Quale è il rapporto tra Intelligenza Artificiale e processi decisionali?
Come possono le organizzazioni trovare il giusto equilibrio tra intuizione umana e potenza algoritmica?
Ha risposto a questo interrogativo il Prof. Matteo Cristofaro
al St. Petersburg International Economic Forum 2025

Il Prof. Matteo Cristofaro del Dipartimento di Management e Diritto è stato invitato a partecipare al St. Petersburg International Economic Forum (SPIEF) 2025, con un intervento dal titolo “Brains and Bots: Finding the Sweet Spot in AI-Assisted Business Decisions”.
SPIEF rappresenta una delle principali piattaforme globali di dialogo economico e tecnologico: dal 1997 un appuntamento consolidato a San Pietroburgo, che richiama annualmente un vasto pubblico eterogeneo proveniente da ogni parte del mondo (oltre 10.000 partecipanti ogni edizione da più di 130 Paesi diversi). La 28ma edizione dello SPIEF si è tenuta dal 18 al 21 giugno 2025.
Uno dei temi al centro del confronto di quest'anno è stato quello cruciale dell’interazione tra Intelligenza Artificiale e processo decisionale umano nel contesto aziendale.

Dalla Ricerca alla prassi operativa: alla luce dei risultati di suoi recenti studi, il Prof. Cristofaro ha presentato casi aziendali concreti (es. Wildberries, Yandex, SberAnalytics, Ozon), dimostrando come l’AI stia già trasformando attività quotidiane come il marketing, la previsione della domanda o l’analisi competitiva. Cristofaro ha presentato un playbook operativo in otto punti per guidare leader e organizzazioni nell’uso consapevole e responsabile dell’AI.
Il Prof. Cristofaro ha sostenuto che l’adozione dell’AI non è solo una questione tecnica, ma una “trasformazione cognitiva”: cambia il modo in cui pensiamo, valutiamo le opzioni e assumiamo responsabilità manageriali. Basandosi su tre esperimenti condotti in ambiti diversi (innovazione, imprenditorialità e strategia), ha mostrato ai partecipanti (accademici, rappresentanti istituzionali, esperti e professional) che l’uso moderato dell’AI porta a risultati superiori, mentre l’eccessiva automazione può generare nuove distorsioni cognitive e ridurre l’autonomia critica degli individui.
“L’AI non è solo uno strumento – ha commentato il Prof. Cristofaro - È uno specchio. Riflette il nostro modo di pensare. Amplifica i nostri punti di forza, ma anche le nostre zone cieche.”
L’intervento ha suscitato grande interesse per il suo approccio critico e costruttivo, sottolineando che la vera sfida non è l’adozione dell’AI in sé, ma la capacità di “educare” gli individui a usarla con discernimento, mantenendo centrale il ruolo del giudizio umano.
(A cura dell'Ufficio Public engagement Economia)
Per saperne di più:
Principali notizie PE-Economia correlate
√ Vedi Highlights Sezione Ricerca-Azione, FormAzione 
√ Consulta la Sezione Iniziative PE-Economia 