Il Prof. Alessandro Carretta è intervenuto ai lavori del Tavolo tecnico “Corporate governance: la voce degli Amministratori indipendenti”, organizzato presso la Camera dei Deputati il 30 maggio 2023 e promosso dall’On. Cristina Rossello in collaborazione con la Prof.ssa Paola Schwizer: un incontro di studio e confronto sul tema della “buona governance”, con focus sul ruolo determinante degli Amministratori e dei Consiglieri indipendenti, in occasione della presentazione del Volume “Directors. La buona governance vista dai Ned” (curato da A. Carretta, M. Pierdicchi e P. Schwizer, edito da EgeaEditore).

Quali sono i reali meccanismi di funzionamento dei CdA delle grandi società? Come raggiungere equilibrio tra efficienza aziendale e obblighi di vigilanza? Come avvengono i processi di nomina e di valutazione di un CdA? Oltre le regole e la normativa, quali “fattori” rendono il CdA un organo capace di contribuire al “successo sostenibile” di un’impresa? Quali sono perimetri e “regole” per un CdA sempre più attento al raggiungimento di obiettivi ESG? Chi e che cosa fa la differenza?

Secondo il Prof. Alessandro Carretta del Dipartimento di Management e Diritto, la formula per una buona governance societaria richiede un cambio di prospettiva. Occorre puntare l’attenzione su chi è dentro la “stanza dei bottoni” di una società: “Nonostante le numerose regole e discipline che ne guidano la composizione e il funzionamento, solo chi opera all’interno della ‘stanza dei bottoni’ riesce a percepirne fino in fondo i meccanismi, le dinamiche, il clima e, quindi, la reale efficacia. Ciò che conta è capire (e fare) la differenza tra un governo societario formalmente ineccepibile e un sistema di governance efficace; la differenza tra un Amministratore o un Sindaco che rispetta pienamente i requisiti di idoneità per l’accesso al ruolo e un attore chiave nei processi decisionali di alta amministrazione".

I lavori del Tavolo, ai quali hanno preso parte illustri esponenti del mondo delle istituzioni, sono stati chiusi dalle considerazioni finali del Vice Ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto.

(A cura dell’Ufficio Public engagement Economia)