Facoltà di Economia

Lucia LeonelliProf.ssa Lucia Leonelli
Preside della Facoltà

La Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" è un centro di formazione e di ricerca di eccellenza, riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, ed è costituito da due dipartimenti: Economia e Finanza e Management e Diritto.

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La Facoltà di Economia è costituita dai dipartimenti:

Dipartimento di Economia e Finanza

Prof. Alberto Iozzi
Direttore

Dipartimento di Management e Diritto

Prof.ssa Martina Conticelli
Direttore

Iscrizioni e Trasferimenti

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Terza Missione

La Facoltà di Economia, da sempre impegnata a favore della crescita del tessuto socioeconomico italiano e nella cooperazione internazionale, declina la sua Terza missione impegnandosi in una ricerca di eccellenza utile a fini produttivi, capace di contribuire all’avanzamento della conoscenza, dei saperi culturali, scientifici e tecnologici atti a migliorare il benessere della società, attraverso una formazione di qualità, la creazione di partnership istituzionali e progetti con le imprese e per il territorio, il supporto della proprietà intellettuale e dell’imprenditorialità, il placement dei propri laureati, la promozione di iniziative volte a garantire sviluppo sostenibile, innovazione sociale, civic engagement e resilienza.

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Punto E: il Prof. Carretta spiega su Il Sole 24 Ore pro e contro delle regole sull'adeguatezza patrimoniale delle banche in EU

A Economia spiegata

 

 

Al centro dell'intervento del Prof. Alessandro Carretta del Dipartimento di Management e Diritto su Il Sole 24 Ore del 28 novembre 2024 è la questione sollevata da Italia, Germania e Francia con la recente richiesta alla Commissione UE (espressa con una lettera a firma dei tre Direttori del Tesoro) di "bloccare" la messa in campo di nuove regole sulle Banche europee relativamente ai requisiti patrimoniali che - pur se orientate a rafforzare la stabilità finanziaria ed efficienza - potrebbero pesare sulla competitività del comparto.

Rafforzamento della regolamentazione o semplificazione? In termini di adeguatezza patrimoniale, quali sono i pro e contro? Se l'obiettivo è rilanciare la competitività del comparto, che cosa fare per risolvere le criticità

«La recente lettera alla Commissione europea dei direttori generali del Tesoro di Francia, Germania e Italia richiama un tema da molto tempo dibattuto tra gli addetti ai lavori: benefici e costi della regolamentazione (e supervisione) bancaria ed è certamente opportuna in questo momento storico. Non vi è dubbio - spiega nell'articolo il Prof. Carretta  - che le regole sull’adeguatezza patrimoniale delle banche abbiano dato un contributo sostanziale alla stabilità ed efficienza del sistema finanziario europeo. Ma oggi si pone un importante problema di livellamento, a fini competitivi, della normativa UE rispetto ad altre giurisdizioni, nonché un tema di fitness tra le diverse categorie di soggetti controllati ed i diversi ambiti di attività [...]».

 

 

In linea con la posizione espressa dall'ex Presidente della BCE Andrea Enria, per il Prof. Carretta occorre «[...] abbandonare l’ambizione di disegnare regole sempre più dettagliate per misurare i rischi nelle loro svariate configurazioni. Tutto ciò conduce a una complessità eccessiva. Occorre invece assicurarsi – e gli strumenti ci sono e vanno semmai rafforzati – che le banche abbiano una robusta internal governance, specie sul fronte del risk management [...]»

In generale, che cosa fare? Una possibile strada, secondo il Prof. Carretta, è considerare l'utilità del suggerimento offerto proprio dai tre Direttori del Tesoro: "without going beyond what is stricly necessary".

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(A cura dell'Ufficio Public engagement Economia)

 

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