Facoltà di Economia

Lucia LeonelliProf.ssa Lucia Leonelli
Preside della Facoltà

La Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" è un centro di formazione e di ricerca di eccellenza, riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, ed è costituito da due dipartimenti: Economia e Finanza e Management e Diritto.

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La Facoltà di Economia è costituita dai dipartimenti:

Dipartimento di Economia e Finanza

Prof. Vincenzo Atella
Direttore

Dipartimento di Management e Diritto

Prof.ssa Martina Conticelli
Direttore

Iscrizioni e Trasferimenti

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Terza Missione

La Facoltà di Economia, da sempre impegnata a favore della crescita del tessuto socioeconomico italiano e nella cooperazione internazionale, declina la sua Terza missione impegnandosi in una ricerca di eccellenza utile a fini produttivi, capace di contribuire all’avanzamento della conoscenza, dei saperi culturali, scientifici e tecnologici atti a migliorare il benessere della società, attraverso una formazione di qualità, la creazione di partnership istituzionali e progetti con le imprese e per il territorio, il supporto della proprietà intellettuale e dell’imprenditorialità, il placement dei propri laureati, la promozione di iniziative volte a garantire sviluppo sostenibile, innovazione sociale, civic engagement e resilienza.

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POLITICAL ECONOMY AND PUBLIC PROCUREMENT

POLITICAL ECONOMY

Syllabus

EN IT

Obiettivi Formativi

OBIETTIVI FORMATIVI: Introdurre gli studenti ai fondamenti dell’Economia delle Scelte
Pubbliche, con un approccio sia teorico che empirico. La struttura del corso approfondisce, da un lato, i problemi teorici relativi all’analisi delle scelte collettive e dei sistemi politici; dall’altro, introduce lo studente alla metodologia di analisi applicata ai problemi del contesto politico. Particolare attenzione è data alle tematiche relative alla competizione elettorale, e a quelle legate allo studio degli apparati burocratici.

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: L’obiettivo finale è quello di favorire una comprensione dettagliata dei processi e delle istituzioni politiche in una prospettiva di scelte razionali; acquisire delle conoscenze relative ai principali modelli teorici di public choice, nonché ai più significativi test empirici presenti in letteratura; apprendere un approccio analitico e statistico per l’analisi delle questione economiche, in grado di consentire di elaborare e/o applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca.

CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE: Le nozioni, i concetti ed i
modelli teorici appresi consentiranno di comprendere in maniera più chiara ed organica i
comportamenti delle istituzioni politiche e le loro implicazioni in termini di policy; quanto
appreso può essere utilizzato in nuovi ambiti e in un contesto lavorativo nell’analisi delle
istituzioni sia nazionali che europee.

AUTONOMIA DI GIUDIZIO: Quanto appreso può essere utilizzato per valutare in maniera
critica, costruttiva e senza pregiudizi l’operato dei policy maker nazionali ed europei.

ABILITÀ COMUNICATIVE: Sapere presentare fatti e meccanismi complessi in maniera
rigorosa; imparare a presentare fatti complessi in maniera semplice, comunicando le loro
conclusioni e conoscenze e la ratio ad esse sottesa, a interlocutori specialisti e non specialisti

Prerequisiti

È necessario aver coperto il materiale di un buon programma di economia a livello di laurea
triennale, possedere una buona conoscenza della microeconomia intermedia (non faremo
quasi mai uso della macroeconomia), delle conoscenze base di matematica, teoria dei
giuochi ed econometria, almeno la regressione multipla (capire come interpretare i
coefficienti di regressione e conoscere i problemi nel loro utilizzo).

Programma

Il corso introduce alcuni modelli teorici volti ad analizzare le seguenti situazioni: la
formazione delle politiche pubbliche, i processi e le istituzioni politiche and political
institutions con un approccio di scelte razionali. Allo stesso tempo una componente
importante sarà la verifica empirica dei modelli. Particolare attenzione sarà data alla
letteratura sul voto, le elezioni, partiti e political agency.

Testi Adottati

Il materiale per questo corso (programma, note, annunci, materiale) è pubblicato sulla
pagina web del corso. Nessun singolo libro di testo copre tutto il materiale presentato nel
corso. Un numero di letture consigliate saranno costituite da articoli di riviste. I libri che
verranno utilizzati più frequentemente sono i seguenti:
- Besley, “Principled Agents?”, Oxford University Press, 2006 (henceforth: Besley)
- Mueller, “Public Choice III”, Cambridge University Press, 2003 (henceforth: Mueller)
- Persson and Tabellini, “Political Economics”, MIT Press, 2000 (henceforth: PT)
Tutti i testi sono disponibili presso la Biblioteca Vilfredo Pareto, situata nell'edificio B. Le
note di classe, così come ogni altro materiale / lettura, saranno disponibili sul sito del corso.

Bibliografia

1. Review: Individual rationality, Nash equilibrium, Causality in econometrics
Mueller: 1 *
Besley: 1 *
PT: 1 *
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PT: 2
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Quarterly Journal of Economics, 399-422 *
Pettersson-Lidbom (2008), "Do Parties Matter for Economic Outcomes: A
Regression-Discontinuity Approach", Journal of the European Economic Association,
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3. Voting
Mueller: 5.1, 5.2, 5.3, 5.4, 14
Merlo: 2
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4. Electoral competition
PT: 3.1, 3.2, 3.3, 3.4, 5.1, 5.2, 5.3
Mueller: 11, 12, 21
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Besley: 3
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6. Legislative organization
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Merlo: 5
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Myerson (1995), “Analysis of Democratic Institutions: Structure, Conduct and Performance”,
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7. Bureaucracy
Mueller: 16
Pettersson-Lidbom (2012), “Does the Size of the Legislature Affect the Size of Government:
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Alesina and Tabellini (2007), “Bureaucrats or Politicians? Part I: A Single Policy Task”,
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Alesina and Tabellini (2008), “Bureaucrats or Politicians? Part II: Multiple Policy Tasks”,
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Dal Bò, Finan and Rossi (2013), “Strengthening State Capabilities: The Role of Financial
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8. Special interest politics
Mueller: 15, 20
PT: 3.5
Coate and Morris (1995), “On the Form of Transfers in Special Interests”, Journal of Political
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Review, 69‐84
Mitchell and Munger (1991), “Economic Models of Interest Groups: An Introductory Survey”,
American Journal of Political Science, 512‐546

Modalità di svolgimento

Lezioni ed esercitazioni in classe

Regolamento Esame

L'esame finale è una prova scritta di un’ora e mezza composta da tre domande (esercizi
matematici, possibilmente la discussione di un articolo scelto tra quelli discussi in classe).
Ogni domanda potrebbe essere divisa in ”sottodomande”. Per superare l'esame è
necessario ottenere un punteggio di 18 in almeno due domande. Il voto finale è dato dal
voto medio delle tre domande e delle tre sostenute nel modulo di Public Economics. In ogni
domanda la scala dei voti va da 0 a 34, quindi gli studenti possono ottenere un punteggio
finale di 30 anche senza rispondere perfettamente a tutte le domande. Inoltre, gli studenti
frequentanti possono decidere di fare delle presentazioni durante il corso. Ad ogni
presentazione verrà assegnato un punteggio da 0 a +3, arrotondato al numero intero più
vicino per determinare il voto finale degli studenti. Il punteggio per le presentazioni viene
considerato valido solo per la prima sessione d'esame dopo il corso. Ritiri da presentazioni