Aggiornato A.A. 2014-2015
Perché un corso sulla organizzazione della Pubblica Amministrazione
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Cambiare la pubblica amministrazione non è un’ambizione di oggi ma, piuttosto, una costante dei programmi di governo in ogni fase della storia unitaria, tanto da rendere complessa la ricerca di momenti di reale discontinuità nell’evoluzione dei suoi apparati. Ciò nonostante, per concorde valutazione di osservatori e studiosi di storia dell’amministrazione, a partire dagli anni ‘90 si è assistito ad un «big bang» delle riforme amministrative italiane, investendo l’intero sistema delle aziende e delle pubbliche amministrazioni italiane.
In particolare, le innovazioni introdotte per via legislativa evidenziano un processo di transizione da uno stato abituato a fornire servizi direttamente, ad uno stato chiamato al ruolo di regolatore, facilitatore e finanziatore di azioni che altre forme organizzative (profit o non profit) sono chiamate a porre in essere per lo sviluppo sociale ed economico del paese.
Dal punto di vista della teoria dell’organizzazione, il passaggio da uno stato “gestore” ad uno stato “regolatore” spinge le singole aziende all’introduzione di modalità innovative di programmazione e gestione, mettendo definitivamente in crisi i tradizionali apparati pubblico-decisionali, costruiti dallo stato liberale sulla razionalità legale di stampo weberiano. Sul piano dell’intensità, il processo di transizione dovrebbe imprimere all’azione amministrativa una trasformazione che non ha pari nella storia, spingendo le singole aziende a porre in essere cambiamenti reattivi - in quanto “di risposta” alla variazione di condizioni ambientali di cui la riforma legislativa si è fatta interprete - e di natura radicale, supponendo l’introduzione di modelli gestionali volti ad una maggiore flessibilità organizzativa, efficienza economica e qualità del servizio, che vanno ad influenzare l’intero sistema organizzativo, modificandone le caratteristiche di base.
Obiettivi formativi del corso
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Il corso ha l'obiettivo di fornire agli Studenti le principali categorie logiche e i concetti fondamentali dell’organizzazione delle aziende e delle pubbliche amministrazioni. I concetti teorici rilevanti per l’analisi e la gestione del cambiamento organizzativo includono le principali dimensioni strutturali e contestuali dell’azienda pubblica, quali la formalizzazione, la gerarchia, la specializzazione, la tecnologia, l’ambiente e la cultura.
Il corso fornisce uno schema per “leggere” le condizione di efficienza ed efficacia di dette dimensione e, quindi, evidenziare spazi e modalità per una loro evoluzione.
Programma del corso
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Il focus del corso è costituito dall’organizzazione della pubblica amministrazione nel suo complesso: i concetti teorici rilevanti includono le principali dimensioni strutturali e contestuali di un’organizzazione pubblica, quali la formalizzazione, la gerarchia, la specializzazione, la tecnologia, l’ambiente e la cultura.
Il corso si articola nelle seguenti parti:
a. Presupposti, preme teoriche e principi operativi dell’organizzazione della aziende pubbliche:
- Lineamenti di storia della organizzazione del settore pubblico
- Le riforme degli anni 90’
- Il paradigma del New Public Management
- Attori, meccanismi e sistemi di Public Governance
b. Processi di riforma e modelli di cambiamento e innovazione della pubblica amministrazione:
- Determinati e dimensioni di complessità del cambiamento organizzativo nella pubblica amministrazione
- Modelli di gestione del cambiamento
- La direzione e lo sviluppo delle risorse umane
- Modelli di relazione politica- amministrazione
Metodologia didattica
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Le lezioni frontali ed i seminari di ricerca saranno integrati con attività di gruppo avente ad oggetto l’analisi, la valutazione e la discussione di casi di studio.
Testo di esame
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Hinna A. (2009). Organizzazione e cambiamento nelle pubbliche amministrazioni, Carocci Editore.