Syllabus
Obiettivi Formativi
Per quanto riguarda la parte teorica, il corso vuole offrire una panoramica degli elementi salienti che possono influenzare la costituzione, gestione e cambiamento della cultura organizzativa. Per quanto riguarda invece la parte pratica, il corso si prefigge l’obbiettivo di sviluppare capacità di comprendere ed “approcciare” il contesto sociale e istituzionale in cui in un futuro si potranno trovare a lavorare. Per tale motivo gli studenti saranno coinvolti nell’analisi e sperimentazione di casi reali ed esercitazioni che possano sviluppare ulteriormente lo loro capacità di gestione delle variabili culturali e la loro stessa intelligenza culturale. Quindi, tutto il corso privilegerà questa seconda parte, dando maggiore enfasi ad un approccio di apprendimento esperienziale.
Il percorso di apprendimento è suddiviso in 2 sezioni:
• Sezione I: Cultura e cross-cultural management
• Sezione II: Adattabilità culturale
Specificatamente, gli obiettivi formativi del corso è quello di fornire teorie, strumenti e sviluppare capacità per l'analisi e gestione dei comportamenti collettivi e di gruppo in ambienti organizzativi, al fine di:
• Comprendere e utilizzare concretamente le teorie e i modelli fondamentali relativi al Cross cultural management all’adattamento culturale;
• Sviluppare le capacità di applicare la teoria alla pratica attraverso un approccio esperienziale;
• Sviluppare le capacità di analisi, di elaborazione e di soluzione di problemi di gestione della cultura organizzativa.
Alla fine del corso gli studenti avranno compreso:
1. I modelli e le teorie rispetto alle problematiche del Cross cultural management e modelli organizzativi per rispondervi;
2. Tecniche per promuovere l'efficacia della gestione della cultura organizzativa e suo cambiamento;
e avranno sviluppato:
3. Competenze, per l’analisi della cultura organizzativa e per la progettazione organizzativa;
4. Capacità relazionali e interpersonali per muoversi in contesti culturali reali.
Seguendo i descrittori di Dublino queste macro classi sono declinabili in:
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
1. Acquisire e dimostrare padronanza dei concetti generali relativi alla gestione delle variabili culturale. In particolare:
1.1. I modelli e le teorie rispetto alla gestione della multiculturalità (cross cultural management) e dell’intelligenza culturale per comprenderla;
1.2. Le teorie e gli approcci più diffusi alla progettazione di una organizzazione internazionale e alla gestione del suo Capitale umano;
1.3. Concetti di diversità e inclusione, strategie atte alla loro gestione.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:
2. Sviluppo di competenze, per l’analisi sia del comportamento degli individui e dei gruppi in relazioni a contesti internazionali e rispetto a valori culturali radicati. In particolare:
2.1 Capacità di analisi dell’intelligenza culturale per poter codificare in maniera compiuta il proprio comportamento sia per interpretare quello altrui;
2.2. Capacità di progettare contesti organizzativi multi-nazionali e posizioni lavorative coinvolti in compiti internazionali;
2.3. Strutturare piani di Diversity & Inclusion rispetto le dimensioni di unicità presenti nell’organizzazione.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
3. Sviluppare le capacità di elaborazione e di soluzione di problemi organizzativi in relazione agli aspetti della multiculturalità, adattamento culturale e alla gestione delle diversità.
4. Capacità relazionali, interpersonali e negoziale attraverso la sperimentazione diretta di contesti di lavoro interattivi che consentirà loro di contribuire in modo più efficace allo sviluppo dell’organizzazione.
ABILITÀ COMUNICATIVE:
5. Capacità di elaborazione scritta dei contenuti attraverso la preparazione di report riflessivi e l’articolazione di presentazioni convincenti e chiare.
6. Capacità di presentazione e pitching attraverso le molte presentazioni formative e esercitazioni disegnate per il corso e accompagnare il percorso di sviluppo personale.
7. Capacità di aggiustare le modalità e strategie comunicative rispetto al contesto e ai possibili riceventi.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO:
8. Dimostrazione di una capacità di riflessione e di apprendimento continuo per promuovere anche in contesti professionali e organizzativi futuri, un avanzamento culturale di tutto il contesto organizzativo.
Learning Objectives
Regarding the theoretical part, the course aims to provide an overview of the key elements that can influence the formation, management, and change of organizational culture. As for the practical part, the course aims to develop the ability to understand and "approach" the social and institutional context in which students may find themselves working in the future. For this reason, students will be involved in the analysis and experimentation of real cases and exercises that can further develop their ability to manage cultural variables and their own cultural intelligence. Thus, the course will prioritize this second part, emphasizing an experiential learning approach.
The learning path is divided into two sections:
• Section I: Culture and Cross-Cultural Management
• Section II: Cultural Adaptability
Specifically, the educational objectives of the course are to provide theories, tools, and develop skills for the analysis and management of collective and group behaviors in organizational environments, in order to:
• Understand and concretely use the fundamental theories and models related to Cross-Cultural Management and cultural adaptation;
• Develop the ability to apply theory to practice through an experiential approach;
• Develop the skills to analyze, process, and solve problems related to the management of organizational culture.
By the end of the course, students will have understood:
1. The models and theories related to Cross-Cultural Management issues and organizational models to address them;
2. Techniques to promote the effectiveness of organizational culture management and its change; and will have developed:
3. Skills for analyzing organizational culture and for organizational design;
4. Relational and interpersonal skills to navigate real cultural contexts.
Following the Dublin descriptors, these macro-classes can be detailed as follows:
KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING:
1. Acquire and demonstrate mastery of general concepts related to managing cultural variables. Specifically: 1.1. Models and theories regarding the management of multiculturalism (Cross-Cultural Management) and cultural intelligence to understand it; 1.2. The most widespread theories and approaches to designing an international organization and managing its human capital; 1.3. Concepts of diversity and inclusion, strategies for their management.
APPLYING KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING:
2. Develop skills for analyzing both individual and group behavior in relation to international contexts and deeply rooted cultural values. Specifically: 2.1. Ability to analyze cultural intelligence to accurately codify one’s own behavior and interpret that of others; 2.2. Ability to design multinational organizational contexts and job positions involved in international tasks; 2.3. Structuring Diversity & Inclusion plans with respect to the dimensions of uniqueness present in the organization.
MAKING JUDGEMNTS:
3. Develop the ability to process and solve organizational problems related to multiculturalism, cultural adaptation, and diversity management.
4. Develop relational, interpersonal, and negotiation skills through direct experimentation in interactive work contexts, enabling more effective contributions to organizational development.
COMMUNICATION SKILLS:
5. Ability to produce written content through the preparation of reflective reports and the articulation of clear and convincing presentations.
6. Presentation and pitching skills through numerous formative presentations and exercises designed for the course, accompanying the personal development journey.
7. Ability to adjust communication methods and strategies according to the context and potential recipients.
LEARNING SKILLS:
8. Demonstrate the ability to reflect and engage in continuous learning to promote cultural advancement in future professional and organizational contexts.
MASSIMILIANO PELLEGRINI
Prerequisiti
Prerequisites
Programma
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli del libro:
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Capitolo 5: La sfida delle differenze culturali;
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.
B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo obbligatorio):
1. Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
2. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
3. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
4. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
5. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
6. Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Scansione temporale:
Prima e seconda settimana: Cultura organizzativa e strutture organizzative internazionali
A) Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.
B) Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
Terza e quarta settimana: le differenze individuali e le culture nazionali
A) Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Capitolo 5: La sfida delle differenze culturali
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
B) Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
Quinta e sesta settimana: Intelligenza culturale
B) Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four-factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Program
Students must prepare the following chapters from the book:
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Capitolo 5: La sfida delle differenze culturali;
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.
B) List of international articles (mandatory supplementary material):
1. Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
2. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
3. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
4. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
5. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
6. Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Timeline:
First and Second Week: Organizational Culture and International Organizational
A) Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.
B) Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
Third and Fourth Week: Individual Differences and National Cultures
A) Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Capitolo 5: La sfida delle differenze culturali
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
B) Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
Fifth and Sixth Week: Cultural Intelligence
B) Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four-factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Testi Adottati
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli del libro:
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Capitolo 5: La sfida delle differenze culturali;
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.
B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo obbligatorio):
1. Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
2. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
3. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
4. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
5. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
6. Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Books
B) List of international articles (mandatory supplementary material):
1. Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
2. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
3. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
4. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
5. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
6. Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Bibliografia
• Donadio A. (2008). Smarting Up. La Smart Organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione. Franco Angeli (LIBRO)
• Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
• Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
• Scott E. Page, (2007). The Difference: How the power of diversity creates better group, firms, schools and societies. Princeton edition (LIBRO)
• Thomas D.C. e Peterson M.F (2016). Cross-Cultural Management: Essential Concepts, Sage publication. (LIBRO)
Bibliography
• Donadio A. (2008). Smarting Up. La Smart Organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione. Franco Angeli (Book)
• Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
• Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
• Scott E. Page, (2007). The Difference: How the power of diversity creates better group, firms, schools and societies. Princeton edition (Book)
• Thomas D.C. e Peterson M.F (2016). Cross-Cultural Management: Essential Concepts, Sage publication. (book)
Modalità di svolgimento
Le lezioni frontali saranno utilizzate solo per offrire una panoramica dei concetti teorici necessari alla sperimentazione. Comunque questa modalità didattica rappresenterà solo una piccola percentuale del corso e le lezioni non saranno solo caratterizzate dal tradizionale trasferimento di nozioni e conoscenze, ma anche da una forte interazione tra docente e studenti.
La parte sostanziale del corso invece verterà su modalità didattiche centrate sullo studente e di tipo esperienziale. Infatti per fornire agli studenti una vera possibilità di sviluppo personale e uno sguardo sul mondo delle organizzazioni, saranno organizzati ampi momenti di lavoro e di riflessione di gruppo e individuali. Questi momenti prevederanno esperienza diretta, l’analisi e la soluzione di problematiche di gestione di un gruppo e della dimensione internazionale. A tale fine saranno organizzate esercitazioni, simulazioni, test e presentazioni.
Gli studenti sono fortemente invitati a partecipare a tutte le lezioni e a tutti i momenti di lavoro legati alle esercitazioni e casi di studio o in ogni caso ad uno studio continuo del materiale in autonomia. Senza ciò sarà impossibile svolgere con successo le prove in itinere (facoltative) in primo luogo e avere un processo di sedimentazione delle nozioni per l'elaborato finale.
Teaching methods
The frontal lecture will be used only to offer a panoramic view on the theoretical concepts necessary to be known to facilitate the experience. However, this teaching method represents only a limited percentage of the course and the lectures will be not just characterized by the transfer of knowledge and concept but rather a strong interaction between the professor and the students.
The substantial part of the course instead will be focused on student-centered and experiential teaching methods. Indeed, to offer student a true possibility of personal development and a glimpse to the real business world will be organized long moments of group and individual working and reflection. This will be possible through a direct experience, analysis, and elaboration on possible solution of problems in managing a team. and about the international dimension To such a scope exercises, tests, simulations, and presentations will be organized.
Students are strongly encouraged to actively participate to all lectures and group working, exercises, simulations and case studies, or in any case a continuous study in autonomy of the materials provided. Without that it will be impossible to succeed in the mid-term assignments (prove in itinere) (not mandatory) and having a correct “sedimentation process” necessary for the final exam.
Regolamento Esame
Queste esercitazioni sono facoltative ma con lo scopo di preparare un portafoglio di esperienze utilizzabili per l’esame finale. Ognuno di questi lavori potrà far guadagnare fino ad un punto aggiuntivo sulla votazione finale, ovviamente se il lavoro sarà valutato positivamente e quindi la semplice realizzazione del lavoro non sarà sufficiente per ottenere il punteggio bonus. Inoltre per gli studenti che parteciperanno a TUTTE le esercitazioni (prove in itinere) sarà possibile essere esonerati dal colloquio orale per sostenere l’esame. Inoltre sarà possibile “dividere” l’esame scritto in due parti (come dettagliato più avanti. Le prove sono facoltative e non obbligatorie, sono realizzabili in gruppo o individualmente. Queste prove permetteranno ai partecipanti di dimostrare: padronanza delle teorie, capacità di applicazione ai contesti vissuti dai gruppi o individualmente e infine proprietà nell’elaborare giudizi e riflessioni approfonditi, nonché una stimolazione delle capacità di relazione con gli altri e con il contesto sociale. Inoltre queste prove aiuteranno gli studenti nel maturare le loro capacità di comunicazione sia come public-speaking che come elaborazioni di materiale chiaro e comprensivo in forma scritta.
2. Prova scritta (individuale): La realizzazione di un elaborato INDIVIDUALE che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 7000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso). La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS. La relazione avrà un valore pari al 70% del lavoro e in caso di partecipazione a tutte le esercitazioni (prove in itinere), questa prova rappresenterà la totalità del voto (100%). Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
a) Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
b) Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il secondo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
c) Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione si deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
d) Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
e) Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione.
3. Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste sia domande di discussione di alcuni passaggi dell’elaborato, al fine di riflettere sui passaggi di elaborazione personali su contenuti teorici del corso e applicarli al caso in oggetto, sia domande di carattere puramente teorico. In tale sede si chiede di portare con sé l’elaborato scritto. La prova orale conterà per il 30% dell’esame. L’esame orale non è da sostenersi in caso di consegna di tutte le esercitazioni (prove in itinere). La prova orale è volta a testare in dettaglio, l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica. Parimenti verranno testate le capacità comunicative individuali di presentazione di concetti e la capacità di elaborazioni di riflessioni personali.
Solo per la prima sessione di esame (dicembre), agli studenti che avranno consegnato tutti le esercitazioni (prove in itinere) sarà data la possibilità di spezzare la prova scritta in due parti, come segue
1. Consegna di una relazione di gruppo o individuale come esonero parziale che deve essere di almeno 3000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso). Il contenuto della relazione si incentrata su l’analisi di un solo aspetto teorico, deve, dunque analizzare una prospettiva teorica svolta durante la prima parte del corso. Tale consegna sarà considerata come un esonero parziale e sarà da effettuare durante la settimana della pausa didattica fra i due moduli.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
i. Dissertazione teorica di un argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo o l’individuo vuole mettere in evidenza per l’argomento stesso. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare.
ii. Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata nella parte teorica. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi, oppure la teoria può essere usata con scopo correttivo, indicando prassi che si potrebbero rivelare non funzionali.
2. Completamento della relazione, questa volta in maniera individuale come esposto nel syllabus. Tale “suddivisione” fra esonero e elaborato completo sarà permessa soltanto nella sessione invernale (Dicembre, Gennaio, Febbraio). Dopo tali date anche i frequentanti dovranno seguire le modalità di esame dei non frequentanti. Nota bene tutte le sezioni indicate nel syllabus vanno riportare (dalla a. alla e.). L’elaborato utilizzato per l’esonero può essere ripreso (anche completamente), ma va necessariamente integrato con la sezione relativa ad un secondo argomento teorico (sezione b.) e quindi anche la parte sui risultati potrebbe cambiare. Gli studenti sono quindi liberi di gestire ed utilizzare la relazione dell’esonero a piacimento. L’unico vincolo è che uno dei due argomenti teorici trattati nell’esonero si ritrovi anche nella relazione finale.
La prova di esame scritto ed eventualmente quella orale saranno valutata secondo i seguenti criteri:
• Non idoneo: importanti carenze e/o inaccuratezze nella conoscenza e comprensione degli argomenti; limitata capacità di analisi e sintesi, frequenti generalizzazioni e inadeguate capacità critiche e di giudizio, gli argomenti sono esposti in modo non coerente e con linguaggio inappropriato
• 18-20: conoscenza e comprensione degli argomenti appena sufficiente, con possibili generalizzazioni e imperfezioni; capacità di analisi sintesi e autonomia di giudizio sufficienti, gli argomenti sono esposti in modo poco coerente e con un linguaggio poco appropriato/tecnico
• 21-23: Conoscenza e comprensione degli argomenti basilare; Capacità di analisi e sintesi corrette con argomentazione logica sufficientemente coerente e linguaggio appropriato/tecnico
• 24-26: Discreta conoscenza e comprensione degli argomenti; buone capacità di analisi e sintesi con argomentazioni espresse in modo rigoroso ma con un linguaggio non sempre appropriato/tecnico
• 27-29: Conoscenza e comprensione degli argomenti completa; notevoli capacità di analisi e sintesi. Buona autonomia di giudizio. Argomenti esposti in modo rigoroso e con linguaggio appropriato/tecnico
• 30-30L: Ottimo livello di conoscenza e comprensione approfondita degli argomenti. Ottime capacità di analisi, di sintesi e di autonomia di giudizio. Argomentazioni espresse in modo originale e con linguaggio tecnico appropriato.
Exam Rules
1. In-Class Assessments (Group or Individual Exercises) (Prove in itinere) These exercises are optional but aim to help build a portfolio of experiences that can be used for the final exam. Each of these works can earn up to one additional point on the final grade, provided the work is positively evaluated—simply completing the work is not enough to earn the bonus points. Additionally, students who participate in ALL exercises (in-class assessments) may be exempt from the oral exam and have the option to "split" the written exam into two parts (as detailed later). The assessments are optional and can be done in groups or individually. These assessments allow participants to demonstrate mastery of theories, the ability to apply them to contexts experienced by the groups or individually, and finally, the ability to produce in-depth judgments and reflections, as well as stimulate interpersonal skills and social context awareness. These exercises will also help students develop their communication skills, both in public speaking and in creating clear and comprehensive written materials.
2. Written Exam (Individual): The completion of an INDIVIDUAL paper that analyzes two theoretical perspectives covered during the module and their practical application. This paper must be at least 7,000 words (this limit can only be exceeded). The submission must be made on the TEAMS platform. The report will account for 70% of the grade, and in case of participation in all in-class assessments, this exam will constitute 100% of the grade. The work must cover the following points: a) Theoretical Discussion of the First Topic: A theoretical analysis of the bibliographic sources highlighting the key elements you wish to emphasize for the first topic. In this section, the considerations are still theoretical and general (no real case studies yet). The specific connotations of the topic to be addressed are presented; b) Theoretical Discussion of the Second Topic: A theoretical analysis of the bibliographic sources highlighting the key elements you wish to emphasize for the second topic. In this section, the considerations are still theoretical and general (no real case studies yet). The specific connotations of the topic to be addressed are presented; c) Interpretation of the Links Between the Two Topics: In this section, you must demonstrate an understanding of how the two topics, which have been treated separately until now, are interconnected and should be analyzed together. Specific arguments that link the two topics are addressed. The section should conclude with research questions that will guide the practical/empirical analysis. d) Empirical Analysis: Analysis of a real business case or sector concerning the research questions formulated in the previous section. This part must be supported by data collection on the context being analyzed. The section begins with a brief explanation of the chosen context (company or sector) and its peculiar characteristics that make it suitable for analysis (as it responds well to the research questions). This is followed by an in-depth sector or company analysis concerning the research questions. e) Reflection on the Results: The paper concludes with a final reflection on how the results integrate the knowledge base presented in the two theoretical topics. This evaluation can either confirm good practices adopted by the company that represent an application of the theory or correct practices that have proven non-functional. In both cases, suggestions for improvement and correction can be made for both situations.
This exam aims to assess both the knowledge acquired and the ability to apply these theories to practice. Particularly in the final part, the ability to express independent judgments and critically reflect is tested. Finally, written communication skills are another component of the evaluation.
3. Oral Exam (Individual): The candidate will be asked questions to discuss some passages of the paper to reflect on the personal elaboration of theoretical content from the course and apply it to the case at hand, as well as purely theoretical questions. The written paper should be brought to the oral exam. The oral exam will count for 30% of the final grade. The oral exam is not required if all in-class assessments (in-class assessments) have been completed. The oral exam aims to thoroughly test the acquisition of knowledge and its application to practice. Similarly, individual communication skills in presenting concepts and the ability to develop personal reflections will be tested.
For the first exam session only (December), students who have submitted all in-class assessments will be allowed to split the written exam into two parts, as follows:
1. Submission of a Group or Individual Paper as Partial Exemption: This paper must be at least 3,000 words (this limit can only be exceeded). The content of the paper will focus on analyzing a single theoretical aspect, thus analyzing a theoretical perspective covered during the first part of the course. This submission will be considered a partial exemption and must be made during the teaching break between the two modules. The paper must cover the following points: i. Theoretical Discussion of a Topic: A theoretical analysis of the bibliographic sources highlighting the key elements that the group or individual wishes to emphasize for the topic itself. In this section, the considerations are still theoretical and general (no real case studies yet). The specific connotations of the topic to be addressed are presented. ii. Reflection on the Results: The paper concludes with a final reflection on how the results integrate the knowledge base presented in the theoretical part. This evaluation can either confirm good practices or use the theory for corrective purposes by indicating practices that may prove non-functional.
2. Completion of the Paper, This Time Individually: As outlined in the syllabus. This "division" between exemption and full paper will only be allowed in the winter session (December, January, February). After these dates, even attending students will have to follow the exam procedures for non-attending students. Note that all sections indicated in the syllabus must be included (from a. to e.). The paper used for the exemption can be reused (even in full), but it must be supplemented with the section related to a second theoretical topic (section b.), and therefore, the results section may also change. Students are free to manage and use the exemption paper as they see fit. The only requirement is that one of the two theoretical topics addressed in the exemption must also be included in the final paper.
The written exam and, if applicable, the oral exam will be evaluated according to the following criteria:
• Not Suitable: Significant deficiencies and/or inaccuracies in knowledge and understanding of the topics; limited analysis and synthesis skills, frequent generalizations, and inadequate critical and judgmental abilities; topics are presented inconsistently and with inappropriate language.
• 18-20: Just sufficient knowledge and understanding of the topics, with possible generalizations and imperfections; sufficient analysis, synthesis, and independent judgment skills; topics are presented somewhat inconsistently and with somewhat inappropriate/technical language.
• 21-23: Basic knowledge and understanding of the topics; correct analysis and synthesis skills with sufficiently coherent logical argumentation and appropriate/technical language.
• 24-26: Good knowledge and understanding of the topics; good analysis and synthesis skills with arguments expressed rigorously but not always with appropriate/technical language.
• 27-29: Complete knowledge and understanding of the topics; significant analysis and synthesis skills; good independent judgment. Topics are presented rigorously and with appropriate/technical language.
• 30-30L: Excellent level of knowledge and in-depth understanding of the topics; excellent analysis, synthesis, and independent judgment skills; arguments are expressed originally and with appropriate technical language.
ALESSANDRO DONADIO
Prerequisiti
Prerequisites
Testi Adottati
Programma Frequentanti
a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli (in ordine di progressione didattica):
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti (paragrafi 3-9).
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo)
1. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
2. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
3. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
4. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
Programma Non Frequentanti
a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli del libro:
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Capitolo 4: Le alleanze come strategia
Capitolo 5: La sfida delle differenze culturali;
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.
B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo obbligatorio):
1. Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
2. Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
3. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
4. Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
5. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
6. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
7. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
8. Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Books
ATTENDING STUNDENTS
a) Reference book: Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Students should prepare the following chapters (in order of teaching material):
Ch. 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione
Ch. 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti (paragraphs 3-9).
Ch. 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Ch. 2: Le strutture organizzative
Ch. 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
B) List of research papers (mandatory integrative material)
1. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
2. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
3. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
4. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
NON-ATTENDING STUDENTS
a) Reference book: Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Students should prepare the following chapters:
Ch. 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Ch. 2: Le strutture organizzative
Ch. 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Ch. 4: Le alleanze come strategia
Ch. 5: La sfida delle differenze culturali;
Ch. 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
Ch. 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.
B) List of research papers (mandatory integrative material):
1. Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
2. Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
3. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
4. Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
5. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
6. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
7. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
8. Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Bibliografia
• Donadio A. (2008). Smarting Up. La Smart Organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione. Franco Angeli (LIBRO)
• Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
• Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
• Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
• Scott E. Page, (2007). The Difference: How the power of diversity creates better group, firms, schools and societies. Princeton edition (LIBRO)
• Thomas D.C. e Peterson M.F (2016). Cross-Cultural Management: Essential Concepts, Sage publication. (LIBRO)
• Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Bibliography
• Donadio A. (2008). Smarting Up. La Smart Organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione. Franco Angeli (LIBRO)
• Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
• Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
• Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
• Scott E. Page, (2007). The Difference: How the power of diversity creates better group, firms, schools and societies. Princeton edition (LIBRO)
• Thomas D.C. e Peterson M.F (2016). Cross-Cultural Management: Essential Concepts, Sage publication. (LIBRO)
• Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Modalità di svolgimento
Le lezioni frontali saranno utilizzate solo per offrire una panoramica dei concetti teorici necessari alla sperimentazione. Comunque questa modalità didattica rappresenterà solo una piccola percentuale del corso e le lezioni non saranno solo caratterizzate dal tradizionale trasferimento di nozioni e conoscenze, ma anche da una forte interazione tra docente e studenti.
La parte sostanziale del corso invece verterà su modalità didattiche centrate sullo studente e di tipo esperienziale. Infatti per fornire agli studenti una vera possibilità di sviluppo personale e uno sguardo sul mondo delle organizzazioni, saranno organizzati ampi momenti di lavoro e di riflessione di gruppo e individuali. Questi momenti prevederanno esperienza diretta, l’analisi e la soluzione di problematiche di gestione di un gruppo e della dimensione internazionale. A tale fine saranno organizzate esercitazioni, simulazioni, test e presentazioni.
Gli studenti sono fortemente invitati a partecipare a tutte le lezioni e a tutti i momenti di lavoro legati alle esercitazioni e casi di studio o in ogni caso ad uno studio continuo del materiale in autonomia. Senza ciò sarà impossibile svolgere con successo le prove in itinere (facoltative) in primo luogo e avere un processo di sedimentazione delle nozioni per l'elaborato finale.
Teaching methods
The frontal lecture will be used only to offer a panoramic view on the theoretical concepts necessary to be known to facilitate the experience. However, this teaching method represents only a limited percentage of the course and the lectures will be not just characterized by the transfer of knowledge and concept but rather a strong interaction between the professor and the students.
The substantial part of the course instead will be focused on student-centered and experiential teaching methods. Indeed, to offer student a true possibility of personal development and a glimpse to the real business world will be organized long moments of group and individual working and reflection. This will be possible through a direct experience, analysis, and elaboration on possible solution of problems in managing a team. and about the international dimension To such a scope exercises, tests, simulations, and presentations will be organized.
Students are strongly encouraged to actively participate to all lectures and group working, exercises, simulations and case studies, or in any case a continuous study in autonomy of the materials provided. Without that it will be impossible to succeed in the mid-term assignments (prove in itinere) (not mandatory) and having a correct “sedimentation process” necessary for the final exam.
Obiettivi Formativi
Il corso ha lo scopo di inquadrare teoricamente le problematiche culturali che sono affrontati dalle imprese moderne soprattutto in considerazione della sempre più diffusa globalizzazione e internazionalità e i continui cambiamenti nel contesto di business. In aggiunta, il corso vuole trattare il tema culturale a tutto tondo anche attraverso lo studio degli approcci di Diversity and Inclusion (strategie per la gestone della diversità ed inclusione), che devono esser considerati come temi ad alto valore aggiunto delle culture.
Per quanto riguarda la parte teorica, il corso vuole offrire una panoramica degli elementi salienti che possono influenzare la costituzione, gestione e cambiamento della cultura organizzativa. Per quanto riguarda invece la parte pratica, il corso si prefigge l’obbiettivo di sviluppare capacità di comprendere ed “approcciare” il contesto sociale e istituzionale in cui in un futuro si potranno trovare a lavorare. Per tale motivo gli studenti saranno coinvolti nell’analisi e sperimentazione di casi reali ed esercitazioni che possano sviluppare ulteriormente lo loro capacità di gestione delle variabili culturali e la loro stessa intelligenza culturale. Quindi, tutto il corso privilegerà questa seconda parte, dando maggiore enfasi ad un approccio di apprendimento esperienziale.
Il percorso di apprendimento è suddiviso in 3 sezioni:
• Sezione I: Cultura e cross-cultural management
• Sezione II: Modelli organizzativi per l’internazionalità
• Sezione III: Adattabilità culturale
Specificatamente, gli obiettivi formativi del corso è quello di fornire teorie, strumenti e sviluppare capacità per l'analisi e gestione dei comportamenti collettivi e di gruppo in ambienti organizzativi, al fine di:
• Comprendere e utilizzare concretamente le teorie e i modelli fondamentali relativi al Cross cultural management all’adattamento culturale;
• Sviluppare le capacità di applicare la teoria alla pratica attraverso un approccio esperienziale;
• Sviluppare le capacità di analisi, di elaborazione e di soluzione di problemi di gestione della cultura organizzativa.
Alla fine del corso gli studenti avranno compreso:
1. I modelli e le teorie rispetto alle problematiche del Cross cultural management e modelli organizzativi per rispondervi;
2. Tecniche per promuovere l'efficacia della gestione della cultura organizzativa e suo cambiamento;
e avranno sviluppato:
3. Competenze, per l’analisi della cultura organizzativa e per la progettazione organizzativa;
4. Capacità relazionali e interpersonali per muoversi in contesti culturali reali.
Seguendo i descrittori di Dublino queste macro classi sono declinabili in:
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
1. Acquisire e dimostrare padronanza dei concetti generali relativi alla gestione delle variabili culturale. In particolare:
1.1. I modelli e le teorie rispetto alla gestione della multiculturalità (cross cultural management) e dell’intelligenza culturale per comprenderla;
1.2. Le teorie e gli approcci più diffusi alla progettazione di una organizzazione internazionale e alla gestione del suo Capitale umano;
1.3. Concetti di diversità e inclusione, strategie atte alla loro gestione.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:
2. Sviluppo di competenze, per l’analisi sia del comportamento degli individui e dei gruppi in relazioni a contesti internazionali e rispetto a valori culturali radicati. In particolare:
2.1 Capacità di analisi dell’intelligenza culturale per poter codificare in maniera compiuta il proprio comportamento sia per interpretare quello altrui;
2.2. Capacità di progettare contesti organizzativi multi-nazionali e posizioni lavorative coinvolti in compiti internazionali;
2.3. Strutturare piani di Diversity & inclusion rispetto le dimensioni di unicità presenti nell’organizzazione.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
3. Sviluppare le capacità di elaborazione e di soluzione di problemi organizzativi in relazione agli aspetti della multiculturalità, adattamento culturale e alla gestione delle diversità.
4. Capacità relazionali, interpersonali e negoziale attraverso la sperimentazione diretta di contesti di lavoro interattivi che consentirà loro di contribuire in modo più efficace allo sviluppo dell’organizzazione.
ABILITÀ COMUNICATIVE:
5. Capacità di elaborazione scritta dei contenuti attraverso la preparazione di report riflessivi e l’articolazione di presentazioni convincenti e chiare.
6. Capacità di presentazione e pitching attraverso le molte presentazioni formative e esercitazioni disegnate per il corso e accompagnare il percorso di sviluppo personale.
7. Capacità di aggiustare le modalità e strategie comunicative rispetto al contesto e ai possibili riceventi.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO:
8. Dimostrazione di una capacità di riflessione e di apprendimento continuo per promuovere anche in contesti professionali e organizzativi futuri, un avanzamento culturale di tutta l’organizzazione.
Learning Objectives
The course aims to theoretically framing the main problems related to the cross-cultural management faced by modern organizations, also in response to the globalization and also increasing international competitive pressures. In addition, the course wants to explore the the cultural theme in a holist way, also thanks to the approaches used for managing Diversity and Inclusion strategies, true driver for any organizational culture.
For what concerns the theoretical part, the course wants to offer a comprehensive panoramic view of the relevant elements affecting the multi-cultural dimension and the adaptability to it.
Despite the necessity of such theoretical aspects to increase knowledge and understanding of students in relation to team working, a holistic personal development is even more important. As a matter of fact, the course fundamentally wants to stimulate and develop students’ capacity to “read” and comprehend the social context in which are embedded (or will be) at the workplace and how this relates to their way of being and behave
For these reasons, the students will be involved in the analysis and debriefing activities related to case studies and exercise that can further develop their ability in cross cultural management and their own cultural intelligence. Thus, the whole course will give more emphasis to this second part, using an experiential learning approach.
The course is divided into three sections:
• Section I: Culture and cross-cultural management;
• Section II: Organizational model for international organizations;
• Section III: Cultural adaptability.
At the end of this course the student should be able to:
KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING:
1. Acquire and demonstrate a good understanding of the general concepts related to the management of cultural variables. In particular:
1.1 Models and theories related to cross-cultural management and cultural intelligence;
1.2 The most famous theories and approaches to project and structure an international organization and the management of its human capital;
1.3. Concepts of Diversity and Inclusion and related strategies.
APPLYING KNOWLEDGE:
2. Development of competencies to analyze of the behavior of individuals and teams in relation to international contexts and cultural values. In particular:
2.1. Capacity of analysis related to the cultural intelligence to decipher his/her own behaviors and those of others;
2.2. Design ability to structure multi-national organizational contexts and job positions for international assignment;
2.3. Creating Diversity and Inclusion plans and strategies.
MAKING JUDGEMENTS
3. Develop abilities to analyze and offer solutions to organizational problems related to cultural issues.
4. Relational, interpersonal and negotiation skills that through an interactive experience will help students to contribute in a more effective way to the development of the organization.
COMMUNICATION SKILLS:
5. Ability of writing through reflective report and creation of effective and clear presentation materials.
6. Presentation skills and pitching ability in reason of the many exercises.
7. Ability to adjust the communication modes and strategies in relation to the context and possible receivers.
LEARNING SKILLS:
8.Show proof of a capacity of reflection and continuous learning to promote, also in professional and organizational future contexts, a cultural advancement of the organization
MASSIMILIANO PELLEGRINI
Prerequisiti
NESSUNA. Gli studenti sono, comunque, vivamente sollecitati a rivedere i contenuti di eventuali corsi di Organizzazione Aziendale da loro seguiti durante la laurea triennale.
Prerequisites
Programma
Cultura e cross-cultural management
Argomento: Materiale: Attività/Esercitazioni:
1 Concetti base sulla cultura (I) Capitolo 6 e materiale integrativo Presentazione syllabus / Simboli culturali
2 Concetti di base sulla cultura (II) Materiale integrativo Robertson & Davies Management case study
3 Cross cultural management (I) Capitolo 6 e materiale integrativo Johari window
4 Cross cultural management (II) Capitolo 6 e materiale integrativo Analisi variabili di cross cultural management (Stahl & Maznevski, 2021 e Stahl et al. 2010)
5 Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali(I) Capitolo 7 e materiale integrativo Esercitazioni su influssi religiosi e cultura
6 Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali (II) Capitolo 7 e materiale integrativo Esercitazione framework Hofstede e Globe
7 Cultural intelligence (CQ) (I) Materiale integrativo Test CQ
8 Cultural intelligence (CQ) (I) Materiale integrativo Analisi variabili di CQ (Ott & Michailova, 2018)
Sezione II:
Modelli organizzativi per l’internazionalità
9 Approcci alla progettazione organizzativa internazionale Capitolo 1 Analisi delle differenze dei vari modelli
10 Le strutture organizzative (I) Capitolo 2
11 Le strutture organizzative (II) Capitolo 2-3 Comparazione casi reali
Presentazione gruppi
12-15 Presentazione lavoro di gruppo
Sezione III:
Adattabilità culturale
16 Introduzione alla Diversità ed Inclusione Materiale integrativo Cloud Conversation
17 La Diversità come competenza organizzativa Materiale integrativo Diversity map
18 La Inclusive Organization: come pensarla, come promuoverla Materiale integrativo Transformation Metaplan
19 Gli abilitanti della Inclusive Organization: Tecnologie Materiale integrativo
20 Gli abilitanti della Inclusive Organization: Cultura - Leadership Materiale integrativo
21 Inclusive Debat: conversazione con Manager aziendale Materiale integrativo Feedback session
22 Inclusive Debat: Conversazione con Manager aziendale Materiale integrativo Feedback session
Program
Cultura e cross-cultural management
Topic: Material: Activties:
1 Organizational culture basic concept (I) Ch. 6 and integrative materials Syllabus presentation and cultural symbols
2 Organizational culture basic concept (II) Integrative materials Robertson & Davies Management case study
3 Organizational culture basic concept (III) Ch. 6 and integrative materials Johari window
4 Cross cultural management
Cross cultural management variables analysis (Stahl & Maznevski, 2021 e Stahl et al. 2010)
5 External influences on the organizational culture (I) Ch. 7 and integrative materials Excercise on external influences
6 External influences on the organizational culture (II) Ch. 7 and integrative materials Hofstede and Globe framework
7 Cultural intelligence (CQ) (I) integrative materials Test CQ
8 Cultural intelligence (CQ) (I)
integrative materials Analisi variabili di CQ (Ott & Michailova, 2018)
Section II:
Organizational models for internationalization
9 International Organizational desing Ch. 1 Difference analysis
10 Orgnizational structures (I) Ch. 2 Comparison of real cases
11 Orgnizational structures (II) Ch. 2-3 Comparison of real cases
Group presentation
12-15 Presentation of the group assignment
Section III:
Cultural Adaptability
16 Introduction to the Diversity and Inclusion Integrative materials Cloud Conversation
17 Organizational capability: managing diversity Integrative materials Diversity map
18 The Inclusive Organization: How to design and promote it Integrative materials Transformation Metaplan
19 Drivers of an Inclusive Organization: Technologies Integrative materials
20 Drivers of an Inclusive Organization Culture and Leadership Integrative materials
21 Inclusive Debat: Manager speech Feedback session
22 Inclusive Debat: Manager speech Feedback session
Testi Adottati
• Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale. Guerrini associati.
Programma Frequentanti
a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli (in ordine di progressione didattica):
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti (paragrafi 3-9).
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo)
1. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
2. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
3. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
4. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
Programma Non Frequentanti
a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli del libro:
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Capitolo 4: Le alleanze come strategia
Capitolo 5: La sfida delle differenze culturali;
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.
B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo obbligatorio):
1. Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
2. Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
3. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
4. Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
5. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
6. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
7. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
8. Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Books
ATTENDING STUNDENTS
a) Reference book: Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Students should prepare the following chapters (in order of teaching material):
Ch. 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione
Ch. 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti (paragraphs 3-9).
Ch. 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Ch. 2: Le strutture organizzative
Ch. 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
B) List of research papers (mandatory integrative material)
1. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
2. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
3. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
4. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
NON-ATTENDING STUDENTS
a) Reference book: Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Students should prepare the following chapters:
Ch. 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Ch. 2: Le strutture organizzative
Ch. 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Ch. 4: Le alleanze come strategia
Ch. 5: La sfida delle differenze culturali;
Ch. 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
Ch. 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.
B) List of research papers (mandatory integrative material):
1. Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
2. Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
3. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
4. Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
5. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
6. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
7. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
8. Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Bibliografia
• Acanfora F. (2021). In altre parole. Dizionario minimo di diversità. Effequ (LIBRO)
• Donadio A. (2008). Smarting Up. La Smart Organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione. Franco Angeli (LIBRO)
• Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
• Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
• Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
• Scott E. Page, (2007). The Difference: How the power of diversity creates better group, firms, schools and societies. Princeton edition (LIBRO)
• Thomas D.C. e Peterson M.F (2016). Cross-Cultural Management: Essential Concepts, Sage publication. (LIBRO)
• Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Bibliography
• Acanfora F. (2021). In altre parole. Dizionario minimo di diversità. Effequ (LIBRO)
• Donadio A. (2008). Smarting Up. La Smart Organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione. Franco Angeli (LIBRO)
• Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
• Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
• Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
• Scott E. Page, (2007). The Difference: How the power of diversity creates better group, firms, schools and societies. Princeton edition (LIBRO)
• Thomas D.C. e Peterson M.F (2016). Cross-Cultural Management: Essential Concepts, Sage publication. (LIBRO)
• Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Modalità di svolgimento
Il corso adotta una modalità didattica mista, che comprende: lezioni frontali, discussione di casi e esercitazioni pratiche.
Le lezioni frontali saranno utilizzate solo per offrire una panoramica dei concetti teorici necessari alla sperimentazione. Comunque questa modalità didattica rappresenterà solo una piccola percentuale del corso e le lezioni non saranno solo caratterizzate dal tradizionale trasferimento di nozioni e conoscenze, ma anche da una forte interazione tra docente e studenti.
La parte sostanziale del corso invece verterà su modalità didattiche centrate sullo studente e di tipo esperienziale. Infatti per fornire agli studenti una vera possibilità di sviluppo personale e uno sguardo sul mondo delle organizzazioni, saranno organizzati ampi momenti di lavoro e di riflessione di gruppo. Questi momenti prevenderanno esperienza diretta, l’analisi e la soluzione di problematiche di gestione di un gruppo. A tale fine saranno organizzate esercitazioni, simulazioni, test e presentazioni.
Gli studenti frequentanti sono fortemente invitati a partecipare a tutte le lezioni e a tutti i momenti di lavoro legati alle esercitazioni e casi di studio in quanto questo faciliterà lo sviluppo dell’elaborato finale.
Teaching methods
The course employs a mix of teaching methods, including: frontal lectures, discussion of cases and practical exercises.
The frontal lecture will be used only to offer a panoramic view on the theoretical concepts necessary to be known to facilitate the experience. However, this teaching method represents only a limited percentage of the course and the lectures will be not just characterized by the transfer of knowledge and concept but rather a strong interaction between the professor and the students.
The substantial part of the course instead will be focused on student-centered and experiential teaching methods. Indeed, to offer student a true possibility of personal development and a glimpse to the real business world will be organized long moments of group working and reflection. This will be possible through a direct experience, analysis, and elaboration on possible solution of problems in managing a team. To such a scope exercises, tests, simulations, and presentations will be organized. The attending students are strongly encouraged to actively participate to all lectures and group working, exercises, simulations and case studies, since this will facilitate the creation of the final essay.
Regolamento Esame
Il corso prevede due prove di verifica: una scritta relativa alla produzione di un essay e un esame orale.
Frequentanti
Per essere considerati frequentanti va effettuata la consegna di tutti i lavori ed esercitazioni assegnate (vedasi comunque il paragrafo relativo per dettagliate informazioni). Queste prove formative di gruppo assegnate durante il corso, ancorché non rappresentando vere e prove di esame con voto ufficiale, hanno lo scopo di preparare un portafoglio di esperienze e riflessioni concreti sul lavorare in gruppo.
In aggiunta, sarà necessario preparare una presentazione finale circa un problema di gestione/adattamento culturale, su uno dei qualsiasi argomenti trattati durante il corso, applicato ad un caso pratico.
Ciò permetterà ai frequentanti di dimostrare: padronanza delle teorie, capacità di applicazione ai contesti vissuti dai gruppi e infine proprietà nell’elaborare giudizi e riflessioni approfonditi, nonché una stimolazione delle capacità di relazione con gli altri e con il contesto sociale. Inoltre la presentazione finale, e anche quelle programmate durante il corso, aiuteranno gli studenti nel maturare le loro capacità di comunicazione sia come public-speaking che come elaborazioni di materiale chiaro e comprensivo in forma scritta.
Per quanto riguarda la prova effettiva (ossia quella che rappresenterà oggetto formale di valutazione)
1) Prova scritta (di gruppo): La realizzazione di un elaborato di gruppo che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 7000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso). La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS. La consegna dell’elaborato di gruppo sarà permessa soltanto nella sessione nella sessione invernale (Dicembre, Gennaio, Febbraio). Dopo tali date anche i frequentanti dovranno seguire le modalità di esame dei non frequentanti.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
a) Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
b) Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
c) Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
d) Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
e) Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione.
2) Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste domande di discussione sull’elaborato, al fine di riflettere sui contenuti teorici del corso e applicarli al caso concreto. A tal fine, in sede di prova orale è necessario avere a disposizione una copia dell’elaborato.
Anche rispetto a questa prova verranno testati l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica e l’autonomia di giudizio nel formulare riflessioni personali. Verranno inoltre testate le capacità comunicative individuali di presentazione orale e esposizione ordinata.
Solo per la prima sessione di esame (dicembre), ai frequentanti sarà data la possibilità di dividere la consegna della relazione in due parti.
1. Consegna di una relazione individuale di 3000 parole, incentrata su solo un aspetto teorico della relazione così come descritta nel precedente paragrafo. Tale consegna sarà considerato come un esonero parziale e sarà da effettuare durante la settimana della pausa didattica fra i due moduli.
2. Completamento della relazione di gruppo come esposto nel syllabus.
3. La prova orale verterà solo sulla relazione finale.
Non Frequentanti
1) Prova scritta (individuale). La realizzazione di un elaborato individuale che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 5000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso), pena penalizzazione sul punteggio finale. La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
a) Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
b) Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
c) Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
d) Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
e) Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione. La prova scritta ha quindi la finalità di valutare la conoscenza dei contenuti fondamentali del corso, ma soprattutto la valutazione di come questi concetti e teorie possono essere applicate in pratica. Inoltre lo studente dovrà dimostrare autonomia di giudizio per valutare le connessioni logiche fra le varie teorie. Saranno infine testate anche le capacità comunicative in forma scritta
2) Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste sia domande di discussione di alcuni passaggi dell’elaborato, al fine di riflettere sui passaggi di elaborazione personali su contenuti teorici del corso e applicarli al caso in oggetto, sia domande di carattere puramente teorico. In tale sede si chiede di portare con sé l’elaborato scritto.
La prova orale è volta a testare in dettaglio, l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica. Parimenti verranno testate le capacità comunicative individuali di presentazione di concetti e la capacità di elaborazioni di riflessioni personali.
Exam Rules
Attending students
To be considered attending students, all home assignments should be delivered (please refer to the specific paragraph about attendance).
All these formative assessments aim at demonstrating knowledge and mastery of the theories, ability of applying them to real-life situations experienced during the course, making sound judgements and reflections, and not least stimulate relational capabilities to deal with the social environment and the others. Yet, they will also help students to develop their communication skills both in terms of public-speaking and preparation of written materials, in a clear and logical way.
In addition, still in groups, student should present a final work about one of the problem analyzed during the course and its application to a concrete case.
Talking about the real exam, thus the one evaluated:
1) Written exam (essay) (group work): the essay should analyze two theoretical perspectives touched upon during the module and one practical application or case study. The essay should be of at least 7000 words (this is the lower cap). The essay will be delivered on the TEAMS platform and it will be allowed only for the Winter session (December, January and February). After that period, also attending students will have to follow non attending student rules.
The essay should contain the following points:
a) Theoretical dissertation of a first topic: Theoretical analysis of bibliographic sources found in relation to the most prominent element to be highlighted on the first topic. In this first section, considerations should be kept only at the theoretical and general level (no reference to any concrete case yet.
b) Theoretical dissertation of a second topic: Theoretical analysis of bibliographic sources found in relation to the most prominent element to be highlighted on the second topic. In this first section, considerations should be kept only at the theoretical and general level (no reference to any concrete case yet.
c) Interpretation of theoretical links between the two topics: in this section the group should give evidence of having understood how the two topics, so far threated independently, are instead intertwined. For this reason, they need to be analyzed together. The section should end with research questions that will guide the practical/empirical analysis.
d) Empirical analysis: the analysis of a concrete case study or a whole industry that can address the research questions formulated in the previous paragraph. This section should be created thanks to a collection of data and empirical evidence on the selected context. The section starts with a small explanation of the selected context (organization or industry) and of its distinctive characteristics. Specifically, it should be highlighted why the case/industry is proper for the analysis, i.e. why it suits well the research questions. Then the real analysis should be presented and that address the research questions
e) Final reflection of the results: The essay concludes with a final reflection on how the results presented integrate the base of knowledge presented for the two topics. Surely, the evaluation and reflection can be done in a confirmative perspective, for example, indicating good practices adopted by the organization that may represent an application of the theory. Similarly, a corrective perspective can be used to indicate not functional practices and what should be done differently. In both cases, it should be indicated improvements and suggestions.
This essay aims at evaluating the knowledge and understanding of the subject and the ability to apply those concepts to the experience of the group. Especially in the last section, the ability of making judgment and reflections on what happened will be tested further. Finally, writing skills will be also evaluated in the creation of the essay.
2) Oral Exam (individual). The students will be asked questions on the essay, to reflect on both theoretical concepts and to how to apply them to the concrete case/experience. Thus please bring a copy of the group essay.
Even in relation of this part of the exam, will be tested level of understanding knowledge, ability to apply it, and capacity of formulating judgments on the experience. Yet, oral communication skills will be also evaluated in relation to the ability to present concepts in an ordered manner.
Only for the first exam session (December), attending students have the possibility of splitting the essay in two parts:
1. Submission of an individual essay of 3000 words centered on only one theoretical topic (as described in the previous section). This essay will represent a partial fulfillment of the exam duty and the submission will be asked during the teaching pause.
2. The completion of the essay as described in the syllabus.
3. The oral session will be based only on the group essay.
Non-attending students
1) Written exam (essay) (group work): the essay should analyze two theoretical perspectives touched upon during the module and one practical application or case study. The essay should be of at least 7000 words (this is the lower cap). The essay will be delivered on the TEAMS platform and it will be allowed only for the Winter session (December, January and February). After that period, also attending students will have to follow non attending student rules.
The essay should contain the following points:
f) Theoretical dissertation of a first topic: Theoretical analysis of bibliographic sources found in relation to the most prominent element to be highlighted on the first topic. In this first section, considerations should be kept only at the theoretical and general level (no reference to any concrete case yet.
g) Theoretical dissertation of a second topic: Theoretical analysis of bibliographic sources found in relation to the most prominent element to be highlighted on the second topic. In this first section, considerations should be kept only at the theoretical and general level (no reference to any concrete case yet.
h) Interpretation of theoretical links between the two topics: in this section the group should give evidence of having understood how the two topics, so far threated independently, are instead intertwined. For this reason, they need to be analyzed together. The section should end with research questions that will guide the practical/empirical analysis.
i) Empirical analysis: the analysis of a concrete case study or a whole industry that can address the research questions formulated in the previous paragraph. This section should be created thanks to a collection of data and empirical evidence on the selected context. The section starts with a small explanation of the selected context (organization or industry) and of its distinctive characteristics. Specifically, it should be highlighted why the case/industry is proper for the analysis, i.e. why it suits well the research questions. Then the real analysis should be presented and that address the research questions
j) Final reflection of the results: The essay concludes with a final reflection on how the results presented integrate the base of knowledge presented for the two topics. Surely, the evaluation and reflection can be done in a confirmative perspective, for example, indicating good practices adopted by the organization that may represent an application of the theory. Similarly, a corrective perspective can be used to indicate not functional practices and what should be done differently. In both cases, it should be indicated improvements and suggestions.
This essay aims at evaluating the knowledge and understanding of the subject and the ability to apply those concepts to the experience of the group. Especially in the last section, the ability of making judgment and reflections on what happened will be tested further. Finally, writing skills will be also evaluated in the creation of the essay.
2) Oral Exam (individual). The students will be asked two types of questions: some questions on the essay, to reflect upon some personal elaborations on theoretical concepts and to how to apply them to the concrete case. Others instead will be purely theoretical. Please bring a cpy of the essay during the oral exam.
Similar to the attending student exam, this assessment aims to test knowledge, ability to apply it. Likewise, oral communication skills will be also evaluated along with the capacity to reflect and making judgements.
ALESSANDRO DONADIO
Prerequisiti
Prerequisites
Programma
Cultura e cross-cultural management
Argomento: Materiale: Attività/Esercitazioni:
1 Concetti base sulla cultura (I) Capitolo 6 e materiale integrativo Presentazione syllabus / Simboli culturali
2 Concetti di base sulla cultura (II) Materiale integrativo Robertson & Davies Management case study
3 Cross cultural management (I) Capitolo 6 e materiale integrativo Johari window
4 Cross cultural management (II) Capitolo 6 e materiale integrativo Analisi variabili di cross cultural management (Stahl & Maznevski, 2021 e Stahl et al. 2010)
5 Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali(I) Capitolo 7 e materiale integrativo Esercitazioni su influssi religiosi e cultura
6 Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali (II) Capitolo 7 e materiale integrativo Esercitazione framework Hofstede e Globe
7 Cultural intelligence (CQ) (I) Materiale integrativo Test CQ
8 Cultural intelligence (CQ) (I) Materiale integrativo Analisi variabili di CQ (Ott & Michailova, 2018)
Sezione II:
Modelli organizzativi per l’internazionalità
9 Approcci alla progettazione organizzativa internazionale Capitolo 1 Analisi delle differenze dei vari modelli
10 Le strutture organizzative (I) Capitolo 2
11 Le strutture organizzative (II) Capitolo 2-3 Comparazione casi reali
Presentazione gruppi
12-15 Presentazione lavoro di gruppo
Sezione III:
Adattabilità culturale
16 Introduzione alla Diversità ed Inclusione Materiale integrativo Cloud Conversation
17 La Diversità come competenza organizzativa Materiale integrativo Diversity map
18 La Inclusive Organization: come pensarla, come promuoverla Materiale integrativo Transformation Metaplan
19 Gli abilitanti della Inclusive Organization: Tecnologie Materiale integrativo
20 Gli abilitanti della Inclusive Organization: Cultura - Leadership Materiale integrativo
21 Inclusive Debat: conversazione con Manager aziendale Materiale integrativo Feedback session
22 Inclusive Debat: Conversazione con Manager aziendale Materiale integrativo Feedback session
Testi Adottati
Programma Frequentanti
a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli (in ordine di progressione didattica):
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti (paragrafi 3-9).
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo)
1. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
2. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
3. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
4. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
Programma Non Frequentanti
a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli del libro:
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Capitolo 4: Le alleanze come strategia
Capitolo 5: La sfida delle differenze culturali;
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.
B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo obbligatorio):
1. Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
2. Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
3. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
4. Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
5. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
6. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
7. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
8. Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Books
ATTENDING STUNDENTS
a) Reference book: Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Students should prepare the following chapters (in order of teaching material):
Ch. 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione
Ch. 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti (paragraphs 3-9).
Ch. 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Ch. 2: Le strutture organizzative
Ch. 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
B) List of research papers (mandatory integrative material)
1. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
2. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
3. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
4. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
NON-ATTENDING STUDENTS
a) Reference book: Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Students should prepare the following chapters:
Ch. 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Ch. 2: Le strutture organizzative
Ch. 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Ch. 4: Le alleanze come strategia
Ch. 5: La sfida delle differenze culturali;
Ch. 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
Ch. 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.
B) List of research papers (mandatory integrative material):
1. Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
2. Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
3. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
4. Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
5. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
6. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
7. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
8. Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Bibliografia
• Donadio A. (2008). Smarting Up. La Smart Organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione. Franco Angeli (LIBRO)
• Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
• Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
• Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
• Scott E. Page, (2007). The Difference: How the power of diversity creates better group, firms, schools and societies. Princeton edition (LIBRO)
• Thomas D.C. e Peterson M.F (2016). Cross-Cultural Management: Essential Concepts, Sage publication. (LIBRO)
• Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Bibliography
• Donadio A. (2008). Smarting Up. La Smart Organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione. Franco Angeli (LIBRO)
• Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
• Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
• Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
• Scott E. Page, (2007). The Difference: How the power of diversity creates better group, firms, schools and societies. Princeton edition (LIBRO)
• Thomas D.C. e Peterson M.F (2016). Cross-Cultural Management: Essential Concepts, Sage publication. (LIBRO)
• Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Modalità di svolgimento
Le lezioni frontali saranno utilizzate solo per offrire una panoramica dei concetti teorici necessari alla sperimentazione. Comunque questa modalità didattica rappresenterà solo una piccola percentuale del corso e le lezioni non saranno solo caratterizzate dal tradizionale trasferimento di nozioni e conoscenze, ma anche da una forte interazione tra docente e studenti.
La parte sostanziale del corso invece verterà su modalità didattiche centrate sullo studente e di tipo esperienziale. Infatti per fornire agli studenti una vera possibilità di sviluppo personale e uno sguardo sul mondo delle organizzazioni, saranno organizzati ampi momenti di lavoro e di riflessione di gruppo. Questi momenti prevenderanno esperienza diretta, l’analisi e la soluzione di problematiche di gestione di un gruppo. A tale fine saranno organizzate esercitazioni, simulazioni, test e presentazioni.
Gli studenti frequentanti sono fortemente invitati a partecipare a tutte le lezioni e a tutti i momenti di lavoro legati alle esercitazioni e casi di studio in quanto questo faciliterà lo sviluppo dell’elaborato finale.
Regolamento Esame
Frequentanti
Per essere considerati frequentanti va effettuata la consegna di tutti i lavori ed esercitazioni assegnate (vedasi comunque il paragrafo relativo per dettagliate informazioni). Queste prove formative di gruppo assegnate durante il corso, ancorché non rappresentando vere e prove di esame con voto ufficiale, hanno lo scopo di preparare un portafoglio di esperienze e riflessioni concreti sul lavorare in gruppo.
In aggiunta, sarà necessario preparare una presentazione finale circa un problema di gestione/adattamento culturale, su uno dei qualsiasi argomenti trattati durante il corso, applicato ad un caso pratico.
Ciò permetterà ai frequentanti di dimostrare: padronanza delle teorie, capacità di applicazione ai contesti vissuti dai gruppi e infine proprietà nell’elaborare giudizi e riflessioni approfonditi, nonché una stimolazione delle capacità di relazione con gli altri e con il contesto sociale. Inoltre la presentazione finale, e anche quelle programmate durante il corso, aiuteranno gli studenti nel maturare le loro capacità di comunicazione sia come public-speaking che come elaborazioni di materiale chiaro e comprensivo in forma scritta.
Per quanto riguarda la prova effettiva (ossia quella che rappresenterà oggetto formale di valutazione)
1) Prova scritta (di gruppo): La realizzazione di un elaborato di gruppo che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 7000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso). La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS. La consegna dell’elaborato di gruppo sarà permessa soltanto nella sessione nella sessione invernale (Dicembre, Gennaio, Febbraio). Dopo tali date anche i frequentanti dovranno seguire le modalità di esame dei non frequentanti.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
a) Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
b) Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
c) Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
d) Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
e) Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione.
2) Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste domande di discussione sull’elaborato, al fine di riflettere sui contenuti teorici del corso e applicarli al caso concreto. A tal fine, in sede di prova orale è necessario avere a disposizione una copia dell’elaborato.
Anche rispetto a questa prova verranno testati l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica e l’autonomia di giudizio nel formulare riflessioni personali. Verranno inoltre testate le capacità comunicative individuali di presentazione orale e esposizione ordinata.
Solo per la prima sessione di esame (dicembre), ai frequentanti sarà data la possibilità di dividere la consegna della relazione in due parti.
1. Consegna di una relazione individuale di 3000 parole, incentrata su solo un aspetto teorico della relazione così come descritta nel precedente paragrafo. Tale consegna sarà considerato come un esonero parziale e sarà da effettuare durante la settimana della pausa didattica fra i due moduli.
2. Completamento della relazione di gruppo come esposto nel syllabus.
3. La prova orale verterà solo sulla relazione finale.
Non Frequentanti
1) Prova scritta (individuale). La realizzazione di un elaborato individuale che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 5000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso), pena penalizzazione sul punteggio finale. La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
a) Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
b) Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
c) Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
d) Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
e) Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione. La prova scritta ha quindi la finalità di valutare la conoscenza dei contenuti fondamentali del corso, ma soprattutto la valutazione di come questi concetti e teorie possono essere applicate in pratica. Inoltre lo studente dovrà dimostrare autonomia di giudizio per valutare le connessioni logiche fra le varie teorie. Saranno infine testate anche le capacità comunicative in forma scritta
2) Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste sia domande di discussione di alcuni passaggi dell’elaborato, al fine di riflettere sui passaggi di elaborazione personali su contenuti teorici del corso e applicarli al caso in oggetto, sia domande di carattere puramente teorico. In tale sede si chiede di portare con sé l’elaborato scritto.
La prova orale è volta a testare in dettaglio, l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica. Parimenti verranno testate le capacità comunicative individuali di presentazione di concetti e la capacità di elaborazioni di riflessioni personali.
Exam Rules
Attending students
To be considered attending students, all home assignments should be delivered (please refer to the specific paragraph about attendance).
All these formative assessments aim at demonstrating knowledge and mastery of the theories, ability of applying them to real-life situations experienced during the course, making sound judgements and reflections, and not least stimulate relational capabilities to deal with the social environment and the others. Yet, they will also help students to develop their communication skills both in terms of public-speaking and preparation of written materials, in a clear and logical way.
In addition, still in groups, student should present a final work about one of the problem analyzed during the course and its application to a concrete case.
Talking about the real exam, thus the one evaluated:
1) Written exam (essay) (group work): the essay should analyze two theoretical perspectives touched upon during the module and one practical application or case study. The essay should be of at least 7000 words (this is the lower cap). The essay will be delivered on the TEAMS platform and it will be allowed only for the Winter session (December, January and February). After that period, also attending students will have to follow non attending student rules.
The essay should contain the following points:
a) Theoretical dissertation of a first topic: Theoretical analysis of bibliographic sources found in relation to the most prominent element to be highlighted on the first topic. In this first section, considerations should be kept only at the theoretical and general level (no reference to any concrete case yet.
b) Theoretical dissertation of a second topic: Theoretical analysis of bibliographic sources found in relation to the most prominent element to be highlighted on the second topic. In this first section, considerations should be kept only at the theoretical and general level (no reference to any concrete case yet.
c) Interpretation of theoretical links between the two topics: in this section the group should give evidence of having understood how the two topics, so far threated independently, are instead intertwined. For this reason, they need to be analyzed together. The section should end with research questions that will guide the practical/empirical analysis.
d) Empirical analysis: the analysis of a concrete case study or a whole industry that can address the research questions formulated in the previous paragraph. This section should be created thanks to a collection of data and empirical evidence on the selected context. The section starts with a small explanation of the selected context (organization or industry) and of its distinctive characteristics. Specifically, it should be highlighted why the case/industry is proper for the analysis, i.e. why it suits well the research questions. Then the real analysis should be presented and that address the research questions
e) Final reflection of the results: The essay concludes with a final reflection on how the results presented integrate the base of knowledge presented for the two topics. Surely, the evaluation and reflection can be done in a confirmative perspective, for example, indicating good practices adopted by the organization that may represent an application of the theory. Similarly, a corrective perspective can be used to indicate not functional practices and what should be done differently. In both cases, it should be indicated improvements and suggestions.
This essay aims at evaluating the knowledge and understanding of the subject and the ability to apply those concepts to the experience of the group. Especially in the last section, the ability of making judgment and reflections on what happened will be tested further. Finally, writing skills will be also evaluated in the creation of the essay.
2) Oral Exam (individual). The students will be asked questions on the essay, to reflect on both theoretical concepts and to how to apply them to the concrete case/experience. Thus please bring a copy of the group essay.
Even in relation of this part of the exam, will be tested level of understanding knowledge, ability to apply it, and capacity of formulating judgments on the experience. Yet, oral communication skills will be also evaluated in relation to the ability to present concepts in an ordered manner.
Only for the first exam session (December), attending students have the possibility of splitting the essay in two parts:
1. Submission of an individual essay of 3000 words centered on only one theoretical topic (as described in the previous section). This essay will represent a partial fulfillment of the exam duty and the submission will be asked during the teaching pause.
2. The completion of the essay as described in the syllabus.
3. The oral session will be based only on the group essay.
Non-attending students
1) Written exam (essay) (group work): the essay should analyze two theoretical perspectives touched upon during the module and one practical application or case study. The essay should be of at least 7000 words (this is the lower cap). The essay will be delivered on the TEAMS platform and it will be allowed only for the Winter session (December, January and February). After that period, also attending students will have to follow non attending student rules.
The essay should contain the following points:
f) Theoretical dissertation of a first topic: Theoretical analysis of bibliographic sources found in relation to the most prominent element to be highlighted on the first topic. In this first section, considerations should be kept only at the theoretical and general level (no reference to any concrete case yet.
g) Theoretical dissertation of a second topic: Theoretical analysis of bibliographic sources found in relation to the most prominent element to be highlighted on the second topic. In this first section, considerations should be kept only at the theoretical and general level (no reference to any concrete case yet.
h) Interpretation of theoretical links between the two topics: in this section the group should give evidence of having understood how the two topics, so far threated independently, are instead intertwined. For this reason, they need to be analyzed together. The section should end with research questions that will guide the practical/empirical analysis.
i) Empirical analysis: the analysis of a concrete case study or a whole industry that can address the research questions formulated in the previous paragraph. This section should be created thanks to a collection of data and empirical evidence on the selected context. The section starts with a small explanation of the selected context (organization or industry) and of its distinctive characteristics. Specifically, it should be highlighted why the case/industry is proper for the analysis, i.e. why it suits well the research questions. Then the real analysis should be presented and that address the research questions
j) Final reflection of the results: The essay concludes with a final reflection on how the results presented integrate the base of knowledge presented for the two topics. Surely, the evaluation and reflection can be done in a confirmative perspective, for example, indicating good practices adopted by the organization that may represent an application of the theory. Similarly, a corrective perspective can be used to indicate not functional practices and what should be done differently. In both cases, it should be indicated improvements and suggestions.
This essay aims at evaluating the knowledge and understanding of the subject and the ability to apply those concepts to the experience of the group. Especially in the last section, the ability of making judgment and reflections on what happened will be tested further. Finally, writing skills will be also evaluated in the creation of the essay.
2) Oral Exam (individual). The students will be asked two types of questions: some questions on the essay, to reflect upon some personal elaborations on theoretical concepts and to how to apply them to the concrete case. Others instead will be purely theoretical. Please bring a cpy of the essay during the oral exam.
Similar to the attending student exam, this assessment aims to test knowledge, ability to apply it. Likewise, oral communication skills will be also evaluated along with the capacity to reflect and making judgements.
Aggiornato A.A. 2022-2023
Cross Cultural Management e Adattabilità Culturale
Docenti
Prof. Massimiliano Pellegrini
E-mail: massimiliano.pellegrini@uniroma2.it
Ricevimento istituzionale: Giovedì 17.30-19.30, previa prenotazione via email (per favore vedere la sezione specifica per ulteriori informazioni rispetto all’emergenza Covid-19)
Stanza: 3c-4 (terzo piano, edificio B).
Prof. Alessandro Donadio
Pre-requisiti e propedeuticità per il corso
Nessuno/a. Gli studenti sono, comunque, vivamente sollecitati a rivedere i contenuti di eventuali corsi di Organizzazione Aziendale da loro seguiti durante la laurea triennale.
Obiettivi formativi del corso
Il corso ha lo scopo di inquadrare teoricamente le problematiche culturali che sono affrontati dalle imprese moderne soprattutto in considerazione della sempre più diffusa globalizzazione e internazionalità e i continui cambiamenti nel contesto di business. In aggiunta, il corso vuole trattare il tema culturale a tutto tondo anche attraverso lo studio degli approcci di Diversity and Inclusion (strategie per la gestone della diversità ed inclusione), che devono esser considerati come temi ad alto valore aggiunto delle culture.
Per quanto riguarda la parte teorica, il corso vuole offrire una panoramica degli elementi salienti che possono influenzare la costituzione, gestione e cambiamento della cultura organizzativa. Per quanto riguarda invece la parte pratica, il corso si prefigge l’obbiettivo di sviluppare capacità di comprendere ed “approcciare” il contesto sociale e istituzionale in cui in un futuro si potranno trovare a lavorare. Per tale motivo gli studenti saranno coinvolti nell’analisi e sperimentazione di casi reali ed esercitazioni che possano sviluppare ulteriormente lo loro capacità di gestione delle variabili culturali e la loro stessa intelligenza culturale. Quindi, tutto il corso privilegerà questa seconda parte, dando maggiore enfasi ad un approccio di apprendimento esperienziale.
Il percorso di apprendimento è suddiviso in 3 sezioni:
- Sezione I: Cultura e cross-cultural management
- Sezione II: Modelli organizzativi per l’internazionalità
- Sezione III: Adattabilità culturale (Donadio)
Specificatamente, gli obiettivi formativi del corso è quello di fornire teorie, strumenti e sviluppare capacità per l'analisi e gestione dei comportamenti collettivi e di gruppo in ambienti organizzativi, al fine di:
- Comprendere e utilizzare concretamente le teorie e i modelli fondamentali relativi al Cross cultural management all’adattamento culturale;
- Sviluppare le capacità di applicare la teoria alla pratica attraverso un approccio esperienziale;
- Sviluppare le capacità di analisi, di elaborazione e di soluzione di problemi di gestione della cultura organizzativa.
Alla fine del corso gli studenti avranno compreso:
- I modelli e le teorie rispetto alle problematiche del Cross cultural management e modelli organizzativi per rispondervi;
- Tecniche per promuovere l'efficacia della gestione della cultura organizzativa e suo cambiamento;
e avranno sviluppato:
- Competenze, per l’analisi della cultura organizzativa e per la progettazione organizzativa;
- Capacità relazionali e interpersonali per muoversi in contesti culturali reali.
Seguendo i descrittori di Dublino queste macro classi sono declinabili in:
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
- Acquisire e dimostrare padronanza dei concetti generali relativi alla gestione delle variabili culturale. In particolare:
1.1. I modelli e le teorie rispetto alla gestione della multiculturalità (cross cultural management) e dell’intelligenza culturale per comprenderla;
1.2. Le teorie e gli approcci più diffusi alla progettazione di una organizzazione internazionale e alla gestione del suo Capitale umano;
1.3. Concetti di diversità e inclusione, strategie atte alla loro gestione.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:
- Sviluppo di competenze, per l’analisi sia del comportamento degli individui e dei gruppi in relazioni a contesti internazionali e rispetto a valori culturali radicati. In particolare:
2.1 Capacità di analisi dell’intelligenza culturale per poter codificare in maniera compiuta il proprio comportamento sia per interpretare quello altrui;
2.2. Capacità di progettare contesti organizzativi multi-nazionali e posizioni lavorative coinvolti in compiti internazionali;
2.3. Strutturare piani di Diversity & inclusion rispetto le dimensioni di unicità presenti nell’organizzazione.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
- Sviluppare le capacità di elaborazione e di soluzione di problemi organizzativi in relazione agli aspetti della multiculturalità, adattamento culturale e alla gestione delle diversità.
- Capacità relazionali, interpersonali e negoziale attraverso la sperimentazione diretta di contesti di lavoro interattivi che consentirà loro di contribuire in modo più efficace allo sviluppo dell’organizzazione.
ABILITÀ COMUNICATIVE:
- Capacità di elaborazione scritta dei contenuti attraverso la preparazione di report riflessivi e l’articolazione di presentazioni convincenti e chiare.
- Capacità di presentazione e pitching attraverso le molte presentazioni formative e esercitazioni disegnate per il corso e accompagnare il percorso di sviluppo personale.
- Capacità di aggiustare le modalità e strategie comunicative rispetto al contesto e ai possibili riceventi.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO:
- Dimostrazione di una capacità di riflessione e di apprendimento continuo per promuovere anche in contesti professionali e organizzativi futuri, un avanzamento culturale di tutto il contesto organizzativo.
Modalità didattica
Il corso adotta una modalità didattica mista, che comprende: lezioni frontali, discussione di casi e esercitazioni pratiche.
Le lezioni frontali saranno utilizzate solo per offrire una panoramica dei concetti teorici necessari alla sperimentazione. Comunque, questa modalità didattica rappresenterà solo una piccola percentuale del corso e le lezioni non saranno solo caratterizzate dal tradizionale trasferimento di nozioni e conoscenze, ma anche da una forte interazione tra docente e studenti.
La parte sostanziale del corso invece verterà su modalità didattiche centrate sullo studente e di tipo esperienziale. Infatti, per fornire agli studenti una vera possibilità di sviluppo personale e uno sguardo sul mondo delle organizzazioni, saranno organizzati ampi momenti di lavoro e di riflessione di gruppo. Questi momenti prevenderanno esperienza diretta, l’analisi e la soluzione di problematiche culturali. A tale fine saranno organizzate esercitazioni, simulazioni, test e presentazioni.
Gli studenti frequentanti sono fortemente invitati a partecipare a tutte le lezioni e a tutti i momenti di lavoro legati alle esercitazioni e casi di studio in quanto questo faciliterà lo sviluppo dell’elaborato finale.
Giorni, orari delle lezioni
Per vedere il programma completo, accedere al seguente link:
https://economia.uniroma2.it/cdl/biennio/clem/corso/lezioni/2172/
Ricevimento studenti e contatti
Prof. Massimiliano Pellegrini
E-mail: massimiliano.pellegrini@uniroma2.it
Ricevimento: giovedì 17.30-19.30* previa prenotazione via e-mail
*In relazione alle misure anti-covid-19 il ricevimento si svolgerà sia su piattaforma Microsoft TEAMS che in presenza. Qualsiasi sia la modalità di ricevimento, sarà comunque necessaria la prenotazione via email anche per concordare con il docente la modalità di ricevimento. Inoltre, visto la flessibilità della piattaforma TEAMS, si potranno organizzare anche altre sessioni di ricevimento online in orario diverso.
Testi di riferimento
- Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale. Guerrini associati.
Programma Frequentanti
- a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli (in ordine di progressione didattica):
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti (paragrafi 3-9).
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
- B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo)
- Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
- Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
- Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
- Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
Programma Non Frequentanti
- a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli del libro:
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Capitolo 4: Le alleanze come strategia
Capitolo 5: La sfida delle differenze culturali;
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.
- B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo obbligatorio):
- Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
- Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
- Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
- Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
- Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
- Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
- Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
- Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Testi e materiale di approfondimento
- Acanfora F. (2021). In altre parole. Dizionario minimo di diversità. Effequ (LIBRO)
- Donadio A. (2008). Smarting Up. La Smart Organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione. Franco Angeli (LIBRO)
- Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
- Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
- Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
- Scott E. Page, (2007). The Difference: How the power of diversity creates better group, firms, schools and societies. Princeton edition (LIBRO)
- Thomas D.C. e Peterson M.F (2016). Cross-Cultural Management: Essential Concepts, Sage publication. (LIBRO)
- Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Altro materiale di studio
Le slides e altro materiale didattico, come casi di studio, test, esercitazioni e simulazioni saranno disponibili durante il corso sul sito web e sulla piattaforma TEAMS.
Frequenza
La frequenza non è obbligatoria ma il corso prevede modalità e programmi e tipologia di esami diversificati per gli studenti frequentanti e non frequentanti (come già spiegato nella sezione sui programmi e sulle modalità di esame). Si suggerisce perciò una frequenza attiva e una partecipazione costante in aula. Per la determinazione degli studenti frequentanti, saranno considerati tali solo coloro che presenteranno TUTTI i lavori di gruppo organizzati nelle varie settimane. I gruppi dovranno essere formati entro la prima settimana.
Tale alto coinvolgimento è richiesto in ragione della natura esperienziale del corso che non può avere luogo con una frequenza discontinua che mette in difficoltà sia il processo di apprendimento esperienziale individuale, che tutto il gruppo di lavoro.
Modalità d’esame
Il corso prevede due prove di verifica: una scritta relativa alla produzione di un essay e un esame orale.
Frequentanti
Per essere considerati frequentanti va effettuata la consegna di tutti i lavori ed esercitazioni assegnate (vedasi comunque il paragrafo relativo per dettagliate informazioni). Queste prove formative di gruppo assegnate durante il corso, ancorché non rappresentando vere e prove di esame con voto ufficiale, hanno lo scopo di preparare un portafoglio di esperienze e riflessioni concreti sul lavorare in gruppo.
In aggiunta, sarà necessario preparare una presentazione finale circa un problema di gestione/adattamento culturale, su uno dei qualsiasi argomenti trattati durante il corso, applicato ad un caso pratico.
Ciò permetterà ai frequentanti di dimostrare: padronanza delle teorie, capacità di applicazione ai contesti vissuti dai gruppi e infine proprietà nell’elaborare giudizi e riflessioni approfonditi, nonché una stimolazione delle capacità di relazione con gli altri e con il contesto sociale. Inoltre la presentazione finale, e anche quelle programmate durante il corso, aiuteranno gli studenti nel maturare le loro capacità di comunicazione sia come public-speaking che come elaborazioni di materiale chiaro e comprensivo in forma scritta.
Per quanto riguarda la prova effettiva (ossia quella che rappresenterà oggetto formale di valutazione)
- Prova scritta (individuale): La realizzazione di un elaborato INDIVIDUALE che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 7000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso). La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS. La consegna dell’elaborato di gruppo sarà permessa soltanto nella sessione invernale (Dicembre, Gennaio, Febbraio). Dopo tali date anche i frequentanti dovranno seguire le modalità di esame dei non frequentanti.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
- Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
- Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
- Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione.
- Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste domande di discussione sull’elaborato, al fine di riflettere sui contenuti teorici del corso e applicarli al caso concreto. A tal fine, in sede di prova orale è necessario avere a disposizione una copia dell’elaborato.
Anche rispetto a questa prova verranno testati l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica e l’autonomia di giudizio nel formulare riflessioni personali. Verranno inoltre testate le capacità comunicative individuali di presentazione orale e esposizione ordinata.
Solo per la prima sessione di esame (dicembre), ai frequentanti sarà data la possibilità di dividere la consegna della relazione in due parti.
- Consegna di una relazione individuale di 3000 parole, incentrata su solo un aspetto teorico della relazione così come descritta nel precedente paragrafo. Tale consegna sarà considerato come un esonero parziale e sarà da effettuare durante la settimana della pausa didattica fra i due moduli.
- Completamento della relazione di gruppo come esposto nel syllabus.
- La prova orale verterà solo sulla relazione finale.
Non Frequentanti
- Prova scritta (individuale). La realizzazione di un elaborato individuale che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 5000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso), pena penalizzazione sul punteggio finale. La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
- Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
- Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
- Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione. La prova scritta ha quindi la finalità di valutare la conoscenza dei contenuti fondamentali del corso, ma soprattutto la valutazione di come questi concetti e teorie possono essere applicate in pratica. Inoltre lo studente dovrà dimostrare autonomia di giudizio per valutare le connessioni logiche fra le varie teorie. Saranno infine testate anche le capacità comunicative in forma scritta
- Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste sia domande di discussione di alcuni passaggi dell’elaborato, al fine di riflettere sui passaggi di elaborazione personali su contenuti teorici del corso e applicarli al caso in oggetto, sia domande di carattere puramente teorico. In tale sede si chiede di portare con sé l’elaborato scritto.
La prova orale è volta a testare in dettaglio, l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica. Parimenti verranno testate le capacità comunicative individuali di presentazione di concetti e la capacità di elaborazioni di riflessioni personali.
Iscrizione e registrazione dei voti d’esame
Si ricorda a tutti gli studenti che in aggiunta alla consegna dell’elaborato in TEAMS è necessario iscriversi nella sessione di esame prescelto anche in Delphi.
Syllabus Analitico
Sessione |
Argomento |
Materiale |
Attività/Esercitazioni |
Sezione I: Cultura e cross-cultural management
|
|||
1 |
Concetti base sulla cultura (I) |
Capitolo 6 e materiale integrativo |
Presentazione syllabus / Simboli culturali |
2 |
Concetti di base sulla cultura (II) |
Materiale integrativo |
Robertson & Davies Management case study |
3 |
Cross cultural management (I) |
Capitolo 6 e materiale integrativo |
Johari window |
4 |
Cross cultural management (II) |
Capitolo 6 e materiale integrativo |
Analisi variabili di cross cultural management (Stahl & Maznevski, 2021 e Stahl et al. 2010) |
5 |
Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali (I) |
Capitolo 7 e materiale integrativo |
Esercitazioni su influssi religiosi e cultura |
6 |
Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali (II) |
Capitolo 7 e materiale integrativo |
Esercitazione framework Hofstede e Globe |
7 |
Cultural intelligence (CQ) (I) |
Materiale integrativo |
Test CQ |
8 |
Cultural intelligence (CQ) (I) |
Materiale integrativo |
Analisi variabili di CQ (Ott & Michailova, 2018)
|
Sezione II: Modelli organizzativi per l’internazionalità
|
|||
9 |
Approcci alla progettazione organizzativa internazionale |
Capitolo 1 |
Analisi delle differenze dei vari modelli |
10 |
Le strutture organizzative (I) |
Capitolo 2 |
|
11 |
Le strutture organizzative (II) |
Capitolo 2-3 |
Comparazione casi reali |
Presentazione gruppi
|
|||
12-15 |
Presentazione lavoro di gruppo |
|
|
Sezione III: Adattabilità culturale
|
|||
16 |
Introduzione alla Diversità ed Inclusione |
Materiale integrativo |
Cloud Conversation |
17 |
La Diversità come competenza organizzativa |
Materiale integrativo |
Diversity map |
18 |
La Inclusive Organization: come pensarla, come promuoverla |
Materiale integrativo |
Transformation Metaplan |
19 |
Gli abilitanti della Inclusive Organization: Tecnologie |
Materiale integrativo |
|
20 |
Gli abilitanti della Inclusive Organization: Cultura - Leadership |
Materiale integrativo |
|
21 |
Inclusive Debat: conversazione con Manager aziendale |
Materiale integrativo |
Feedback session |
22 |
Inclusive Debat: Conversazione con Manager aziendale |
Materiale integrativo |
Feedback session |
Aggiornato A.A. 2022-2023
Cross Cultural Management e Adattabilità Culturale
Docenti
Prof. Massimiliano Pellegrini
E-mail: massimiliano.pellegrini@uniroma2.it
Ricevimento istituzionale: Giovedì 17.30-19.30, previa prenotazione via email (per favore vedere la sezione specifica per ulteriori informazioni rispetto all’emergenza Covid-19)
Stanza: 3c-4 (terzo piano, edificio B).
Prof. Alessandro Donadio
Pre-requisiti e propedeuticità per il corso
Nessuno/a. Gli studenti sono, comunque, vivamente sollecitati a rivedere i contenuti di eventuali corsi di Organizzazione Aziendale da loro seguiti durante la laurea triennale.
Obiettivi formativi del corso
Il corso ha lo scopo di inquadrare teoricamente le problematiche culturali che sono affrontati dalle imprese moderne soprattutto in considerazione della sempre più diffusa globalizzazione e internazionalità e i continui cambiamenti nel contesto di business. In aggiunta, il corso vuole trattare il tema culturale a tutto tondo anche attraverso lo studio degli approcci di Diversity and Inclusion (strategie per la gestone della diversità ed inclusione), che devono esser considerati come temi ad alto valore aggiunto delle culture.
Per quanto riguarda la parte teorica, il corso vuole offrire una panoramica degli elementi salienti che possono influenzare la costituzione, gestione e cambiamento della cultura organizzativa. Per quanto riguarda invece la parte pratica, il corso si prefigge l’obbiettivo di sviluppare capacità di comprendere ed “approcciare” il contesto sociale e istituzionale in cui in un futuro si potranno trovare a lavorare. Per tale motivo gli studenti saranno coinvolti nell’analisi e sperimentazione di casi reali ed esercitazioni che possano sviluppare ulteriormente lo loro capacità di gestione delle variabili culturali e la loro stessa intelligenza culturale. Quindi, tutto il corso privilegerà questa seconda parte, dando maggiore enfasi ad un approccio di apprendimento esperienziale.
Il percorso di apprendimento è suddiviso in 3 sezioni:
- Sezione I: Cultura e cross-cultural management
- Sezione II: Modelli organizzativi per l’internazionalità
- Sezione III: Adattabilità culturale (Donadio)
Specificatamente, gli obiettivi formativi del corso è quello di fornire teorie, strumenti e sviluppare capacità per l'analisi e gestione dei comportamenti collettivi e di gruppo in ambienti organizzativi, al fine di:
- Comprendere e utilizzare concretamente le teorie e i modelli fondamentali relativi al Cross cultural management all’adattamento culturale;
- Sviluppare le capacità di applicare la teoria alla pratica attraverso un approccio esperienziale;
- Sviluppare le capacità di analisi, di elaborazione e di soluzione di problemi di gestione della cultura organizzativa.
Alla fine del corso gli studenti avranno compreso:
- I modelli e le teorie rispetto alle problematiche del Cross cultural management e modelli organizzativi per rispondervi;
- Tecniche per promuovere l'efficacia della gestione della cultura organizzativa e suo cambiamento;
e avranno sviluppato:
- Competenze, per l’analisi della cultura organizzativa e per la progettazione organizzativa;
- Capacità relazionali e interpersonali per muoversi in contesti culturali reali.
Seguendo i descrittori di Dublino queste macro classi sono declinabili in:
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
- Acquisire e dimostrare padronanza dei concetti generali relativi alla gestione delle variabili culturale. In particolare:
1.1. I modelli e le teorie rispetto alla gestione della multiculturalità (cross cultural management) e dell’intelligenza culturale per comprenderla;
1.2. Le teorie e gli approcci più diffusi alla progettazione di una organizzazione internazionale e alla gestione del suo Capitale umano;
1.3. Concetti di diversità e inclusione, strategie atte alla loro gestione.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:
- Sviluppo di competenze, per l’analisi sia del comportamento degli individui e dei gruppi in relazioni a contesti internazionali e rispetto a valori culturali radicati. In particolare:
2.1 Capacità di analisi dell’intelligenza culturale per poter codificare in maniera compiuta il proprio comportamento sia per interpretare quello altrui;
2.2. Capacità di progettare contesti organizzativi multi-nazionali e posizioni lavorative coinvolti in compiti internazionali;
2.3. Strutturare piani di Diversity & inclusion rispetto le dimensioni di unicità presenti nell’organizzazione.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
- Sviluppare le capacità di elaborazione e di soluzione di problemi organizzativi in relazione agli aspetti della multiculturalità, adattamento culturale e alla gestione delle diversità.
- Capacità relazionali, interpersonali e negoziale attraverso la sperimentazione diretta di contesti di lavoro interattivi che consentirà loro di contribuire in modo più efficace allo sviluppo dell’organizzazione.
ABILITÀ COMUNICATIVE:
- Capacità di elaborazione scritta dei contenuti attraverso la preparazione di report riflessivi e l’articolazione di presentazioni convincenti e chiare.
- Capacità di presentazione e pitching attraverso le molte presentazioni formative e esercitazioni disegnate per il corso e accompagnare il percorso di sviluppo personale.
- Capacità di aggiustare le modalità e strategie comunicative rispetto al contesto e ai possibili riceventi.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO:
- Dimostrazione di una capacità di riflessione e di apprendimento continuo per promuovere anche in contesti professionali e organizzativi futuri, un avanzamento culturale di tutto il contesto organizzativo.
Modalità didattica
Il corso adotta una modalità didattica mista, che comprende: lezioni frontali, discussione di casi e esercitazioni pratiche.
Le lezioni frontali saranno utilizzate solo per offrire una panoramica dei concetti teorici necessari alla sperimentazione. Comunque, questa modalità didattica rappresenterà solo una piccola percentuale del corso e le lezioni non saranno solo caratterizzate dal tradizionale trasferimento di nozioni e conoscenze, ma anche da una forte interazione tra docente e studenti.
La parte sostanziale del corso invece verterà su modalità didattiche centrate sullo studente e di tipo esperienziale. Infatti, per fornire agli studenti una vera possibilità di sviluppo personale e uno sguardo sul mondo delle organizzazioni, saranno organizzati ampi momenti di lavoro e di riflessione di gruppo. Questi momenti prevenderanno esperienza diretta, l’analisi e la soluzione di problematiche culturali. A tale fine saranno organizzate esercitazioni, simulazioni, test e presentazioni.
Gli studenti frequentanti sono fortemente invitati a partecipare a tutte le lezioni e a tutti i momenti di lavoro legati alle esercitazioni e casi di studio in quanto questo faciliterà lo sviluppo dell’elaborato finale.
Giorni, orari delle lezioni
Per vedere il programma completo, accedere al seguente link:
https://economia.uniroma2.it/cdl/biennio/clem/corso/lezioni/2172/
Ricevimento studenti e contatti
Prof. Massimiliano Pellegrini
E-mail: massimiliano.pellegrini@uniroma2.it
Ricevimento: giovedì 17.30-19.30* previa prenotazione via e-mail
*In relazione alle misure anti-covid-19 il ricevimento si svolgerà sia su piattaforma Microsoft TEAMS che in presenza. Qualsiasi sia la modalità di ricevimento, sarà comunque necessaria la prenotazione via email anche per concordare con il docente la modalità di ricevimento. Inoltre, visto la flessibilità della piattaforma TEAMS, si potranno organizzare anche altre sessioni di ricevimento online in orario diverso.
Testi di riferimento
- Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale. Guerrini associati.
Programma Frequentanti
- a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli (in ordine di progressione didattica):
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti (paragrafi 3-9).
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
- B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo)
- Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
- Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
- Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
- Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
Programma Non Frequentanti
- a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli del libro:
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Capitolo 4: Le alleanze come strategia
Capitolo 5: La sfida delle differenze culturali;
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.
- B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo obbligatorio):
- Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
- Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
- Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
- Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
- Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
- Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
- Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
- Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Testi e materiale di approfondimento
- Acanfora F. (2021). In altre parole. Dizionario minimo di diversità. Effequ (LIBRO)
- Donadio A. (2008). Smarting Up. La Smart Organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione. Franco Angeli (LIBRO)
- Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
- Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
- Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
- Scott E. Page, (2007). The Difference: How the power of diversity creates better group, firms, schools and societies. Princeton edition (LIBRO)
- Thomas D.C. e Peterson M.F (2016). Cross-Cultural Management: Essential Concepts, Sage publication. (LIBRO)
- Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Altro materiale di studio
Le slides e altro materiale didattico, come casi di studio, test, esercitazioni e simulazioni saranno disponibili durante il corso sul sito web e sulla piattaforma TEAMS.
Frequenza
La frequenza non è obbligatoria ma il corso prevede modalità e programmi e tipologia di esami diversificati per gli studenti frequentanti e non frequentanti (come già spiegato nella sezione sui programmi e sulle modalità di esame). Si suggerisce perciò una frequenza attiva e una partecipazione costante in aula. Per la determinazione degli studenti frequentanti, saranno considerati tali solo coloro che presenteranno TUTTI i lavori di gruppo organizzati nelle varie settimane. I gruppi dovranno essere formati entro la prima settimana.
Tale alto coinvolgimento è richiesto in ragione della natura esperienziale del corso che non può avere luogo con una frequenza discontinua che mette in difficoltà sia il processo di apprendimento esperienziale individuale, che tutto il gruppo di lavoro.
Modalità d’esame
Il corso prevede due prove di verifica: una scritta relativa alla produzione di un essay e un esame orale.
Frequentanti
Per essere considerati frequentanti va effettuata la consegna di tutti i lavori ed esercitazioni assegnate (vedasi comunque il paragrafo relativo per dettagliate informazioni). Queste prove formative di gruppo assegnate durante il corso, ancorché non rappresentando vere e prove di esame con voto ufficiale, hanno lo scopo di preparare un portafoglio di esperienze e riflessioni concreti sul lavorare in gruppo.
In aggiunta, sarà necessario preparare una presentazione finale circa un problema di gestione/adattamento culturale, su uno dei qualsiasi argomenti trattati durante il corso, applicato ad un caso pratico.
Ciò permetterà ai frequentanti di dimostrare: padronanza delle teorie, capacità di applicazione ai contesti vissuti dai gruppi e infine proprietà nell’elaborare giudizi e riflessioni approfonditi, nonché una stimolazione delle capacità di relazione con gli altri e con il contesto sociale. Inoltre la presentazione finale, e anche quelle programmate durante il corso, aiuteranno gli studenti nel maturare le loro capacità di comunicazione sia come public-speaking che come elaborazioni di materiale chiaro e comprensivo in forma scritta.
Per quanto riguarda la prova effettiva (ossia quella che rappresenterà oggetto formale di valutazione)
- Prova scritta (individuale): La realizzazione di un elaborato INDIVIDUALE che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 7000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso). La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS. La consegna dell’elaborato di gruppo sarà permessa soltanto nella sessione invernale (Dicembre, Gennaio, Febbraio). Dopo tali date anche i frequentanti dovranno seguire le modalità di esame dei non frequentanti.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
- Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
- Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
- Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione.
- Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste domande di discussione sull’elaborato, al fine di riflettere sui contenuti teorici del corso e applicarli al caso concreto. A tal fine, in sede di prova orale è necessario avere a disposizione una copia dell’elaborato.
Anche rispetto a questa prova verranno testati l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica e l’autonomia di giudizio nel formulare riflessioni personali. Verranno inoltre testate le capacità comunicative individuali di presentazione orale e esposizione ordinata.
Solo per la prima sessione di esame (dicembre), ai frequentanti sarà data la possibilità di dividere la consegna della relazione in due parti.
- Consegna di una relazione individuale di 3000 parole, incentrata su solo un aspetto teorico della relazione così come descritta nel precedente paragrafo. Tale consegna sarà considerato come un esonero parziale e sarà da effettuare durante la settimana della pausa didattica fra i due moduli.
- Completamento della relazione di gruppo come esposto nel syllabus.
- La prova orale verterà solo sulla relazione finale.
Non Frequentanti
- Prova scritta (individuale). La realizzazione di un elaborato individuale che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 5000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso), pena penalizzazione sul punteggio finale. La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
- Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
- Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
- Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione. La prova scritta ha quindi la finalità di valutare la conoscenza dei contenuti fondamentali del corso, ma soprattutto la valutazione di come questi concetti e teorie possono essere applicate in pratica. Inoltre lo studente dovrà dimostrare autonomia di giudizio per valutare le connessioni logiche fra le varie teorie. Saranno infine testate anche le capacità comunicative in forma scritta
- Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste sia domande di discussione di alcuni passaggi dell’elaborato, al fine di riflettere sui passaggi di elaborazione personali su contenuti teorici del corso e applicarli al caso in oggetto, sia domande di carattere puramente teorico. In tale sede si chiede di portare con sé l’elaborato scritto.
La prova orale è volta a testare in dettaglio, l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica. Parimenti verranno testate le capacità comunicative individuali di presentazione di concetti e la capacità di elaborazioni di riflessioni personali.
Iscrizione e registrazione dei voti d’esame
Si ricorda a tutti gli studenti che in aggiunta alla consegna dell’elaborato in TEAMS è necessario iscriversi nella sessione di esame prescelto anche in Delphi.
Syllabus Analitico
Sessione |
Argomento |
Materiale |
Attività/Esercitazioni |
Sezione I: Cultura e cross-cultural management
|
|||
1 |
Concetti base sulla cultura (I) |
Capitolo 6 e materiale integrativo |
Presentazione syllabus / Simboli culturali |
2 |
Concetti di base sulla cultura (II) |
Materiale integrativo |
Robertson & Davies Management case study |
3 |
Cross cultural management (I) |
Capitolo 6 e materiale integrativo |
Johari window |
4 |
Cross cultural management (II) |
Capitolo 6 e materiale integrativo |
Analisi variabili di cross cultural management (Stahl & Maznevski, 2021 e Stahl et al. 2010) |
5 |
Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali (I) |
Capitolo 7 e materiale integrativo |
Esercitazioni su influssi religiosi e cultura |
6 |
Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali (II) |
Capitolo 7 e materiale integrativo |
Esercitazione framework Hofstede e Globe |
7 |
Cultural intelligence (CQ) (I) |
Materiale integrativo |
Test CQ |
8 |
Cultural intelligence (CQ) (I) |
Materiale integrativo |
Analisi variabili di CQ (Ott & Michailova, 2018)
|
Sezione II: Modelli organizzativi per l’internazionalità
|
|||
9 |
Approcci alla progettazione organizzativa internazionale |
Capitolo 1 |
Analisi delle differenze dei vari modelli |
10 |
Le strutture organizzative (I) |
Capitolo 2 |
|
11 |
Le strutture organizzative (II) |
Capitolo 2-3 |
Comparazione casi reali |
Presentazione gruppi
|
|||
12-15 |
Presentazione lavoro di gruppo |
|
|
Sezione III: Adattabilità culturale
|
|||
16 |
Introduzione alla Diversità ed Inclusione |
Materiale integrativo |
Cloud Conversation |
17 |
La Diversità come competenza organizzativa |
Materiale integrativo |
Diversity map |
18 |
La Inclusive Organization: come pensarla, come promuoverla |
Materiale integrativo |
Transformation Metaplan |
19 |
Gli abilitanti della Inclusive Organization: Tecnologie |
Materiale integrativo |
|
20 |
Gli abilitanti della Inclusive Organization: Cultura - Leadership |
Materiale integrativo |
|
21 |
Inclusive Debat: conversazione con Manager aziendale |
Materiale integrativo |
Feedback session |
22 |
Inclusive Debat: Conversazione con Manager aziendale |
Materiale integrativo |
Feedback session |
Aggiornato A.A. 2021-2022
Cross Cultural e Adattabilità Culturale
Docenti
Prof. Maurizio Decastri
Prof. Alessandro Donadio
Prof. Massimiliano Pellegrini
E-mail: massimiliano.pellegrini@uniroma2.it
Ricevimento istituzionale: Giovedì 17-18, previa prenotazione via email (per favore vedere la sezione specifica per ulteriori informazioni rispetto all’emergenza Covid-19)
Stanza: 3c-4 (terzo piano, edificio B).
Pre-requisiti e propedeuticità per il corso
Nessuno/a. Gli studenti sono, comunque, vivamente sollecitati a rivedere i contenuti di eventuali corsi di Organizzazione Aziendale da loro seguiti durante la laurea triennale.
Obiettivi formativi del corso
Il corso ha lo scopo di inquadrare teoricamente le problematiche culturali che sono affrontati dalle imprese moderne soprattutto in considerazione della sempre più diffusa globalizzazione e internazionalità e i continui cambiamenti nel contesto di business. Il corso vuole toccare i temi della Inclusione, passando per la questione della diversità come valore aggiunto delle culture. Si approfondiranno in questo senso anche gli elementi di contesto abilitante come la Digital Transformation e le organizzazioni smart.
Inoltre, gli studenti saranno coinvolti all’analisi e sperimentazione di casi reali.
Per quanto riguarda la parte teorica, il corso vuole offrire una panoramica degli elementi salienti che possono influenzare la costituzione, gestione e cambiamento della cultura organizzativa. Per quanto riguarda invece la parte pratica, il corso si prefigge l’obbiettivo di sviluppare capacità di comprendere ed “approcciare” il contesto sociale e istituzionale in cui in un futuro si potranno trovare a lavorare.
Per tali motivi, il corso si baserà fortemente su esercitazioni pratiche e simulazioni, usando un approccio di apprendimento esperienziale.
Il percorso di apprendimento è suddiviso in 3 sezioni:
- Sezione I: Cultura e cross-cultural management (Pellegrini).
- Sezione II: Modelli organizzativi per l’internazionalità (Decastri).
- Sezione III: Adattabilità culturale (Donadio)
Specificatamente, gli obiettivi formativi del corso è quello di fornire teorie, strumenti e sviluppare capacità per l'analisi e gestione dei comportamenti collettivi e di gruppo in ambienti organizzativi, al fine di:
- Comprendere e utilizzare concretamente le teorie e i modelli fondamentali relativi al Cross cultural management e il cambiamento culturale;
- Sviluppare le capacità di applicare la teoria alla pratica attraverso un approccio esperienziale;
- Sviluppare le capacità di analisi, di elaborazione e di soluzione di problemi di gestione della cultura organizzativa.
Alla fine del corso gli studenti avranno compreso:
- I modelli e le teorie rispetto alle problematiche del Cross cultural management e modelli organizzativi per rispondervi;
- Tecniche per promuovere l'efficacia della gestione della cultura organizzativa e suo cambiamento;
e avranno sviluppato:
- Competenze, per l’analisi della cultura organizzativa e per la progettazione organizzativa;
- Capacità relazionali e interpersonali per muoversi in contesti culturali reali.
Modalità didattica
Il corso adotta una modalità didattica mista, che comprende: lezioni frontali, discussione di casi e esercitazioni pratiche.
Le lezioni frontali saranno utilizzate solo per offrire una panoramica dei concetti teorici necessari alla sperimentazione. Comunque, questa modalità didattica rappresenterà solo una piccola percentuale del corso e le lezioni non saranno solo caratterizzate dal tradizionale trasferimento di nozioni e conoscenze, ma anche da una forte interazione tra docente e studenti.
La parte sostanziale del corso invece verterà su modalità didattiche centrate sullo studente e di tipo esperienziale. Infatti, per fornire agli studenti una vera possibilità di sviluppo personale e uno sguardo sul mondo delle organizzazioni, saranno organizzati ampi momenti di lavoro e di riflessione di gruppo. Questi momenti prevenderanno esperienza diretta, l’analisi e la soluzione di problematiche culturali. A tale fine saranno organizzate esercitazioni, simulazioni, test e presentazioni.
Gli studenti frequentanti sono fortemente invitati a partecipare a tutte le lezioni e a tutti i momenti di lavoro legati alle esercitazioni e casi di studio in quanto questo faciliterà lo sviluppo dell’elaborato finale.
Giorni, orari delle lezioni
Per vedere il programma completo, accedere al seguente link:
https://economia.uniroma2.it/cdl/biennio/clem/corso/lezioni/2172/
Ricevimento studenti e contatti
Prof. Massimiliano Pellegrini
E-mail: massimiliano.pellegrini@uniroma2.it
Ricevimento: giovedì 17-18* previa prenotazione via e-mail
*In relazione alle misure anti-covid-19 il ricevimento si svolgerà sia su piattaforma Microsoft TEAMS che in presenza. Qualsiasi sia la modalità di ricevimento, sarà comunque necessaria la prenotazione via email anche per concordare con il docente la modalità di ricevimento. Inoltre, visto la flessibilità della piattaforma TEAMS, si potranno organizzare anche altre sessioni di ricevimento online in orario diverso.
Testi di riferimento
- Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale. Guerrini associati.
Programma Frequentanti
- a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli (in ordine di progressione didattica):
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti (paragrafi 3-9).
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
- B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo)
- Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
- Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
- Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
- Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
Programma Non Frequentanti
- a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli del libro:
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Capitolo 4: Le alleanze come strategia
Capitolo 5: La sfida delle differenze culturali;
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.
- B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo obbligatorio):
- Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
- Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
- Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
- Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
- Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
- Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
- Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
- Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Testi e materiale di approfondimento
- Acanfora F. (2021). In altre parole. Dizionario minimo di diversità. Effequ (LIBRO)
- Donadio A. (2008). Smarting Up. La Smart Organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione. Franco Angeli (LIBRO)
- Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
- Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
- Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
- Scott E. Page, (2007). The Difference: How the power of diversity creates better group, firms, schools and societies. Princeton edition (LIBRO)
- Thomas D.C. e Peterson M.F (2016). Cross-Cultural Management: Essential Concepts, Sage publication. (LIBRO)
- Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Altro materiale di studio
Le slides e altro materiale didattico, come casi di studio, test, esercitazioni e simulazioni saranno disponibili durante il corso sul sito web e sulla piattaforma TEAMS.
Frequenza
La frequenza non è obbligatoria ma il corso prevede modalità e programmi e tipologia di esami diversificati per gli studenti frequentanti e non frequentanti (come già spiegato nella sezione sui programmi e sulle modalità di esame). Si suggerisce perciò una frequenza attiva e una partecipazione costante in aula. Per la determinazione degli studenti frequentanti, saranno considerati tali solo coloro che presenteranno TUTTI i lavori di gruppo organizzati nelle varie settimane. I gruppi dovranno essere formati entro la prima settimana.
Tale alto coinvolgimento è richiesto in ragione della natura esperienziale del corso che non può avere luogo con una frequenza discontinua che mette in difficoltà sia il processo di apprendimento esperienziale individuale, che tutto il gruppo di lavoro.
Modalità d’esame
Il corso prevede due prove di verifica: una scritta relativa alla produzione di un essay e un esame orale.
Frequentanti
Per essere considerati frequentanti, oltre alla valutazione della frequenza (vedasi paragrafo relativo), sarà necessario preparare una presentazione finale circa un problema di gestione/adattamento culturale, su uno dei qualsiasi argomenti trattati durante il corso, applicato ad un caso pratico. Gli argomenti in particolare sono: la gestione della cultura nei gruppi e nell’impresa, la gestione del cambiamento culturale, l’influenza della cultura nazionale, l’intelligenza culturale, le strutture atte alla gestione cross-cultural, strategie di diversity e inclusion, l’adattamento culturale alla trasformazione digitale. Il lavoro svolto in gruppo dovrà dare dimostrazione di una forte applicazione pratica, quindi su realtà aziendali esistenti, degli aspetti teorici e facendo ciò dimostrando una capacità di critica spiccata sull’argomento. Questa, come le altre prove formative di gruppo assegnate durante il corso, ancorché non rappresentando vere e prove di esame con voto ufficiale, hanno lo scopo di preparare un portafoglio di esperienze e riflessioni concreti sul lavorare in gruppo.
Ciò permetterà ai frequentanti di dimostrare: padronanza delle teorie, capacità di applicazione ai contesti reali e infine proprietà nell’elaborare giudizi e riflessioni approfonditi, nonché una stimolazione delle capacità di relazione con gli altri e con il contesto sociale. Inoltre la presentazione finale, e anche quelle programmate durante il corso, aiuteranno gli studenti nel maturare le loro capacità di comunicazione sia come public-speaking che come elaborazioni di materiale chiaro e comprensivo in forma scritta.
Per quanto riguarda la prova effettiva (ossia quella che rappresenterà oggetto formale di valutazione)
- Prova scritta (di gruppo): La realizzazione di un elaborato individuale che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 7000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso). La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS. La consegna dell’elaborato di gruppo sarà permessa soltanto nella sessione di esame anticipato e nella prima ufficiale. Dopo tali date anche i frequentanti dovranno seguire le modalità di esame dei non frequentanti.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
- Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
- Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
- Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione.
- Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste domande di discussione sull’elaborato, al fine di riflettere sui contenuti teorici del corso e applicarli al caso concreto. A tal fine, in sede di prova orale è necessario avere a disposizione una copia dell’elaborato.
Anche rispetto a questa prova verranno testati l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica e l’autonomia di giudizio nel formulare riflessioni personali. Verranno inoltre testate le capacità comunicative individuali di presentazione orale e esposizione ordinata.
Non Frequentanti
- Prova scritta (individuale). La realizzazione di un elaborato individuale che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 5000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso), pena penalizzazione sul punteggio finale. La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
- Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
- Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
- Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione. La prova scritta ha quindi la finalità di valutare la conoscenza dei contenuti fondamentali del corso, ma soprattutto la valutazione di come questi concetti e teorie possono essere applicate in pratica. Inoltre lo studente dovrà dimostrare autonomia di giudizio per valutare le connessioni logiche fra le varie teorie. Saranno infine testate anche le capacità comunicative in forma scritta
- Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste sia domande di discussione di alcuni passaggi dell’elaborato, al fine di riflettere sui passaggi di elaborazione personali su contenuti teorici del corso e applicarli al caso in oggetto, sia domande di carattere puramente teorico. In tale sede si chiede di portare con sé l’elaborato scritto.
La prova orale è volta a testare in dettaglio, l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica. Parimenti verranno testate le capacità comunicative individuali di presentazione di concetti e la capacità di elaborazioni di riflessioni personali.
Iscrizione e registrazione dei voti d’esame
Si ricorda a tutti gli studenti che in aggiunta alla consegna dell’elaborato in TEAMS è necessario iscriversi nella sessione di esame prescelto anche in Delphi.
Syllabus Analitico
Sessione |
Argomento |
Materiale |
Attività/Esercitazioni |
Sezione I: Cultura e cross-cultural management
|
|||
1 |
Concetti base sulla cultura (I) |
Capitolo 6 e materiale integrativo |
Presentazione syllabus / Simboli culturali |
2 |
Concetti di base sulla cultura (II) |
Materiale integrativo |
Robertson & Davies Management case study |
3 |
Cross cultural management (I) |
Capitolo 6 e materiale integrativo |
Johari window |
4 |
Cross cultural management (II) |
Capitolo 6 e materiale integrativo |
Analisi variabili di cross cultural management (Stahl & Maznevski, 2021 e Stahl et al. 2010) |
5 |
Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali (I) |
Capitolo 7 e materiale integrativo |
Esercitazioni su influssi religiosi e cultura |
6 |
Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali (II) |
Capitolo 7 e materiale integrativo |
Esercitazione framework Hofstede e Globe |
7 |
Cultural intelligence (CQ) (I) |
Materiale integrativo |
Test CQ |
8 |
Cultural intelligence (CQ) (I) |
Materiale integrativo |
Analisi variabili di CQ (Ott & Michailova, 2018)
|
Sezione II: Modelli organizzativi per l’internazionalità
|
|||
9 |
Approcci alla progettazione organizzativa internazionale |
Capitolo 1 |
Analisi delle differenze dei vari modelli |
10 |
Le strutture organizzative |
Capitolo 2 |
Comparazione strutture |
11 |
La gestione del presidio territoriale |
Capitolo 3 |
|
Sezione III: Adattabilità culturale
|
|||
12 |
Introduzione alla Diversità ed Inclusione |
Materiale integrativo |
Cloud Conversation |
13 |
La Diversità come competenza organizzativa |
Materiale integrativo |
Diversity map |
14 |
La Inclusive Organization: come pensarla, come promuoverla |
Materiale integrativo |
Transformation Metaplan |
15 |
Gli abilitanti della Inclusive Organization: Tecnologie |
Materiale integrativo |
|
16 |
Gli abilitanti della Inclusive Organization: Cultura - Leadership |
Materiale integrativo |
|
17 |
Gli abilitanti della Inclusive Organization: 4P4Smart Model |
Materiale integrativo |
4P4Smart Model (Donadio) |
18 |
Inclusive Debat: conversazione con Manager aziendale |
Materiale integrativo |
Conversazione con ospite e poi disputatio |
19 |
Inclusive Debat: Conversazione con Manager aziendale |
Materiale integrativo |
Conversazione con ospite e poi disputatio |
Presentazione gruppi
|
|||
20-24 |
Presentazione lavoro di gruppo |
|
|
25 |
Wrap up |
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Aggiornato A.A. 2021-2022
Cross Cultural e Adattabilità Culturale
Docenti
Prof. Maurizio Decastri
Prof. Alessandro Donadio
Prof. Massimiliano Pellegrini
E-mail: massimiliano.pellegrini@uniroma2.it
Ricevimento istituzionale: Giovedì 17-18, previa prenotazione via email (per favore vedere la sezione specifica per ulteriori informazioni rispetto all’emergenza Covid-19)
Stanza: 3c-4 (terzo piano, edificio B).
Pre-requisiti e propedeuticità per il corso
Nessuno/a. Gli studenti sono, comunque, vivamente sollecitati a rivedere i contenuti di eventuali corsi di Organizzazione Aziendale da loro seguiti durante la laurea triennale.
Obiettivi formativi del corso
Il corso ha lo scopo di inquadrare teoricamente le problematiche culturali che sono affrontati dalle imprese moderne soprattutto in considerazione della sempre più diffusa globalizzazione e internazionalità e i continui cambiamenti nel contesto di business. Il corso vuole toccare i temi della Inclusione, passando per la questione della diversità come valore aggiunto delle culture. Si approfondiranno in questo senso anche gli elementi di contesto abilitante come la Digital Transformation e le organizzazioni smart.
Inoltre, gli studenti saranno coinvolti all’analisi e sperimentazione di casi reali.
Per quanto riguarda la parte teorica, il corso vuole offrire una panoramica degli elementi salienti che possono influenzare la costituzione, gestione e cambiamento della cultura organizzativa. Per quanto riguarda invece la parte pratica, il corso si prefigge l’obbiettivo di sviluppare capacità di comprendere ed “approcciare” il contesto sociale e istituzionale in cui in un futuro si potranno trovare a lavorare.
Per tali motivi, il corso si baserà fortemente su esercitazioni pratiche e simulazioni, usando un approccio di apprendimento esperienziale.
Il percorso di apprendimento è suddiviso in 3 sezioni:
- Sezione I: Cultura e cross-cultural management (Pellegrini).
- Sezione II: Modelli organizzativi per l’internazionalità (Decastri).
- Sezione III: Adattabilità culturale (Donadio)
Specificatamente, gli obiettivi formativi del corso è quello di fornire teorie, strumenti e sviluppare capacità per l'analisi e gestione dei comportamenti collettivi e di gruppo in ambienti organizzativi, al fine di:
- Comprendere e utilizzare concretamente le teorie e i modelli fondamentali relativi al Cross cultural management e il cambiamento culturale;
- Sviluppare le capacità di applicare la teoria alla pratica attraverso un approccio esperienziale;
- Sviluppare le capacità di analisi, di elaborazione e di soluzione di problemi di gestione della cultura organizzativa.
Alla fine del corso gli studenti avranno compreso:
- I modelli e le teorie rispetto alle problematiche del Cross cultural management e modelli organizzativi per rispondervi;
- Tecniche per promuovere l'efficacia della gestione della cultura organizzativa e suo cambiamento;
e avranno sviluppato:
- Competenze, per l’analisi della cultura organizzativa e per la progettazione organizzativa;
- Capacità relazionali e interpersonali per muoversi in contesti culturali reali.
Modalità didattica
Il corso adotta una modalità didattica mista, che comprende: lezioni frontali, discussione di casi e esercitazioni pratiche.
Le lezioni frontali saranno utilizzate solo per offrire una panoramica dei concetti teorici necessari alla sperimentazione. Comunque, questa modalità didattica rappresenterà solo una piccola percentuale del corso e le lezioni non saranno solo caratterizzate dal tradizionale trasferimento di nozioni e conoscenze, ma anche da una forte interazione tra docente e studenti.
La parte sostanziale del corso invece verterà su modalità didattiche centrate sullo studente e di tipo esperienziale. Infatti, per fornire agli studenti una vera possibilità di sviluppo personale e uno sguardo sul mondo delle organizzazioni, saranno organizzati ampi momenti di lavoro e di riflessione di gruppo. Questi momenti prevenderanno esperienza diretta, l’analisi e la soluzione di problematiche culturali. A tale fine saranno organizzate esercitazioni, simulazioni, test e presentazioni.
Gli studenti frequentanti sono fortemente invitati a partecipare a tutte le lezioni e a tutti i momenti di lavoro legati alle esercitazioni e casi di studio in quanto questo faciliterà lo sviluppo dell’elaborato finale.
Giorni, orari delle lezioni
Per vedere il programma completo, accedere al seguente link:
https://economia.uniroma2.it/cdl/biennio/clem/corso/lezioni/2172/
Ricevimento studenti e contatti
Prof. Massimiliano Pellegrini
E-mail: massimiliano.pellegrini@uniroma2.it
Ricevimento: giovedì 17-18* previa prenotazione via e-mail
*In relazione alle misure anti-covid-19 il ricevimento si svolgerà sia su piattaforma Microsoft TEAMS che in presenza. Qualsiasi sia la modalità di ricevimento, sarà comunque necessaria la prenotazione via email anche per concordare con il docente la modalità di ricevimento. Inoltre, visto la flessibilità della piattaforma TEAMS, si potranno organizzare anche altre sessioni di ricevimento online in orario diverso.
Testi di riferimento
- Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale. Guerrini associati.
Programma Frequentanti
- a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli (in ordine di progressione didattica):
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti (paragrafi 3-9).
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
- B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo)
- Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
- Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
- Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
- Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
Programma Non Frequentanti
- a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli del libro:
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Capitolo 4: Le alleanze come strategia
Capitolo 5: La sfida delle differenze culturali;
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.
- B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo obbligatorio):
- Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
- Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
- Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
- Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
- Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
- Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
- Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
- Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Testi e materiale di approfondimento
- Acanfora F. (2021). In altre parole. Dizionario minimo di diversità. Effequ (LIBRO)
- Donadio A. (2008). Smarting Up. La Smart Organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione. Franco Angeli (LIBRO)
- Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
- Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
- Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
- Scott E. Page, (2007). The Difference: How the power of diversity creates better group, firms, schools and societies. Princeton edition (LIBRO)
- Thomas D.C. e Peterson M.F (2016). Cross-Cultural Management: Essential Concepts, Sage publication. (LIBRO)
- Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.
Altro materiale di studio
Le slides e altro materiale didattico, come casi di studio, test, esercitazioni e simulazioni saranno disponibili durante il corso sul sito web e sulla piattaforma TEAMS.
Frequenza
La frequenza non è obbligatoria ma il corso prevede modalità e programmi e tipologia di esami diversificati per gli studenti frequentanti e non frequentanti (come già spiegato nella sezione sui programmi e sulle modalità di esame). Si suggerisce perciò una frequenza attiva e una partecipazione costante in aula. Per la determinazione degli studenti frequentanti, saranno considerati tali solo coloro che presenteranno TUTTI i lavori di gruppo organizzati nelle varie settimane. I gruppi dovranno essere formati entro la prima settimana.
Tale alto coinvolgimento è richiesto in ragione della natura esperienziale del corso che non può avere luogo con una frequenza discontinua che mette in difficoltà sia il processo di apprendimento esperienziale individuale, che tutto il gruppo di lavoro.
Modalità d’esame
Il corso prevede due prove di verifica: una scritta relativa alla produzione di un essay e un esame orale.
Frequentanti
Per essere considerati frequentanti, oltre alla valutazione della frequenza (vedasi paragrafo relativo), sarà necessario preparare una presentazione finale circa un problema di gestione/adattamento culturale, su uno dei qualsiasi argomenti trattati durante il corso, applicato ad un caso pratico. Gli argomenti in particolare sono: la gestione della cultura nei gruppi e nell’impresa, la gestione del cambiamento culturale, l’influenza della cultura nazionale, l’intelligenza culturale, le strutture atte alla gestione cross-cultural, strategie di diversity e inclusion, l’adattamento culturale alla trasformazione digitale. Il lavoro svolto in gruppo dovrà dare dimostrazione di una forte applicazione pratica, quindi su realtà aziendali esistenti, degli aspetti teorici e facendo ciò dimostrando una capacità di critica spiccata sull’argomento. Questa, come le altre prove formative di gruppo assegnate durante il corso, ancorché non rappresentando vere e prove di esame con voto ufficiale, hanno lo scopo di preparare un portafoglio di esperienze e riflessioni concreti sul lavorare in gruppo.
Ciò permetterà ai frequentanti di dimostrare: padronanza delle teorie, capacità di applicazione ai contesti reali e infine proprietà nell’elaborare giudizi e riflessioni approfonditi, nonché una stimolazione delle capacità di relazione con gli altri e con il contesto sociale. Inoltre la presentazione finale, e anche quelle programmate durante il corso, aiuteranno gli studenti nel maturare le loro capacità di comunicazione sia come public-speaking che come elaborazioni di materiale chiaro e comprensivo in forma scritta.
Per quanto riguarda la prova effettiva (ossia quella che rappresenterà oggetto formale di valutazione)
- Prova scritta (di gruppo): La realizzazione di un elaborato individuale che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 7000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso). La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS. La consegna dell’elaborato di gruppo sarà permessa soltanto nella sessione di esame anticipato e nella prima ufficiale. Dopo tali date anche i frequentanti dovranno seguire le modalità di esame dei non frequentanti.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
- Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
- Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
- Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione.
- Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste domande di discussione sull’elaborato, al fine di riflettere sui contenuti teorici del corso e applicarli al caso concreto. A tal fine, in sede di prova orale è necessario avere a disposizione una copia dell’elaborato.
Anche rispetto a questa prova verranno testati l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica e l’autonomia di giudizio nel formulare riflessioni personali. Verranno inoltre testate le capacità comunicative individuali di presentazione orale e esposizione ordinata.
Non Frequentanti
- Prova scritta (individuale). La realizzazione di un elaborato individuale che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 5000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso), pena penalizzazione sul punteggio finale. La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
- Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
- Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
- Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
- Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione. La prova scritta ha quindi la finalità di valutare la conoscenza dei contenuti fondamentali del corso, ma soprattutto la valutazione di come questi concetti e teorie possono essere applicate in pratica. Inoltre lo studente dovrà dimostrare autonomia di giudizio per valutare le connessioni logiche fra le varie teorie. Saranno infine testate anche le capacità comunicative in forma scritta
- Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste sia domande di discussione di alcuni passaggi dell’elaborato, al fine di riflettere sui passaggi di elaborazione personali su contenuti teorici del corso e applicarli al caso in oggetto, sia domande di carattere puramente teorico. In tale sede si chiede di portare con sé l’elaborato scritto.
La prova orale è volta a testare in dettaglio, l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica. Parimenti verranno testate le capacità comunicative individuali di presentazione di concetti e la capacità di elaborazioni di riflessioni personali.
Iscrizione e registrazione dei voti d’esame
Si ricorda a tutti gli studenti che in aggiunta alla consegna dell’elaborato in TEAMS è necessario iscriversi nella sessione di esame prescelto anche in Delphi.
Syllabus Analitico
Sessione |
Argomento |
Materiale |
Attività/Esercitazioni |
Sezione I: Cultura e cross-cultural management
|
|||
1 |
Concetti base sulla cultura (I) |
Capitolo 6 e materiale integrativo |
Presentazione syllabus / Simboli culturali |
2 |
Concetti di base sulla cultura (II) |
Materiale integrativo |
Robertson & Davies Management case study |
3 |
Cross cultural management (I) |
Capitolo 6 e materiale integrativo |
Johari window |
4 |
Cross cultural management (II) |
Capitolo 6 e materiale integrativo |
Analisi variabili di cross cultural management (Stahl & Maznevski, 2021 e Stahl et al. 2010) |
5 |
Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali (I) |
Capitolo 7 e materiale integrativo |
Esercitazioni su influssi religiosi e cultura |
6 |
Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali (II) |
Capitolo 7 e materiale integrativo |
Esercitazione framework Hofstede e Globe |
7 |
Cultural intelligence (CQ) (I) |
Materiale integrativo |
Test CQ |
8 |
Cultural intelligence (CQ) (I) |
Materiale integrativo |
Analisi variabili di CQ (Ott & Michailova, 2018)
|
Sezione II: Modelli organizzativi per l’internazionalità
|
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9 |
Approcci alla progettazione organizzativa internazionale |
Capitolo 1 |
Analisi delle differenze dei vari modelli |
10 |
Le strutture organizzative |
Capitolo 2 |
Comparazione strutture |
11 |
La gestione del presidio territoriale |
Capitolo 3 |
|
Sezione III: Adattabilità culturale
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12 |
Introduzione alla Diversità ed Inclusione |
Materiale integrativo |
Cloud Conversation |
13 |
La Diversità come competenza organizzativa |
Materiale integrativo |
Diversity map |
14 |
La Inclusive Organization: come pensarla, come promuoverla |
Materiale integrativo |
Transformation Metaplan |
15 |
Gli abilitanti della Inclusive Organization: Tecnologie |
Materiale integrativo |
|
16 |
Gli abilitanti della Inclusive Organization: Cultura - Leadership |
Materiale integrativo |
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17 |
Gli abilitanti della Inclusive Organization: 4P4Smart Model |
Materiale integrativo |
4P4Smart Model (Donadio) |
18 |
Inclusive Debat: conversazione con Manager aziendale |
Materiale integrativo |
Conversazione con ospite e poi disputatio |
19 |
Inclusive Debat: Conversazione con Manager aziendale |
Materiale integrativo |
Conversazione con ospite e poi disputatio |
Presentazione gruppi
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20-24 |
Presentazione lavoro di gruppo |
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25 |
Wrap up |
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