Qual è il rapporto tra genere e ambienti di lavoro legati all'Economia e alla Finanza?
Esistono ancora (e perchè) stereotipi in settori storicamente percepiti come maschili?
Queste le domande al centro dell'evento
ideato da
Marianna Brunetti, Annalisa Fabretti e Mariangela Zoli:
un appuntamento per riflettere su cosa e come "contare" (in tutti i sensi)
e... per dare valore a prospettive ancora (troppo spesso) sottorappresentate.

Si è tenuto il 14 maggio, in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025 promosso dall'ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenbile, cofondata dall'Ateneo Tor Vergata), l'incontro "Donne, Finanza e Etica", organizzato da Marianna Brunetti, Annalisa Fabretti e Mariangela Zoli presso il Salotto della Biblioteca Vilfredo Pareto di Economia.
Obiettivo: fare il punto su partecipazione femminile, ambienti di lavoro, divari, percezioni... e luoghi comuni da sfatare.
Affiancate dalla Presidente della Fondazione Finanza Etica Teresa Masciopinto, le tre studiose del Dipartimento di Economia e Finanza hanno invitato alla riflessione tutti i partecipanti, partendo dalle esperienze raccolte nel libro “Il coraggio di contare” della giornalista Natascha Lusenti: una serie di racconti di impegno per l'emancipazione femminile e il cambiamento sociale, per trasformare la ricchezza in azione e "bene" tangibile, in senso positivo per la comunità.
Dopo la presentazione e il dibattito, Marianna Brunetti, Annalisa Fabretti e Mariangela Zoli hanno coinvolto le studentesse e gli studenti presenti in un lavoro di gruppo, diretto a ricostruire - a partire dall'esperienza quotidiana - lo 'stato dell'arte' della parità di genere, mediante la discussione e l'analisi di differenze comportamentali, bias culturali, percezioni dei divari di genere nello studio e nelle opportunità di carriera.

Credits foto: Biblioteca Vilfredo Pareto Fb
La Prof.ssa Marianna Brunetti, Direttrice CEIS, ha così sintetizzato le finalità dell'iniziativa: "Abbiamo voluto dar vita ad una occasione per riflettere e confrontarsi sul rapporto tra donne e Finanza, sfatando stereotipi ancora presenti in ambiti tradizionalmente percepiti come maschili, nella cornice offerta dal Festival dello Sviluppo sostenibile. Abbiamo scelto di farlo a partire dai racconti del libro Il coraggio di contare, attraverso il dialogo con l'autrice Natascha Lusenti, e col prezioso contributo della Presidente Teresa Masciopinto. Storie vere contro il luogo comune secondo cui donne e Finanza rappresentano universi distanti e inconciliabili, contro discriminazione e violenza di genere che ci hanno aiutato a coinvolgere e stimolare i tanti giovani intervenuti".
"L’evento - ha commentato la Prof.ssa Mariangela Zoli - è infatti stato per noi anche un’occasione per dare voce a esperienze personali e collettive, incoraggiando una riflessione corale sulle differenze di genere nel mondo del lavoro e dell’istruzione, in generale. Proprio per questo abbiamo voluto riprendere e aggiornare una indagine condotta nel 2019 all’interno della nostra Comunità, arricchendo quell'esperienza di studio e ricerca che ha dato vita ad un esempio virtuoso di collaborazione tra docenti e studenti/esse, promuovendo la produzione condivisa e 'orizzontale' di conoscenza, la sua circolazione, offrendo una opportunità concreta di crescita del personale docente e del corpo studentesco. Il racconto di questa esperienza crediamo possa essere utile a stimolare iniziative analoghe, per attivare e promuovere altre occasioni di indagine e di empowerment sia personale, che collettivo".
"Proprio nel marzo 2019 - ha spiegato la Prof.ssa Annalisa Fabretti - abbiamo creato un gruppo di lavoro informale composto da docenti e studentesse della Facoltà di Economia, sulla scia dell'evento "(S)bilanci di genere" sul tema delle disuguaglianze di genere organizzato insieme alla Prof.ssa Annalisa Rosselli e al Comitato Unico di Garanzia Tor Vergata. Il gruppo ha avviato un confronto aperto e paritario sulle esperienze quotidiane delle donne all’interno della Facoltà, da cui è scaturita l’idea di realizzare un questionario sulla percezione delle differenze di genere. Ispirandosi ad esperienze analoghe in altri Atenei, il questionario è stato somministrato a fine anno a tutta la Comunità studentesca, sia in formato cartaceo che digitale, in italiano e in inglese. Il tasso di risposta è stato superiore al 19%. Il questionario ha prodotto una prima fotografia sulla comprensione delle differenze di genere nello studio, nell’approccio all’università, nel lavoro e nelle opportunità di carriera e sulla sensibilità alla parità di genere. I risultati hanno mostrato una significativa differenza tra studenti e studentesse nella percezione delle disuguaglianze di genere, con le donne più consapevoli delle disparità, soprattutto in ambito lavorativo. Ma non solo. L’esperienza ha avuto 'ricadute' importanti: ha ispirato tesi di laurea, eventi pubblici aperti a tutti (v. per esempio quella promossa nel 2021 - Le iniziative "made in Economia" per il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021: #MettiloInAgenda) e ha costituito un riferimento essenziale per la redazione del Bilancio di Genere d’Ateneo. Inoltre, ha dato origine a un nuovo progetto di ricerca e a percorsi formativi per studenti e studentesse. Ora lavoriamo per aggiornare quella fotografia, confidenti nelle evidenze che emergeranno dalla nuova fase di analisi".
"Per questo - ha chiosato la Prof.ssa Mariangela Zoli - abbiamo scelto un albero come simbolo della nostra presentazione, perché il nostro intento è quello di raccogliere i frutti della sperimentazione del 2019 e gettare nuovi semi, per un lavoro 'a quattro mani' con le nostre studentesse e i nostri studenti per capire (e combattere) il divario di genere nell'Università, nel mondo del lavoro, nella società".
(A cura dell'Ufficio Public engagement Economia)
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