Posto che la salute del pianeta Terra coincide con la salute dei suoi abitanti, quale sarà il mondo per gli Italiani che nascono ora? I 65enni del 2050, ossia i millenials di oggi, vivranno "da individui sani" la loro terza età? Come garantire una vita salutare anche dopo gli 80 anni? Secondo l'opinione di studiosi di fama internazionale e in base ai risultati di alcune importanti ricerche scientifiche, qual è l'impatto sulla salute, sul sistema economico, sull'ambiente e sulla sostenibilità della spesa sanitaria di regimi alimentari non corretti?
Ad approfondire alcuni aspetti al centro dell'inchiesta del programma RAI Indovina chi viene a cena è stato il Prof. Vincenzo Atella, Direttore del Dipartimento di Economia e Finanza-DEF: l'allungamento dell'aspettativa di vita deve fare i conti con la "qualità" della salute, che nel mondo moderno rischia di essere compromessa da un’alimentazione molto spesso errata e poco "consapevole".
Con il titolo "Eternamente sani", la puntata del 6 novembre 2021 del programma di approfondimento condotto da Sabrina Giannini, in onda dal 2016 su RAI3, ha fatto luce sulle principali, reali criticità della "ricetta della longevità", connesse agli stili di vita e al sistema alimentare industriale.
Dal "segreto" dei centenari della Sardegna ai benefici della (vera) dieta mediterranea, dall’obesità giovanile all'impatto sul benessere, sull'ambiente e sulla sostenibilità del sistema sanitario.
In breve: l'elisir di lunga vita dipende molto dall’alimentazione.
Una delle evidenze più allarmanti approfondite nel corso della trasmissione di RAI3 ha riguardato il trend di evoluzione dell'obesità giovanile, fenomeno particolarmente preoccupante in Italia, soprattutto se correlato ai rischi di insorgenza (anche precoce) di malattie croniche e di danni alla salute in età avanzata.
L'urgenza - come evidenziato dai risultati di recenti analisi sviluppate dal Prof. Atella - sarebbe quella di abbattere questo dato che pesa sulle future prospettive di salute dei millenials di oggi, evitando al tempo stesso di pregiudicare l'equilibrio del sistema sanitario pubblico: il miglioramento dell'aspettativa di vita di cui oggi godiamo ha come possibile contraltare una vecchiaia meno in salute di domani.
"Progressivo invecchiamento della popolazione, aumento delle malattie croniche e delle disabilità, epidemia di obesità (soprattutto tra i minori): se non cambiamo cultura, se non interveniamo subito, nel 2050 - ha spiegato il Prof. Atella nella videointervista - avremo una popolazione vecchia, ma più malata. Abbiamo guadagnato anni di vita, ma rischiamo di ammalarci prima".
"Ecco l'eredità che i governi corrono il rischio di lasciare agli adulti di domani": al termine del suo intervento per lo speciale di RAI3 "Eternamente sani", il Prof. Atella ha affermato che si tratta di scenari da tempo noti ai policy makers. Non invertire queste tendenze può creare un peso economico insostenibile per la sanità pubblica.
"Ecco la grande sfida che la politica deve porsi: il futuro è adesso", ha chiosato l'economista del DEF.
(A cura dell'Ufficio Public engagement Economia)
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