“242,6 miliardi di euro per interventi prioritari. Un'occasione irripetibile. Abbiamo pochi anni per realizzare i progetti previsti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, utilizzando al meglio i fondi europei e nazionali a disposizione. È necessario pianificare infrastrutture e mobilità in modo innovativo, individuando le priorità secondo una strategia sistemica e integrata”: è questo il commento del Prof. Enrico Giovannini del Dipartimento di Economia e Finanza, attuale Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, espresso nella nota con cui spiega ratio e criteri introdotti nell'innovativo modello di programmazione "per realizzare gli interventi necessari a interconnettere le aree del Paese, per migliorare le infrastrutture idriche e accrescere la qualità dell'abitare, riducendo le disuguaglianze territoriali, per essere più competitivi, equi e sostenibili”.
E' questa la visione contenuta in “Dieci anni per trasformare l’Italia”, l'Allegato Infrastrutture al Documento di Economia e Finanza-DEF 2021, approvato il 29 luglio dal Consiglio dei ministri, che descrive le scelte del Governo e la strategia di pianificazione in materia di infrastrutture e mobilità.
Su impulso del Prof. Enrico Giovannini, il documento introduce un nuovo approccio, in un'ottica di sviluppo sostenibile, per pianificare, programmare, progettare e realizzare le infrastrutture di un Paese proteso verso il 2030, più moderno, competitivo e resiliente, in coerenza con i 17 obiettivi dell’Agenda ONU e i principi del Green Deal europeo, nonché dei piani nazionali generali e settoriali di riferimento.
Innovativo è, in particolare, il cosiddetto “Piano Processo”, che va oltre la logica del "piano di spesa", con l'attenzione posta sulla valutazione di impatto degli investimenti, attraverso “un metodo per pianificare gli interventi che prevede nuovi parametri per la selezione delle opere, aggiornamenti, approfondimenti e decisioni in fasi successive con la possibilità di revisione delle scelte in caso di mutamento dei contesti e valutazioni ex ante ed ex post degli interventi per compiere scelte più razionali e funzionali al raggiungimento degli obiettivi di medio termine”, con la finalità di migliorare benessere delle persone, competitività delle imprese e rispetto per l'ambiente.
(A cura dell'Ufficio Public engagement Economia)
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