2015
1) Ciccarelli, C., Fenoaltea, S. (2012), "La cliometria e l’unificazione nazionale: bollettino dal fronte", Meridiana, 72-73, pp. 258-266
2) Ciccarelli, C., Fenoaltea, S. (2011), L’industria e l’economia nelle province dell’Italia liberale: tra storia e geografia, Semestrale di studi e ricerche di geografia, 23, 2, pp. 31-46
lettura consigliata:
3) Ciccarelli, C., Fenoaltea, S. (2013), "Through the magnifying glass: provincial aspects of industrial growth in post-Unification Italy", Economic History Review, 66, 1, pp. 57–85
Aggiornato A.A. 2016-2017
Storia Economica CLEMIF
a.a. 2016-17
docente: carlo.ciccarelli@uniroma2.it
Il corso è articolato nelle seguenti aree tematiche.
1) Popolazione e economia mondiale dall'antichità a oggi, modelli interpretativi:
- da caccia e raccolta all'economia dei servizi
- da Malthus a Kuznets: transizione demografica e sviluppo economico moderno
- l'interpretazione della storia umana
2) Lo sviluppo economico dell'Italia post-Unitaria:
- I modelli a stadi e i modelli ciclici
- Il ciclo degli investimenti
- La "crisi agraria" e il ciclo dei consumi
- La politica doganale
- La politica ferroviaria
- Il divario regionale
3) L'evoluzione del dibattito storiografico e le origini dei divari regionali in Italia
La crescita economica e industriale delle province italiane. Indici dell’industrializzazione relativa e politica commerciale.
Materiale didattico:
- Il materiale didattico per le parti 1 e 3 include: articoli su riviste scientifiche, estratti da monografie, appunti integrativi e fogli di calcolo Excel forniti dal docente. (Per un totale di circa 250 pp.).
- Il materiale didattico per la parte 2 è costituito da: S. Fenoaltea,
L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia (NB: Le appendici di fine libro sono parte integrante del programma)
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI AREA TEMATICA 1. Popolazione e economia mondiale dall'antichità a oggi, modelli interpretativi:
- Lezione del 27 settembre 2016:
1) C. M. Cipolla, (1996), Uomini, Tecniche, Economie, 6a ed. Feltrinelli, Milano,
(in programma le pp. 9-28.)
2) -- ID, (2002), Storia economica dell'Europa pre-industriale, Mulino, Bologna, pp. 363-375.
3) -- ID, (1957), ''The Decline of Italy: The Case of a Fully Matured Economy,'' Economic History Review, 5, pp. 178-187.
4) Fenoaltea S. (1999), ''Lo sviluppo economico dell'Italia nel lungo periodo: riflessioni su tre
fallimenti'', in P. Ciocca e G. Toniolo (eds), Storia economica d'Italia. 1. Interpretazioni, Banca-Intesa Laterza, pp. 15-29
5) Gandolfo G. (1999), Corso di Economia internazionale, vol II, UTET, Torino.
(in programma le pp. 193-204.)
6) Russo, L. (2013), L’America dimenticata, Mondadori, Milano, pp. 3-13.
7) Zamagni V. (2005), Introduzione alla storia economica d'Italia, Il Mulino, Bologna.
in programma le pp. 13-21)
- Lezione del 28 settembre 2016:
1) Ashton, T. S., (1998), La rivoluzione industriale, 1760-1830, Laterza, pp. 7-27
2) De Long, J. B. , (2004), Macroeconomia, McGraw-Hill, pp. 142-151
3) Lesourd, J. A., Geràrd, C., (1973), Storia economica dell'Ottocento e del Novecento, Isedi, pp. 148-149.
4) Mokyr, J., Voth, H. J., (2010), “Understanding growth in Europe 1700-1870; theory and evidence,” pp. 11-16, in S. Broadberry, K.H. O'Rourke (a cura di), The Cambridge Economic History of Modern Europe, Volume 1: 1700-1870, Cambridge University Press: NY, USA.
5) Samuelson, P. A., (1964), Economics, 6th edition, McGraw-Hill, pp. 28-30.
- Lezione del 4 ottobre 2016:
1) Lesourd, J. A., Geràrd, C. (1973), Storia economica dell'Ottocento e del Novecento, Isedi, pp. 153-163
2) McCloskey, D. (1991), ''Kinks, tools, spurts, and substitutes ...,'' Capitolo 6, G. Toniolo e R. Sylla (eds.) in Patterns of European Industrialization, Routledge. (leggere con attenzione le pp. 99-100)
3) Fenoaltea, S. (2008), A proposito del PIL, Italianieuropei 1/2008 (file Word)
4) Siesto, V. (1996), La contabilità nazionale italiana, Il Mulino, pp. 13-19
5) Smith, A. (1776). La ricchezza delle nazioni, trad. it. Newton 1a ed. del 1995, pp. 63-65
6) Toniolo, G. (1988), Storia Economica dell'Italia liberale, Il Mulino, pp. 9-23 (leggere con attenzione le pagine 9-11)
- Lezioni del 5 e 6 ottobre 2016:
1) Cipolla, C. M. (2005), La storia economica, Mulino, Milano, pp. 62-64.
2) Fenoaltea, S., (2000), ''Le due facce del progresso'', in M. Moussanet, ed., Duemila: Verso una società aperta. 1. Economia e finanza (Milano: Il Sole-24ore, 2000), pp. 245-250
3) Fenoaltea, S. (2001), Lezioni di economia politica, pp. 101-102 (+ grafici).
4) ISTAT (1961), Cento anni di sviluppo economico e sociale dell'Italia, 1861-1961, (soffermarsi in particolare sulle parti con grafici relativi a transizione demografica e piramidi per età e sesso)
5) M. Livi Bacci (1998), Storia minima della popolazione mondiale, Mulino, Bologna, pp. 114-118
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI AREA TEMATICA 2. Lo sviluppo economico dell'Italia post-Unitaria:
- Lezione 11 ottobre 2016:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 1-13
letture consigliate:
- Brad De Long (2007): Marx, Rostow, Kuznets, Gerschenkron. Economic History Association Plenary Session. ``What remains after 50 years: The role of economic history as a guide to economic development.'' (http://delong.typepad.com/sdj/2007/09/marx-rostow-kuz.html)
- Charles Kindelberger (1996), World Economic Primacy, 1500-1900, Oxford University Press, pp. 15-17
- Rondo Cameron (1989), A concise economic history of the world: from paleolithic times to the present, Oxford University Press, pp. 1-16
- Lezioni del 12 e 13 ottobre 2016:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 13-28
- Lezione del 19 ottobre 2016:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 28-41
- Lezione del 20 ottobre 2016:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 42-51
- Lezione del 13 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 51-59
(pp. 60-77, Appendice al capitolo 2, non richieste in sede d'esame)
- Lezione del 25 ottobre 2016:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 79-89
- Lezione del 26 ottobre 2016:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 89-96
---- I RIFERIMENTI CHE SEGUONO VERRANNO AGGIORNATI DURANTE IL CORSO -----
- Lezioni del 20 e 21 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 96-117
- Lezione del 27 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 117-126
- Lezioni del 28 e 29 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 127-157 + appendici di fine libro richiamate dal testo
2) G. Gandolfo (1994), “Corso di economia internazionale, volume primo, La teoria pura del commercio internazionale”, Utet, pp. 7- 15; pp. 32-35; pp. 37-45; pp. 45-46; pp. 62-65;
pp. 71-79; pp. 82-89.
3) G. Toniolo (1988), Storia Economica dell'Italia liberale (1850-1918), Il Mulino, pp. 119-123
- Lezioni 10, 11, 12 17, 18, 19 novembre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 159-191 + appendici di fine libro richiamate dal testo
- Lezione del 24 novembre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 192-196 + Appendice 4 (Il modello ricardiano della crescita)
- Lezioni del 25 e 26 novembre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 197-228
- Lezioni del 9, 10 dicembre 2015
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 229-278
(Appendice 7A, pp. 279-284 non in programma)
- Lezione del 15 dicembre 2015
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 285-289
- Lezione del 16 dicembre 2015
1) Ciccarelli, C., Fenoaltea, S. (2012), "La cliometria e l’unificazione nazionale: bollettino dal fronte", Meridiana, 72-73, pp. 258-266
2) Ciccarelli, C., Fenoaltea, S. (2011), L’industria e l’economia nelle province dell’Italia liberale: tra storia e geografia, Semestrale di studi e ricerche di geografia, 23, 2, pp. 31-46
lettura consigliata:
3) Ciccarelli, C., Fenoaltea, S. (2013), "Through the magnifying glass: provincial aspects of industrial growth in post-Unification Italy", Economic History Review, 66, 1, pp. 57–85
Aggiornato A.A. 2015-2016
Storia Economica CLEMIF
a.a. 2015-16
docente: carlo.ciccarelli@uniroma2.it
Il corso è articolato nelle seguenti aree tematiche.
1) Popolazione e economia mondiale dall'antichità a oggi, modelli interpretativi:
- da caccia e raccolta all'economia dei servizi
- da Malthus a Kuznets: transizione demografica e sviluppo economico moderno
- l'interpretazione della storia umana
2) Lo sviluppo economico dell'Italia post-Unitaria:
- I modelli a stadi e i modelli ciclici
- Il ciclo degli investimenti
- La "crisi agraria" e il ciclo dei consumi
- La politica doganale
- La politica ferroviaria
- Il divario regionale
3) L'evoluzione del dibattito storiografico: recenti sviluppi
La crescita economica e industriale delle province italiane nel cinquantennio post-unitario. Indici dell’industrializzazione relativa e politica commerciale dello stato liberale.
Materiale didattico:
- Il materiale didattico per le parti 1 e 3 include: articoli su riviste scientifiche, estratti da monografie, appunti integrativi e fogli di calcolo Excel forniti dal docente. (Per un totale di circa 250 pp.).
- Il materiale didattico per la parte 2 è costituito da: S. Fenoaltea,
L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia (NB: Le appendici di fine libro sono parte integrante del programma)
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI AREA TEMATICA 1. Popolazione e economia mondiale dall'antichità a oggi, modelli interpretativi:
- Lezione del 22 settembre 2015:
1) C. M. Cipolla, (1996), Uomini, Tecniche, Economie, 6a ed. Feltrinelli, Milano,
(in programma le pp. 9-28.)
2) -- ID, (2002), Storia economica dell'Europa pre-industriale, Mulino, Bologna, pp. 363-375.
3) -- ID, (1957), ''The Decline of Italy: The Case of a Fully Matured Economy,'' Economic History Review, 5, pp. 178-187.
4) Fenoaltea S. (1999), ''Lo sviluppo economico dell'Italia nel lungo periodo: riflessioni su tre
fallimenti'', in P. Ciocca e G. Toniolo (eds), Storia economica d'Italia. 1. Interpretazioni, Banca-Intesa Laterza, pp. 15-29
5) Gandolfo G. (1999), Corso di Economia internazionale, vol II, UTET, Torino.
(in programma le pp. 193-204.)
6) Russo, L. (2013), L’America dimenticata, Mondadori, Milano, pp. 3-13.
7) Zamagni V. (2005), Introduzione alla storia economica d'Italia, Il Mulino, Bologna.
in programma le pp. 13-21)
- Lezione del 23 settembre 2015:
1) Ashton, T. S., (1998), La rivoluzione industriale, 1760-1830, Laterza, pp. 7-27
2) De Long, J. B. , (2004), Macroeconomia, McGraw-Hill, pp. 142-151
3) Lesourd, J. A., Geràrd, C., (1973), Storia economica dell'Ottocento e del Novecento, Isedi, pp. 148-149.
4) Mokyr, J., Voth, H. J., (2010), “Understanding growth in Europe 1700-1870; theory and evidence,” pp. 11-16, in S. Broadberry, K.H. O'Rourke (a cura di), The Cambridge Economic History of Modern Europe, Volume 1: 1700-1870, Cambridge University Press: NY, USA.
5) Samuelson, P. A., (1964), Economics, 6th edition, McGraw-Hill, pp. 28-30.
- Lezione del 24 settembre 2015:
1) Lesourd, J. A., Geràrd, C. (1973), Storia economica dell'Ottocento e del Novecento, Isedi, pp. 153-163
2) McCloskey, D. (1991), ''Kinks, tools, spurts, and substitutes ...,'' Capitolo 6, G. Toniolo e R. Sylla (eds.) in Patterns of European Industrialization, Routledge. (leggere con attenzione le pp. 99-100)
3) Fenoaltea, S. (2008), A proposito del PIL, Italianieuropei 1/2008 (file Word)
4) Siesto, V. (1996), La contabilità nazionale italiana, Il Mulino, pp. 13-19
5) Smith, A. (1776). La ricchezza delle nazioni, trad. it. Newton 1a ed. del 1995, pp. 63-65
6) Toniolo, G. (1988), Storia Economica dell'Italia liberale, Il Mulino, pp. 9-23 (leggere con attenzione le pagine 9-11)
- Lezione del 29 settembre 2015:
1) Cipolla, C. M. (2005), La storia economica, Mulino, Milano, pp. 62-64.
2) Fenoaltea, S., (2000), ''Le due facce del progresso'', in M. Moussanet, ed., Duemila: Verso una società aperta. 1. Economia e finanza (Milano: Il Sole-24ore, 2000), pp. 245-250
3) Fenoaltea, S. (2001), Lezioni di economia politica, pp. 101-102 (+ grafici).
4) ISTAT (1961), Cento anni di sviluppo economico e sociale dell'Italia, 1861-1961, (soffermarsi in particolare sulle parti con grafici relativi a transizione demografica e piramidi per età e sesso)
5) M. Livi Bacci (1998), Storia minima della popolazione mondiale, Mulino, Bologna, pp. 114-118
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI AREA TEMATICA 2. Lo sviluppo economico dell'Italia post-Unitaria:
- Lezione del 30 settembre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 1-13
letture consigliate:
- Brad De Long (2007): Marx, Rostow, Kuznets, Gerschenkron. Economic History Association Plenary Session. ``What remains after 50 years: The role of economic history as a guide to economic development.'' (http://delong.typepad.com/sdj/2007/09/marx-rostow-kuz.html)
- Charles Kindelberger (1996), World Economic Primacy, 1500-1900, Oxford University Press, pp. 15-17
- Rondo Cameron (1989), A concise economic history of the world: from paleolithic times to the present, Oxford University Press, pp. 1-16
- Lezioni del 1 e 6 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 13-28
- Lezione del 7 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 28-41
- Lezione del 8 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 42-51
- Lezione del 13 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 51-59
(pp. 60-77, Appendice al capitolo 2, non richieste in sede d'esame)
- Lezione del 14 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 79-89
- Lezione del 15 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 89-96
- Lezioni del 20 e 21 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 96-117
- Lezione del 27 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 117-126
- Lezioni del 28 e 29 ottobre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 127-157 + appendici di fine libro richiamate dal testo
2) G. Gandolfo (1994), “Corso di economia internazionale, volume primo, La teoria pura del commercio internazionale”, Utet, pp. 7- 15; pp. 32-35; pp. 37-45; pp. 45-46; pp. 62-65;
pp. 71-79; pp. 82-89.
3) G. Toniolo (1988), Storia Economica dell'Italia liberale (1850-1918), Il Mulino, pp. 119-123
- Lezioni 10, 11, 12 17, 18, 19 novembre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 159-191 + appendici di fine libro richiamate dal testo
- Lezione del 24 novembre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 192-196 + Appendice 4 (Il modello ricardiano della crescita)
- Lezioni del 25 e 26 novembre 2015:
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 197-228
- Lezioni del 9, 10 dicembre 2015
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 229-278
(Appendice 7A, pp. 279-284 non in programma)
- Lezione del 15 dicembre 2015
1) S. Fenoaltea (2012), L' economia italiana dall'Unità alla Grande Guerra, 2012, Universitalia, pp. 285-289
- Lezione del 16 dicembre 2015
1) Ciccarelli, C., Fenoaltea, S. (2012), "La cliometria e l’unificazione nazionale: bollettino dal fronte", Meridiana, 72-73, pp. 258-266
2) Ciccarelli, C., Fenoaltea, S. (2011), L’industria e l’economia nelle province dell’Italia liberale: tra storia e geografia, Semestrale di studi e ricerche di geografia, 23, 2, pp. 31-46
lettura consigliata:
3) Ciccarelli, C., Fenoaltea, S. (2013), "Through the magnifying glass: provincial aspects of industrial growth in post-Unification Italy", Economic History Review, 66, 1, pp. 57–85
Aggiornato A.A. 2014-2015
Dott. Carlo Ciccarelli
tel. 06-72595910 e-mail: carlo.ciccarelli@uniroma2.it
Orario delle lezioni: Lun: 16-18; Mar: 14-16; Merc: 16-18. AULA T5
Orario di ricevimento: Lun 14-16
1. Argomenti del corso
La storia economica mondiale: grandi temi
La ricostruzione e l’analisi dello sviluppo economico dell’Italia post-Unitaria (1861-1913)
2. Crediti
Il corso (ordinamento 270 bis) è di 9 crediti, per un impegno di 54 ore di lezione. Si consiglia lo studio in piccoli gruppi, per risolvere meglio di quanto non possa il singolo gli eventuali (e in pratica inevitabili) dubbi sulla logica delle argomentazioni economiche.
NB: per gli studenti degli ordinamenti precedenti (509 e 270) il corso è di 5 crediti. Per tali studenti il programma rimane quello dello scorso anno (2012-2013)
3. Programma
Il corso affronta i seguenti temi:
Popolazione e economia mondiale dall'antichità a oggi, modelli interpretativi:
- da caccia e raccolta all'economia dei servizi
-da Malthus a Kuznets: transizione demografica e sviluppo economico moderno
-l'interpretazione della storia umana
Lo sviluppo economico dell'Italia post-Unitaria:
-- I modelli a stadi e i modelli ciclici
--Il ciclo degli investimenti
--La "crisi agraria" e il ciclo dei consumi
--La politica doganale
--La politica ferroviaria
--Il divario regionale
L'evoluzione del dibattito storiografico: recenti sviluppi
Ognuno di questi presenta uno o più problemi di economia applicata: si tratta infatti di capire cosa può essere successo, scegliendo gli strumenti adatti offerti dall’analisi teorica.
4. Riferimenti bibliografici
-- S. Fenoaltea, L'ECONOMIA ITALIANA DALL'UNITA' ALLA GRANDE GUERRA (Roma: UniversItalia, 2012), circa 300 pp. (questo testo esaurisce il programma del corso da 5 crediti).
-- Il materiale didattico aggiuntivo (circa 250 pp.) è scaricabile dalla pagina web del corso.
5. Frequenza
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria, ma è vivamente consigliata.