Facoltà di Economia

Lucia LeonelliProf.ssa Lucia Leonelli
Preside della Facoltà

La Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" è un centro di formazione e di ricerca di eccellenza, riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, ed è costituito da due dipartimenti: Economia e Finanza e Management e Diritto.

Continua a leggere la presentazione della Facoltà


La Facoltà di Economia è costituita dai dipartimenti:

Dipartimento di Economia e Finanza

Prof. Vincenzo Atella
Direttore

Dipartimento di Management e Diritto

Prof.ssa Martina Conticelli
Direttore

Iscrizioni e Trasferimenti

In questa sezione trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno per accedere alla nostra offerta formativa (bandi, test di ammissione, borse di studio, residenze e alloggi...)
Il tuo futuro comicia da qui!

Terza Missione

La Facoltà di Economia, da sempre impegnata a favore della crescita del tessuto socioeconomico italiano e nella cooperazione internazionale, declina la sua Terza missione impegnandosi in una ricerca di eccellenza utile a fini produttivi, capace di contribuire all’avanzamento della conoscenza, dei saperi culturali, scientifici e tecnologici atti a migliorare il benessere della società, attraverso una formazione di qualità, la creazione di partnership istituzionali e progetti con le imprese e per il territorio, il supporto della proprietà intellettuale e dell’imprenditorialità, il placement dei propri laureati, la promozione di iniziative volte a garantire sviluppo sostenibile, innovazione sociale, civic engagement e resilienza.

Scopri di più...

Syllabus

EN IT

Obiettivi Formativi

OBIETTIVI FORMATIVI:
Il corso ha lo scopo di inquadrare teoricamente le problematiche culturali che sono affrontati dalle imprese moderne soprattutto in considerazione della sempre più diffusa globalizzazione e internazionalità e i continui cambiamenti nel contesto di business. In aggiunta, il corso vuole trattare il tema culturale a tutto tondo anche attraverso lo studio degli approcci di Diversity and Inclusion (strategie per la gestone della diversità ed inclusione), che devono esser considerati come temi ad alto valore aggiunto delle culture.
Per quanto riguarda la parte teorica, il corso vuole offrire una panoramica degli elementi salienti che possono influenzare la costituzione, gestione e cambiamento della cultura organizzativa. Per quanto riguarda invece la parte pratica, il corso si prefigge l’obbiettivo di sviluppare capacità di comprendere ed “approcciare” il contesto sociale e istituzionale in cui in un futuro si potranno trovare a lavorare. Per tale motivo gli studenti saranno coinvolti nell’analisi e sperimentazione di casi reali ed esercitazioni che possano sviluppare ulteriormente lo loro capacità di gestione delle variabili culturali e la loro stessa intelligenza culturale. Quindi, tutto il corso privilegerà questa seconda parte, dando maggiore enfasi ad un approccio di apprendimento esperienziale.
Il percorso di apprendimento è suddiviso in 3 sezioni:
• Sezione I: Cultura e cross-cultural management
• Sezione II: Modelli organizzativi per l’internazionalità
• Sezione III: Adattabilità culturale

Specificatamente, gli obiettivi formativi del corso è quello di fornire teorie, strumenti e sviluppare capacità per l'analisi e gestione dei comportamenti collettivi e di gruppo in ambienti organizzativi, al fine di:
• Comprendere e utilizzare concretamente le teorie e i modelli fondamentali relativi al Cross cultural management all’adattamento culturale;
• Sviluppare le capacità di applicare la teoria alla pratica attraverso un approccio esperienziale;
• Sviluppare le capacità di analisi, di elaborazione e di soluzione di problemi di gestione della cultura organizzativa.

Alla fine del corso gli studenti avranno compreso:
1. I modelli e le teorie rispetto alle problematiche del Cross cultural management e modelli organizzativi per rispondervi;
2. Tecniche per promuovere l'efficacia della gestione della cultura organizzativa e suo cambiamento;
e avranno sviluppato:
3. Competenze, per l’analisi della cultura organizzativa e per la progettazione organizzativa;
4. Capacità relazionali e interpersonali per muoversi in contesti culturali reali.
Seguendo i descrittori di Dublino queste macro classi sono declinabili in:

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
1. Acquisire e dimostrare padronanza dei concetti generali relativi alla gestione delle variabili culturale. In particolare:
1.1. I modelli e le teorie rispetto alla gestione della multiculturalità (cross cultural management) e dell’intelligenza culturale per comprenderla;
1.2. Le teorie e gli approcci più diffusi alla progettazione di una organizzazione internazionale e alla gestione del suo Capitale umano;
1.3. Concetti di diversità e inclusione, strategie atte alla loro gestione.

CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE:
2. Sviluppo di competenze, per l’analisi sia del comportamento degli individui e dei gruppi in relazioni a contesti internazionali e rispetto a valori culturali radicati. In particolare:
2.1 Capacità di analisi dell’intelligenza culturale per poter codificare in maniera compiuta il proprio comportamento sia per interpretare quello altrui;
2.2. Capacità di progettare contesti organizzativi multi-nazionali e posizioni lavorative coinvolti in compiti internazionali;
2.3. Strutturare piani di Diversity & inclusion rispetto le dimensioni di unicità presenti nell’organizzazione.

AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
3. Sviluppare le capacità di elaborazione e di soluzione di problemi organizzativi in relazione agli aspetti della multiculturalità, adattamento culturale e alla gestione delle diversità.
4. Capacità relazionali, interpersonali e negoziale attraverso la sperimentazione diretta di contesti di lavoro interattivi che consentirà loro di contribuire in modo più efficace allo sviluppo dell’organizzazione.

ABILITÀ COMUNICATIVE:
5. Capacità di elaborazione scritta dei contenuti attraverso la preparazione di report riflessivi e l’articolazione di presentazioni convincenti e chiare.
6. Capacità di presentazione e pitching attraverso le molte presentazioni formative e esercitazioni disegnate per il corso e accompagnare il percorso di sviluppo personale.
7. Capacità di aggiustare le modalità e strategie comunicative rispetto al contesto e ai possibili riceventi.

CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO:
8. Dimostrazione di una capacità di riflessione e di apprendimento continuo per promuovere anche in contesti professionali e organizzativi futuri, un avanzamento culturale di tutta l’organizzazione.

MASSIMILIANO PELLEGRINI

Prerequisiti


NESSUNA. Gli studenti sono, comunque, vivamente sollecitati a rivedere i contenuti di eventuali corsi di Organizzazione Aziendale da loro seguiti durante la laurea triennale.

Programma

Sezione I:
Cultura e cross-cultural management
Argomento: Materiale: Attività/Esercitazioni:
1 Concetti base sulla cultura (I) Capitolo 6 e materiale integrativo Presentazione syllabus / Simboli culturali
2 Concetti di base sulla cultura (II) Materiale integrativo Robertson & Davies Management case study
3 Cross cultural management (I) Capitolo 6 e materiale integrativo Johari window
4 Cross cultural management (II) Capitolo 6 e materiale integrativo Analisi variabili di cross cultural management (Stahl & Maznevski, 2021 e Stahl et al. 2010)
5 Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali(I) Capitolo 7 e materiale integrativo Esercitazioni su influssi religiosi e cultura
6 Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali (II) Capitolo 7 e materiale integrativo Esercitazione framework Hofstede e Globe
7 Cultural intelligence (CQ) (I) Materiale integrativo Test CQ
8 Cultural intelligence (CQ) (I) Materiale integrativo Analisi variabili di CQ (Ott & Michailova, 2018)

Sezione II:
Modelli organizzativi per l’internazionalità

9 Approcci alla progettazione organizzativa internazionale Capitolo 1 Analisi delle differenze dei vari modelli
10 Le strutture organizzative (I) Capitolo 2
11 Le strutture organizzative (II) Capitolo 2-3 Comparazione casi reali

Presentazione gruppi

12-15 Presentazione lavoro di gruppo

Sezione III:
Adattabilità culturale
16 Introduzione alla Diversità ed Inclusione Materiale integrativo Cloud Conversation
17 La Diversità come competenza organizzativa Materiale integrativo Diversity map
18 La Inclusive Organization: come pensarla, come promuoverla Materiale integrativo Transformation Metaplan
19 Gli abilitanti della Inclusive Organization: Tecnologie Materiale integrativo
20 Gli abilitanti della Inclusive Organization: Cultura - Leadership Materiale integrativo
21 Inclusive Debat: conversazione con Manager aziendale Materiale integrativo Feedback session
22 Inclusive Debat: Conversazione con Manager aziendale Materiale integrativo Feedback session

Testi Adottati


• Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale. Guerrini associati.

Programma Frequentanti
a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli (in ordine di progressione didattica):
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti (paragrafi 3-9).
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale

B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo)
1. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
2. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
3. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
4. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.


Programma Non Frequentanti
a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli del libro:
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Capitolo 4: Le alleanze come strategia
Capitolo 5: La sfida delle differenze culturali;
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.

B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo obbligatorio):
1. Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
2. Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
3. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
4. Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
5. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
6. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
7. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
8. Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.


Bibliografia


• Acanfora F. (2021). In altre parole. Dizionario minimo di diversità. Effequ (LIBRO)
• Donadio A. (2008). Smarting Up. La Smart Organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione. Franco Angeli (LIBRO)
• Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
• Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
• Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
• Scott E. Page, (2007). The Difference: How the power of diversity creates better group, firms, schools and societies. Princeton edition (LIBRO)
• Thomas D.C. e Peterson M.F (2016). Cross-Cultural Management: Essential Concepts, Sage publication. (LIBRO)
• Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.



Modalità di svolgimento


Il corso adotta una modalità didattica mista, che comprende: lezioni frontali, discussione di casi e esercitazioni pratiche.

Le lezioni frontali saranno utilizzate solo per offrire una panoramica dei concetti teorici necessari alla sperimentazione. Comunque questa modalità didattica rappresenterà solo una piccola percentuale del corso e le lezioni non saranno solo caratterizzate dal tradizionale trasferimento di nozioni e conoscenze, ma anche da una forte interazione tra docente e studenti.

La parte sostanziale del corso invece verterà su modalità didattiche centrate sullo studente e di tipo esperienziale. Infatti per fornire agli studenti una vera possibilità di sviluppo personale e uno sguardo sul mondo delle organizzazioni, saranno organizzati ampi momenti di lavoro e di riflessione di gruppo. Questi momenti prevenderanno esperienza diretta, l’analisi e la soluzione di problematiche di gestione di un gruppo. A tale fine saranno organizzate esercitazioni, simulazioni, test e presentazioni.

Gli studenti frequentanti sono fortemente invitati a partecipare a tutte le lezioni e a tutti i momenti di lavoro legati alle esercitazioni e casi di studio in quanto questo faciliterà lo sviluppo dell’elaborato finale.


Regolamento Esame


Il corso prevede due prove di verifica: una scritta relativa alla produzione di un essay e un esame orale.

Frequentanti
Per essere considerati frequentanti va effettuata la consegna di tutti i lavori ed esercitazioni assegnate (vedasi comunque il paragrafo relativo per dettagliate informazioni). Queste prove formative di gruppo assegnate durante il corso, ancorché non rappresentando vere e prove di esame con voto ufficiale, hanno lo scopo di preparare un portafoglio di esperienze e riflessioni concreti sul lavorare in gruppo.
In aggiunta, sarà necessario preparare una presentazione finale circa un problema di gestione/adattamento culturale, su uno dei qualsiasi argomenti trattati durante il corso, applicato ad un caso pratico.
Ciò permetterà ai frequentanti di dimostrare: padronanza delle teorie, capacità di applicazione ai contesti vissuti dai gruppi e infine proprietà nell’elaborare giudizi e riflessioni approfonditi, nonché una stimolazione delle capacità di relazione con gli altri e con il contesto sociale. Inoltre la presentazione finale, e anche quelle programmate durante il corso, aiuteranno gli studenti nel maturare le loro capacità di comunicazione sia come public-speaking che come elaborazioni di materiale chiaro e comprensivo in forma scritta.
Per quanto riguarda la prova effettiva (ossia quella che rappresenterà oggetto formale di valutazione)
1) Prova scritta (di gruppo): La realizzazione di un elaborato di gruppo che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 7000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso). La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS. La consegna dell’elaborato di gruppo sarà permessa soltanto nella sessione nella sessione invernale (Dicembre, Gennaio, Febbraio). Dopo tali date anche i frequentanti dovranno seguire le modalità di esame dei non frequentanti.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
a) Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
b) Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
c) Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
d) Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
e) Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione.
2) Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste domande di discussione sull’elaborato, al fine di riflettere sui contenuti teorici del corso e applicarli al caso concreto. A tal fine, in sede di prova orale è necessario avere a disposizione una copia dell’elaborato.
Anche rispetto a questa prova verranno testati l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica e l’autonomia di giudizio nel formulare riflessioni personali. Verranno inoltre testate le capacità comunicative individuali di presentazione orale e esposizione ordinata.

Solo per la prima sessione di esame (dicembre), ai frequentanti sarà data la possibilità di dividere la consegna della relazione in due parti.
1. Consegna di una relazione individuale di 3000 parole, incentrata su solo un aspetto teorico della relazione così come descritta nel precedente paragrafo. Tale consegna sarà considerato come un esonero parziale e sarà da effettuare durante la settimana della pausa didattica fra i due moduli.
2. Completamento della relazione di gruppo come esposto nel syllabus.
3. La prova orale verterà solo sulla relazione finale.


Non Frequentanti
1) Prova scritta (individuale). La realizzazione di un elaborato individuale che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 5000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso), pena penalizzazione sul punteggio finale. La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
a) Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
b) Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
c) Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
d) Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
e) Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione. La prova scritta ha quindi la finalità di valutare la conoscenza dei contenuti fondamentali del corso, ma soprattutto la valutazione di come questi concetti e teorie possono essere applicate in pratica. Inoltre lo studente dovrà dimostrare autonomia di giudizio per valutare le connessioni logiche fra le varie teorie. Saranno infine testate anche le capacità comunicative in forma scritta
2) Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste sia domande di discussione di alcuni passaggi dell’elaborato, al fine di riflettere sui passaggi di elaborazione personali su contenuti teorici del corso e applicarli al caso in oggetto, sia domande di carattere puramente teorico. In tale sede si chiede di portare con sé l’elaborato scritto.
La prova orale è volta a testare in dettaglio, l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica. Parimenti verranno testate le capacità comunicative individuali di presentazione di concetti e la capacità di elaborazioni di riflessioni personali.

ALESSANDRO DONADIO

Prerequisiti

NESSUNA. Gli studenti sono, comunque, vivamente sollecitati a rivedere i contenuti di eventuali corsi di Organizzazione Aziendale da loro seguiti durante la laurea triennale.

Programma

Sezione I:
Cultura e cross-cultural management
Argomento: Materiale: Attività/Esercitazioni:
1 Concetti base sulla cultura (I) Capitolo 6 e materiale integrativo Presentazione syllabus / Simboli culturali
2 Concetti di base sulla cultura (II) Materiale integrativo Robertson & Davies Management case study
3 Cross cultural management (I) Capitolo 6 e materiale integrativo Johari window
4 Cross cultural management (II) Capitolo 6 e materiale integrativo Analisi variabili di cross cultural management (Stahl & Maznevski, 2021 e Stahl et al. 2010)
5 Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali(I) Capitolo 7 e materiale integrativo Esercitazioni su influssi religiosi e cultura
6 Influenze esterne sulla cultura: Culture nazionali (II) Capitolo 7 e materiale integrativo Esercitazione framework Hofstede e Globe
7 Cultural intelligence (CQ) (I) Materiale integrativo Test CQ
8 Cultural intelligence (CQ) (I) Materiale integrativo Analisi variabili di CQ (Ott & Michailova, 2018)

Sezione II:
Modelli organizzativi per l’internazionalità

9 Approcci alla progettazione organizzativa internazionale Capitolo 1 Analisi delle differenze dei vari modelli
10 Le strutture organizzative (I) Capitolo 2
11 Le strutture organizzative (II) Capitolo 2-3 Comparazione casi reali

Presentazione gruppi

12-15 Presentazione lavoro di gruppo

Sezione III:
Adattabilità culturale
16 Introduzione alla Diversità ed Inclusione Materiale integrativo Cloud Conversation
17 La Diversità come competenza organizzativa Materiale integrativo Diversity map
18 La Inclusive Organization: come pensarla, come promuoverla Materiale integrativo Transformation Metaplan
19 Gli abilitanti della Inclusive Organization: Tecnologie Materiale integrativo
20 Gli abilitanti della Inclusive Organization: Cultura - Leadership Materiale integrativo
21 Inclusive Debat: conversazione con Manager aziendale Materiale integrativo Feedback session
22 Inclusive Debat: Conversazione con Manager aziendale Materiale integrativo Feedback session

Testi Adottati

• Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale. Guerrini associati.

Programma Frequentanti
a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli (in ordine di progressione didattica):
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti (paragrafi 3-9).
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale

B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo)
1. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
2. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
3. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
4. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.


Programma Non Frequentanti
a) Libro Decastri (1999) Verso l'internazionalità. Assetti organizzativi, sistemi di gestione del personale e cultura d'azienda per affrontare la sfida internazionale.
Gli studenti devono preparare i seguenti capitoli del libro:
Capitolo 1: Il profilo di base dei modelli organizzativi
Capitolo 2: Le strutture organizzative
Capitolo 3: Al centro del conflitto: il presidio territoriale
Capitolo 4: Le alleanze come strategia
Capitolo 5: La sfida delle differenze culturali;
Capitolo 6: Cultura nazionale e teoria dell’organizzazione;
Capitolo 7: Cultura e management: dal metodo ai contenuti.

B) Lista articoli internazionali (materiale di studio integrativo obbligatorio):
1. Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
2. Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
3. Ott, D. L., & Michailova, S. (2018). Cultural intelligence: A review and new research avenues. International Journal of Management Reviews, 20(1), 99-119.
4. Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
5. Stahl, G. K., & Maznevski, M. L. (2021). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A retrospective of research on multicultural work groups and an agenda for future research. Journal of International Business Studies, 52(1), 4-22.
6. Stahl, G. K., Maznevski, M. L., Voigt, A., & Jonsen, K. (2010). Unraveling the effects of cultural diversity in teams: A meta-analysis of research on multicultural work groups. Journal of International Business Studies, 41(4), 690-709.
7. Tung, R. L., & Stahl, G. K. (2018). The tortuous evolution of the role of culture in IB research: What we know, what we don’t know, and where we are headed. Journal of International Business Studies, 49(9), 1167-1189.
8. Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.

Bibliografia

• Acanfora F. (2021). In altre parole. Dizionario minimo di diversità. Effequ (LIBRO)
• Donadio A. (2008). Smarting Up. La Smart Organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione. Franco Angeli (LIBRO)
• Earley, P. C. (2002). Redefining interactions across cultures and organizations: Moving forward with cultural intelligence. Research in organizational behavior, 24, 271-299.
• Fang, F., Schei, V., & Selart, M. (2018). Hype or hope? A new look at the research on cultural intelligence. International Journal of Intercultural Relations, 66, 148-171.
• Pothukuchi, V., Damanpour, F., Choi, J., Chen, C. C., & Ho Park, S. (2002). National and organizational culture differences and international joint venture performance. Journal of International business Studies, 33(2), 243-265.
• Scott E. Page, (2007). The Difference: How the power of diversity creates better group, firms, schools and societies. Princeton edition (LIBRO)
• Thomas D.C. e Peterson M.F (2016). Cross-Cultural Management: Essential Concepts, Sage publication. (LIBRO)
• Van Dyne, L., Ang, S., Ng, K. Y., Rockstuhl, T., Tan, M. L., & Koh, C. (2012). Sub‐dimensions of the four factor model of cultural intelligence: Expanding the conceptualization and measurement of cultural intelligence. Social and personality psychology compass, 6(4), 295-313.


Modalità di svolgimento

Il corso adotta una modalità didattica mista, che comprende: lezioni frontali, discussione di casi e esercitazioni pratiche.

Le lezioni frontali saranno utilizzate solo per offrire una panoramica dei concetti teorici necessari alla sperimentazione. Comunque questa modalità didattica rappresenterà solo una piccola percentuale del corso e le lezioni non saranno solo caratterizzate dal tradizionale trasferimento di nozioni e conoscenze, ma anche da una forte interazione tra docente e studenti.

La parte sostanziale del corso invece verterà su modalità didattiche centrate sullo studente e di tipo esperienziale. Infatti per fornire agli studenti una vera possibilità di sviluppo personale e uno sguardo sul mondo delle organizzazioni, saranno organizzati ampi momenti di lavoro e di riflessione di gruppo. Questi momenti prevenderanno esperienza diretta, l’analisi e la soluzione di problematiche di gestione di un gruppo. A tale fine saranno organizzate esercitazioni, simulazioni, test e presentazioni.

Gli studenti frequentanti sono fortemente invitati a partecipare a tutte le lezioni e a tutti i momenti di lavoro legati alle esercitazioni e casi di studio in quanto questo faciliterà lo sviluppo dell’elaborato finale.

Regolamento Esame

Il corso prevede due prove di verifica: una scritta relativa alla produzione di un essay e un esame orale.

Frequentanti
Per essere considerati frequentanti va effettuata la consegna di tutti i lavori ed esercitazioni assegnate (vedasi comunque il paragrafo relativo per dettagliate informazioni). Queste prove formative di gruppo assegnate durante il corso, ancorché non rappresentando vere e prove di esame con voto ufficiale, hanno lo scopo di preparare un portafoglio di esperienze e riflessioni concreti sul lavorare in gruppo.
In aggiunta, sarà necessario preparare una presentazione finale circa un problema di gestione/adattamento culturale, su uno dei qualsiasi argomenti trattati durante il corso, applicato ad un caso pratico.
Ciò permetterà ai frequentanti di dimostrare: padronanza delle teorie, capacità di applicazione ai contesti vissuti dai gruppi e infine proprietà nell’elaborare giudizi e riflessioni approfonditi, nonché una stimolazione delle capacità di relazione con gli altri e con il contesto sociale. Inoltre la presentazione finale, e anche quelle programmate durante il corso, aiuteranno gli studenti nel maturare le loro capacità di comunicazione sia come public-speaking che come elaborazioni di materiale chiaro e comprensivo in forma scritta.
Per quanto riguarda la prova effettiva (ossia quella che rappresenterà oggetto formale di valutazione)
1) Prova scritta (di gruppo): La realizzazione di un elaborato di gruppo che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 7000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso). La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS. La consegna dell’elaborato di gruppo sarà permessa soltanto nella sessione nella sessione invernale (Dicembre, Gennaio, Febbraio). Dopo tali date anche i frequentanti dovranno seguire le modalità di esame dei non frequentanti.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
a) Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
b) Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che il gruppo vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
c) Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
d) Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
e) Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione.
2) Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste domande di discussione sull’elaborato, al fine di riflettere sui contenuti teorici del corso e applicarli al caso concreto. A tal fine, in sede di prova orale è necessario avere a disposizione una copia dell’elaborato.
Anche rispetto a questa prova verranno testati l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica e l’autonomia di giudizio nel formulare riflessioni personali. Verranno inoltre testate le capacità comunicative individuali di presentazione orale e esposizione ordinata.

Solo per la prima sessione di esame (dicembre), ai frequentanti sarà data la possibilità di dividere la consegna della relazione in due parti.
1. Consegna di una relazione individuale di 3000 parole, incentrata su solo un aspetto teorico della relazione così come descritta nel precedente paragrafo. Tale consegna sarà considerato come un esonero parziale e sarà da effettuare durante la settimana della pausa didattica fra i due moduli.
2. Completamento della relazione di gruppo come esposto nel syllabus.
3. La prova orale verterà solo sulla relazione finale.


Non Frequentanti
1) Prova scritta (individuale). La realizzazione di un elaborato individuale che possa analizzare due prospettive teoriche svolte durante il modulo e una loro applicazione pratica. Tale elaborato dovrà essere di almeno 5000 parole (si può superare tale limite solo per eccesso), pena penalizzazione sul punteggio finale. La consegna dovrà essere fatta sulla piattaforma TEAMS.
Il lavoro dovrà indicare i seguenti punti:
a) Dissertazione teorica del primo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
b) Dissertazione teorica del secondo argomento: Analisi teorica delle fonti bibliografica degli elementi salienti che si vuole mettere in evidenza per il primo argomento. In questa prima sezione le considerazioni sono ancora a livello teorico e generale (non indicazioni di casi reali ancora). Si presentano le connotazioni specifiche dell’argomento che si vogliono trattare;
c) Interpretazione dei legami fra i due argomenti: in questa sezione il gruppo deve dare dimostrazione di aver capito come i due temi fino ad adesso trattati in maniera disgiunta sono invece interconnessi e quindi devono essere analizzati insieme. Si passa a trattare argomentazioni molto specifiche che legano i due argomenti. La sezione dovrebbe finire con delle domande di ricerca che guideranno l’analisi pratica/empirica.
d) Analisi empirica: analisi di un caso aziendale reale o di un settore rispetto alle domande di ricerca formulate nel paragrafo precedente. Questa parte deve essere utilizzata con l’ausilio di una raccolta dati sul contesto da analizzare. La sezione comincia con una piccola spiegazione del contesto scelto (impresa o settore) e delle sue caratteristiche peculiari che lo rendono funzionale all’analisi (perché risponde bene alle domande di ricerca). Si passa ad una vera e proprio analisi di settore o di impresa rispetto alle domande di ricerca.
e) Riflessione sui risultati: si conclude l’elaborato facendo una riflessione finale su come i risultati fanno ad integrare la base di conoscenza presentata rispetto ai due argomenti teorici. Ovviamente tale valutazione potrà essere fatta sia con scopo confermativo, indicando ad esempio di buone prassi adottate dall’impresa che rappresentano un’applicazione della teoria, sia con scopo correttivo, indicando prassi adottate che si sono rivelate non funzionali. In entrambi i casi si può indicare azioni migliorative e correttive per entrambe le situazioni.
Questa prova è volta sia alla valutazione delle conoscenze acquisite, che l’abilità di applicare queste teorie alla pratica. Soprattutto nell’ultima parte viene inoltre testata l’abilità di esprimere giudizio autonomi e riflettere in maniera critica. Infine le capacità comunicative di produzione scritta sono altra componente della valutazione. La prova scritta ha quindi la finalità di valutare la conoscenza dei contenuti fondamentali del corso, ma soprattutto la valutazione di come questi concetti e teorie possono essere applicate in pratica. Inoltre lo studente dovrà dimostrare autonomia di giudizio per valutare le connessioni logiche fra le varie teorie. Saranno infine testate anche le capacità comunicative in forma scritta
2) Prova Orale (individuale). Al candidato verranno poste sia domande di discussione di alcuni passaggi dell’elaborato, al fine di riflettere sui passaggi di elaborazione personali su contenuti teorici del corso e applicarli al caso in oggetto, sia domande di carattere puramente teorico. In tale sede si chiede di portare con sé l’elaborato scritto.
La prova orale è volta a testare in dettaglio, l’acquisizione di conoscenze, la loro applicazione alla pratica. Parimenti verranno testate le capacità comunicative individuali di presentazione di concetti e la capacità di elaborazioni di riflessioni personali.