Facoltà di Economia

Lucia LeonelliProf.ssa Lucia Leonelli
Preside della Facoltà

La Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" è un centro di formazione e di ricerca di eccellenza, riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, ed è costituito da due dipartimenti: Economia e Finanza e Management e Diritto.

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La Facoltà di Economia è costituita dai dipartimenti:

Dipartimento di Economia e Finanza

Prof. Alberto Iozzi
Direttore

Dipartimento di Management e Diritto

Prof.ssa Martina Conticelli
Direttore

Iscrizioni e Trasferimenti

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Terza Missione

La Facoltà di Economia, da sempre impegnata a favore della crescita del tessuto socioeconomico italiano e nella cooperazione internazionale, declina la sua Terza missione impegnandosi in una ricerca di eccellenza utile a fini produttivi, capace di contribuire all’avanzamento della conoscenza, dei saperi culturali, scientifici e tecnologici atti a migliorare il benessere della società, attraverso una formazione di qualità, la creazione di partnership istituzionali e progetti con le imprese e per il territorio, il supporto della proprietà intellettuale e dell’imprenditorialità, il placement dei propri laureati, la promozione di iniziative volte a garantire sviluppo sostenibile, innovazione sociale, civic engagement e resilienza.

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Syllabus

EN IT

Obiettivi Formativi

OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso di diritto fallimentare si propone di introdurre gli studenti alla comprensione della disciplina giuridica della crisi di impresa, degli specifici interessi in essa coinvolti e del complesso di norme e principi deputate a regolarli.
L'obiettivo del corso è di fornire agli studenti gli strumenti teorici e metodologici necessari a conoscere il sistema delle procedure concorsuali e ad affrontare con consapevolezza le problematiche sistematiche e applicative che tale sistema pone all'operatore del diritto.
Al termine del corso, gli studenti dovranno dimostrare di aver raggiunto i risultati di apprendimento attesi, in aderenza con i descrittori di Dublino, come segue:

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
- Dimostrare una conoscenza di base dei principi generali della disciplina della responsabilità patrimoniale e della tutela del credito
- Identificare e spiegare le ragioni per le quali in presenza della crisi di impresa l'ordinamento ritiene opportuno una disciplina speciale che deroghi a quella generale
- Interpretare e analizzare la complessità dei rapporti e dei conflitti di interessi che si manifestano in presenza della crisi della imprese
- Individuare le linee direttrici e i principi sottesi ai più recenti interventi di riforma del diritto della crisi di impresa.
- Acquisire consapevolezza dei principali strumenti di prevenzione e gestione della crisi di impresa
- Analizzare il ruolo della giurisprudenza nella formazione e nell'evoluzione del sistema.

CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
- Dimostrare capacita di identificare, analizzare, valutare e risolvere specifici problemi giuridici
- Individuare le specificità del diritto di impresa, e della crisi di impresa in particolare, e spiegare come le stesse reagiscano sui principi generali del diritto civile.
- Comparare metodi e strumenti appresi durante il corso e da insegnamenti affini e scegliere quelli più adatti alla tutela degli interessi coinvolti nella crisi di impresa.

AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Utilizzare le conoscenze teoriche generali e specifiche apprese durante il corso nell'inquadramento, nella rielaborazione, nell'argomentazione e nella valutazione autonoma dei problemi concernenti la rilevazione e la gestione del crisi di impresa

ABILITÀ COMUNICATIVE
- Esporre i concetti acquisiti durante il corso, in forma sia scritta che orale, in modo chiaro, corretto, ordinato e con proprietà di linguaggio coerente con la disciplina.
- Saper spiegare i concetti acquisiti durante il corso anche a persone non esperte di diritto.

CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO
- Identificare i possibili campi di applicazione delle competenze maturate per la futura carriera.
- Valutare l'importanza della base di conoscenza teorica e pratica acquisita nel processo complessivo di formazione intrapreso.

Prerequisiti

Il superamento dell'esame di istituzione di diritto privato e di diritto pubblico è propedeutico allo studio del diritto fallimentare. Sono altresì consigliati il superamento dell'esame di diritto commerciale e la conoscenza delle nozioni fondamentali di macro e microeconomia, di economia e gestione delle imprese, nonché di ragioneria.

Programma

GARANZIA PATRIMONIALE E DISCIPLINA DELLA IMPRESA IN CRISI
Patrimonio e garanzia patrimoniale
L'attuazione e la conservazione della garanzia patrimoniale
L'insolvenza
La disciplina dell'impresa in crisi

CRISI DI IMPRESA E SISTEMA DELLE PROCEDURE CONCORSUALI
Genesi e manifestazione della crisi di impresa
Procedure autoritative e procedure negoziali
Procedure giurisdizionali e procedure amministrative
Procedure liquidatori e procedure di risanamento
Principi generali comuni alle procedure
Procedure di allerta e composizione assistita della crisi

PROCEDURE NEGOZIALI
Piani attestati
Accordi di ristrutturazione dei debiti e convenzioni di moratoria
Concordato preventivo
Concordato fallimentare/concordato minore

FALLIMENTO / LIQUIDAZIONE GIUDIZIARIA
Presupposti ed avvio della procedura
Organi della procedura
Effetti della sentenza dichiarativa e fasi della procedura
Accertamento del passivo
Accertamento, amministrazione, liquidazione e riparto dell'attivo
Chiusura della procedura

PROCEDURE AMMINISTRATIVE
Liquidazione coatta amministrativa
Amministrazioni straordinarie

Testi Adottati

Nigro - Vattermoli, Diritto della crisi delle imprese. Le procedure concorsuali, VI edizione, Il Mulino, 2023

Per la preparazione dell'esame è, comunque, essenziale avvalersi di un codice civile e di un codice di procedura civile aggiornati, dotati di adeguato corredo delle principali leggi speciali: tra i molti in commercio si segnalano come particolarmente adatti il Codice civile con leggi complrementari a cura di G. De Nova, Zanichelli, 2023 ed il Codice di procedura civile con leggi complementari a cura di C. Ferri, Zanichelli, 2023.

Bibliografia

Stanghellini, Le crisi di impresa fra diritto ed economia. Le procedure di insolvenza, Il Mulino, 2007

Modalità di svolgimento

L'attività didattica, in coerenza con gli obiettivi formativi del corso, risponde ad un approccio teorico-pratico che combina lezioni frontali teoriche con l'analisi di casi pratici, per un totale di 36 ore di formazione come da calendario pubblicato prima dell'inizio del semestre nel sito web del Corso.

Le lezioni frontali prevedono la trattazione dei fondamenti teorici e metodologici previsti nel programma del corso e la loro applicazione attraverso lo studio di casi pratici.

Gli studenti sono incoraggiati a partecipare attivamente alle lezioni, collaborando alla analisi e alla risoluzione dei casi e delle questioni presentati durante le lezioni.

Regolamento Esame

Sia per i frequentati sia per i non frequentanti, l'esame consiste in una prova orale, che verte sugli argomenti affrontati durante il corso.

L'esame valuta la preparazione complessiva dello studente, in aderenza ai descrittori di Dublino, come segue: conoscenza acquisita (quantità e qualità) in relazione agli argomenti del programma e consequenzialità del ragionamento; capacità di applicare tali conoscenze e di integrare le conoscenze delle diverse parti del programma, includendo anche le conoscenze acquisite da altri insegnamenti affini; capacità analitica, di sintesi e autonomia di giudizio; abilità comunicative dello studente (proprietà di linguaggio, chiarezza espositiva e uso appropriato della terminologia specifica della disciplina).

Il voto finale dell'esame è espresso in trentesimi e sarà formulato sulla base dei seguenti criteri di graduazione:
Non idoneo: importanti carenze nella conoscenza e comprensione degli argomenti; insufficienti capacità di analisi e sintesi, frequenti generalizzazioni e limitate capacità critiche e di giudizio, gli argomenti sono esposti in modo non coerente e con linguaggio inappropriato.
18-21: lo studente ha acquisito i concetti di base della disciplina e ha una capacità di analisi che emerge solo con l'aiuto del docente. Il modo di esprimersi e il linguaggio usato sono complessivamente appena adeguati.
22-25: lo studente ha acquisito in maniera discreta i concetti di base della disciplina, sa orientarsi tra i vari argomenti trattati e possiede una capacità di analisi autonoma che sa esprimere con un linguaggio corretto.
26-29: lo studente possiede un bagaglio di conoscenze ben strutturato. È in grado di rielaborare in maniera autonoma le conoscenze acquisite e si sa esprimere con un linguaggio più che corretto.
30 e 30 e lode, lo studente possiede un bagaglio di conoscenze completo e approfondito. I riferimenti culturali sono ricchi e aggiornati. Si esprime in modo brillante e con proprietà di linguaggio.