Aggiornato A.A. 2015-2016
Scopo del corso
• Il corso corso ha tre diverse dimensioni e quindi ha una pluralità di scopi:
• a) storia: illustrare alcuni fatti di base inerenti le problematiche dello sviluppo, con particolare attenzione ai diversi percorsi che i principali paesi hanno seguito e ai legami che sono intercorsi tra di essi, in una prospettiva il meno possibile eurocentrica. L’approccio è quello contemporaneo della storia globale.
• b) teoria: ricostruire la nascita e il declino dell’economia dello sviluppo nei primi decenni del dopoguerra, illustrando i modelli che hanno ispirato le politiche dello sviluppo anche delle istituzioni internazionali.
• c) cultura economica: colmare alcune lacune lasciate aperte dagli altri corsi della Laurea Magistrale, quali l’approccio delle capacità di Sen e il suo impatto sull’economia di genere.
Indicatori di Dublino rilevanti per i corso:
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Contenuto delle lezioni
Avvertenza: le fotocopie dei testi citati sono disponibili in biblioteca in una cartellina presso il tavolo all'entrata. Fa eccezione il libro di Cozzi.
Le slides di tutte le lezioni con l'eccezione della 3,4,5 sono disponibili in "materiale didattico"
1) lunedì 9 novembre 2015
Informazioni generali
Caratteristiche dell'economia come scienza sociale
L'andamento del PIL pro/capite nell'ultimo millennio: considerazioni e osservazioni
La struttura del corso
2) martedì 10 novembre 2015
Ascesa e declino dell'economia dello sviluppo, dalla Seconda guerra Mondiale agli anni 1980: schema di riferimento generale.
Testo di riferimento: A.O. Hirschman , Ascesa e declino dell'economia dello sviluppo, Torino: Rosenberg & Sellier, 1983, pagg. 191-216. .
3) mercoledì 11 novembre 2015
Evoluzione del concetto e della misura di "sviluppo"
L'eredità dell'economia "classica" della crescita I : Free Trade contro mercantilismo; l'accumulazione del capitale e la centralità della distribuzione del reddito; Adam Smith e la divisione del lavoro
Testo di riferimento anche per la lezione successiva: T. Cozzi , Teoria dello sviluppo economico, Bologna: Il Mulino, capitolo, 2 E' disponibile in biblioteca sia l'edizione 1972 che 1979. Vanno bene entrambe le edizioni. Chi legge agevolmente l'inglese, è fortemente consigliato di studiare anche G. Meier, Biography of a subject, New York: Oxford University Press, 2005, pp. 15-40
4) lunedì 16 novembre 2015
L'eredità dell'economia "classica" della crescita II: i limiti dello sviluppo. Malthus e il rapporto tra accumulazione del capitalee popolazione; Ricardo e la scarsità delle risorse naturali.
5) martedì 17 novembre 2015
Esercitazione su un modello ricardiano di sviluppo
L'eredità del pensiero di Marx: progresso tecnologico, concorrenza e crisi; capitalismo e colonialismo
Per i testi di riferimento, vedi Lezione 3; e nel sopra menzionato libro del Cozzi, par. 3.1 e 3.4
6) mercoledì 18 novembre 2015
Dualismo dell'economia. Il modello di Lewis
Testi di riferimento: R. Piras , Dalla Teoria dello sviluppo alla teoria della crescita, Torino, Giappichelli, 2000,pagg. 7-20 (fotocopie in biblioteca)
M. Todaro e S. Smith, Economic development, 11sima edizione, 2012, Addison-Wesley, capitolo 3, indispensabile anche per le lezioni successive
7) martedì 24 novembre 2015
Implicazioni del modello di Lewis. Critiche al modello di Lewis. Fattori push e pull delle migrazioni: il modello di Todaro Harris
8) mercoledì 25 novembre 2015
Ancora sul modello Todaro-Harris. Teorie della crescita bilanciata.
9) lunedì 30 novembre 2015
Crescita bilanciata: il "Big Push" di Rosenstein Rodan e il circolo vizioso della povertò di Nurkse. Crescita sbilanciata: Hirschmann
Testi di riferimento :G. Meier, Biography of a subject, New York: Oxford University Press, 2005, cap. 4
M. Todaro e S. Smith, Economic development, 11sima edizione, 2012, Addison-Wesley, pp. 163-171
10) martedì 1 dicembre 2015
L'approccio storico degli "stadi dello sviluppo" : Rostow
Testi di riferimento: W. Rostow, Gli stadi dello sviluppo economico, Torino: Einaudi 1960 pp.1-49
11) mercoledì 2 dicembre 2015
La critica di Gerschenkron alla teoria di Rostow degli stadi dello sviluppo
Testi di riferimento: A. Gerschenkron, Il problema storico dell'arretratezza economica, Torino: Einaudi 1965, capitoli 1 e 2
12) lunedì 7 dicembre 2015
Modello di Myrdal di causazione cumulativa. Teorie neo-marxiste dello sviluppo
Testi di riferimento: A.P.Thirlwall, Growth and Development, 5th edition, London Macmillan 1994, pp. 127-142
Per chi preferisce un testo in italiano: Oman C.P. , Wignaraja G. Le teorie dello sviluppo economico dal dopoguerra a oggi, a cura di N. Boccella, Milano: Edizione Universitarie di Lettere Economia e Diritto 2005, pp.209-281
13) mercoledì 9 dicembre 2015
Teorie strutturaliste: Prebisch e il problema delle ragioni di scambio tra centro e periferia. L'instabilità delle materie prime. Teorie della dipendenza
14) lunedì 14 dicembre 2015
Sen e l'approccio delle capabilities per valutare e misurare lo sviluppo
Testi di riferimento: A. Sen Lo sviluppo è libertà , Milano, Mondadori, 2001, capitoli 1,2 e 4
15) martedì 15 dicembre 2015
Proseguimento della lezione precedente. La disuguaglianza e la "U rovesciata" di Kuznets
Testi di riferimento: A. Hirschman, Il mutare della tolleranza per le disuguaglianze di reddito nel corso dello sviluppo economico, in A.O. Hirschman , Ascesa e declino dell'economia dello sviluppo, Torino: Rosenberg & Sellier, 1983
16) mercoledì 16 dicembre 2015
Teorie alternative delle cause della povertà e ricchezza delle nazioni
Testi di riferimento: D.Acemoglu e J.A.Robinson, Perché le nazioni falliscono, Milano, Il Saggiatore 2013, in particolare capp. 1,2,3