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Syllabus

EN IT

Obiettivi Formativi

OBIETTIVI FORMATIVI:
Lo scopo del corso di "Diritto regionale e degli enti locali" è fornire agli studenti un insieme di conoscenze sufficientemente approfondite del diritto delle autonomie regionali e locali in particolare. Specifica attenzione sarà data ai meccanismi di distribuzione delle competenze, ai riflessi della dimensione eurounitaria sul sistema delle autonomie, agli strumenti di raccordo e cooperazione tra i diversi livelli territoriali. A tal fine, il corso intende raggiungere i seguenti obiettivi:

- Fornire conoscenze e capacità di comprensione dei principi costituzionali intorno ai quali è costruito il sistema delle autonomie locali repubblicane, anche alla luce dei suoi antecedenti storici e della sua evoluzione
- Fornire conoscenza dei metodi e degli strumenti necessari per comprendere i meccanismi di distribuzione delle competenze e di raccordo e cooperazione tra i diversi livelli territoriali, nella interazione tra fonti normative, giurisprudenza e dottrina.
- Fornire conoscenze sulla autonomia finanziaria e sui criteri normativi attraverso i quali le risorse economiche sono raccolte e distribuite tra lo Stato e i diversi enti territoriali (cd. "federalismo fiscale")

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI:

CONOSCENZA E CAPACITA' DI COMPRENSIONE:
- Conoscere quali sono i caratteri essenziali della organizzazione territoriale della Repubblica: Stato, regioni, città metropolitane/province, comuni, loro relazioni reciproche e partecipazione allo svolgimento dei compiti di indirizzo politico e di regolazione ed erogazione di prestazioni e servizi.
- Identificare i caratteri fondamentali del modello italiano di regionalismo, evidenziandone pregi e difetti.
- Conoscere ed identificare i principali somiglianze e differenze con altri sistemi (federalismo, devolution, ecc.), in chiave comparata
- Conoscere e comprendere il ruolo della Corte costituzionale come garante della legalità costituzionale del sistema delle autonomie
- Conoscere e comprendere le prospettive di evoluzione del sistema delle autonomie, sia in chiave interna sia a fronte della sempre crescente integrazione eurounitaria.



APPLICARE CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Attraverso le conoscenze e le capacità di comprensione acquisite lo studente deve essere in grado di sviluppare abilità/capacità per:
- trovare e accedere in modo autonomo alla documentazione giuridica di base (raccolte normative, di giurisprudenza, riviste specializzate);
- comprendere testi giuridici: normativi, giurisprudenziali, dottrinari;
- analizzare questioni giuridiche di relativa semplicità, identificandone gli aspetti problematici e le possibili soluzioni;


AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
Sviluppare autonome riflessioni su diverse tematiche relative al diritto regionale e degli enti locali. Avere la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di comprendere quando diviene necessario acquisire pareri da soggetti specificamente qualificati nel settore giuridico di riferimento.

ABILITA' COMUNICATIVE:
- esprimersi, in forma scritta e orale, utilizzando un linguaggio tecnico appropriato agli interlocutori e al contesto di riferimento;
- capacità di analisi dei problemi, anche complessi;
- capacità relazionali;
- capacità di lavorare in gruppo, gestire lo stress e le situazioni conflittuali.

CAPACITÀ DI APPRENDERE:
- sviluppare analisi sui temi giuridici;
- tenersi aggiornati sull'evoluzione della normativa e della giurisprudenza;
- costruire e sviluppare un metodo di studio e di ricerca idoneo a consentire l'approfondimento delle conoscenze maturate.

Prerequisiti

Istituzioni di diritto pubblico
Istituzioni di diritto privato

Programma

FEDERALISMO E REGIONALISMO
1. Premessa
2. Il modello francese dello Stato unitario centralizzato
3. Il modello federale nordamericano: il passaggio dalla Confederazione allo
Stato federale. La questione della sovranità
4. I processi federativi in Europa nel XIX e nella prima parte del XX secolo
5. L’unificazione nazionale italiana e l’accoglimento del modello francese
6. La nascita del modello regionale: la Costituzione spagnola del 1931
7. L’accoglimento del modello regionale da parte della Costituzione italiana
del 1947
8. La diffusione del regionalismo in Europa e la transizione del Belgio al federalismo
9. Gli elementi comuni agli Stati federali ed agli Stati regionali
10. Le differenze attinenti alla ripartizione delle competenze
11. Segue: le differenze ulteriori
12. La tensione tra unità ed autonomia
13 La statualità degli Stati membri delle Federazioni
IL REGIONALISMO NELLA VICENDA
COSTITUZIONALE ITALIANA
1. La scelta regionalista dell’Assemblea costituente
2. Il disegno costituzionale e la sua impronta garantistica
3. La crisi del modello
4. Il rapporto tra Regioni e sistema dei partiti politici
5. Le riforme costituzionali della XIII legislatura
6. L’opzione “federale”
7. L’esigenza di superare i limiti del modello costituzionale
8. La riforma
9. Tra attuazione e riforma della riforma
GLI STATUTI ORDINARI E LA LEGISLAZIONE ELETTORALE
1. La l. cost. n. 1/1999, come anticipazione della riforma del titolo V Cost.
2. Un’opzione “regionalistica”: autonomia “statutaria”, e non competenza
“costituzionale”
3. L’opportuna discontinuità in materia di procedimento di formazione dello
statuto
4. Il problema della qualificazione dell’atto
5. Aspetti problematici della sequenza formativa
6. L’oggetto della competenza statutaria
7. I limiti apposti all’autonomia statutaria: l’armonia con la Costituzione
8. Una competenza connessa: la competenza legislativa in materia elettorale
L’AUTONOMIA LEGISLATIVA E REGOLAMENTARE
1. Il rovesciamento dell’enumerazione e la tipologia delle competenze
2. La clausola residuale e la competenza legislativa residuale delle Regioni
3. Il rispetto degli obblighi internazionali
4. La competenza concorrente
5. Le materie legislative
6. Le competenze finalistiche
7. L’attrazione in sussidiarietà della competenza legislativa
8. La potestà regolamentare
L’AUTONOMIA AMMINISTRATIVA
1. Le due maggiori novità della nuova disciplina costituzionale
2. Problemi di coordinamento tra l’art. 118, comma 1, e gli artt. 121, comma 4 e
118, comma 2
3. La necessità dell’intermediazione del legislatore
4. L’identificazione del legislatore competente all’allocazione delle funzioni
amministrative
5. Il principio di sussidiarietà
L’AUTONOMIA FINANZIARIA
1. Finanza e autonomia politica delle Regioni
2. La situazione anteriore alla riforma del titolo V Cost.
3. La riforma costituzionale e le sue scelte strategiche
4. L’impatto della riforma: a) il versante dell’entrata
5. La l. n. 42/2009
LE AUTONOMIE SPECIALI
1. Premessa
2. Radici e precedenti
3. La Costituzione e gli statuti speciali
4. La decostituzionalizzazione della disciplina statutaria di tipo organizzativo e
l’introduzione delle leggi statutarie
5. Il problema delle autonomie speciali, nella prospettiva della riforma del titolo V
6. La nuova disciplina costituzionale
L’ORGANIZZAZIONE DELLE REGIONI
1. Gli organi necessari e gli organi eventuali
2. Il Consiglio regionale
3. Il Presidente e la Giunta
4. I Consigli delle autonomie locali (CAL)
5. Gli organi di garanzia statutaria
6. Gli altri organi contemplati dagli statuti
POTERI D’INGERENZA E RACCORDI COOPERATIVI
1. Premessa
2. I poteri d’'ingerenza dello Stato
3. I raccordi cooperativi (c.d. “funzioni costituzionali” delle Regioni)
LE REGIONI E L’'UNIONE EUROPEA
1. Il punto di partenza: la penalizzazione delle entità sub-statali
2. L’originaria prevalenza degli Stati unitari ed i successivi processi di regionalizzazione
3. Il versante europeo
4. Il versante nazionale

Testi Adottati

Antonio D'ATENA
Diritto regionale, Giappichelli editore, Torino, 2019 (IV edizione)
isbn 9788892119574

Bibliografia

In aggiunta al manuale indicato, da studiare nella sua interezza, per approfondimenti specifici gli studenti faranno riferimento ai materiali didattici presenti sul sito web del corso:
https://economia.uniroma2.it/corso/materialidoc/319/

Modalità di svolgimento

La didattica del corso si articola in 18 lezioni in aula di due ore ciascuna, per un totale di 36 ore
Per una attiva partecipazione alle lezioni agli studenti viene richiesto di svolgere preventivamente alcune letture, di volta in volta indicate dal docente.

Regolamento Esame

I risultati dell'apprendimento sono valutati attraverso la partecipazione in classe (per i frequentanti) e l'esame finale orale vertente sull'intero programma del corso.
Gli studenti frequentanti possono portare una tesina scritta (20 pagg. circa) di approfondimento su un argomento concordato con il docente, la quale concorrerà alla valutazione finale della preparazione dello studente.