
"Democrazia è partecipazione":
questo lo slogan della settima edizione
del Festival nazionale dell’Economia civile
diretto dal Prof. Leonardo Becchetti
del Dipartimento di Economia e Finanza.
Spazi di confronto, workshop e dialoghi con economisti, giovani, imprese, istituzioni e innovatori per costruire - insieme - una nuova economia, attenta al bene comune.

Si è conclusa a Firenze la settima edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile-FNEC: dal 2 al 5 ottobre 2025, quattro giorni articolati in un programma ricco di appuntamenti, animati da ospiti e relatori provenienti dal mondo accademico, dalle istituzioni, dallo spettacolo e dalla società civile, con l’obiettivo di promuovere un grande dibattito pubblico per individuare soluzioni in grado di costruire un sistema economico responsabile, partecipato e inclusivo.
“Democrazia partecipata. La sfida delle intelligenze relazionali” è stato il tema al centro dell'edizione di quest'anno, tema affrontato con un approccio "il più possibile concreto per costruire passo dopo passo l’economia che vogliamo: ricerche e studi per rinnovare i contenuti e l’approccio accademico su questioni sempre più interconnesse; nuovi contenuti e modalità formative per trasmettere concetti e principi ai più giovani; forme di supporto e proposte concrete per accompagnare organizzazioni, imprese e amministrazioni nel cambio di paradigma”, come ribadito nel manifesto dell'evento.
V. RaiNews TGR Toscana, 3 ottobre 2025 (a cura di Federica Sevi e Giovanni Sorice)
Lo spiega più approfonditamente Leonardo Becchetti nella Concept Note FNEC 2025: "Il Festival Nazionale dell’Economia Civile 2025 rappresenta la tappa conclusiva di un percorso triennale che la manifestazione ha dedicato al tema della partecipazione come dimensione fondante dell’economia civile. Il cammino è iniziato nel 2023 con 'Oltre i limiti: l’impegno che ci trasforma', dove il Festival ha posto l’accento sull’impegno personale e collettivo come forza capace di superare barriere e generare cambiamento. È stato un invito a riconoscere che la trasformazione sociale nasce dall’assunzione di responsabilità condivise. Nel 2024, con 'L’ora di partecipare', la riflessione si è spostata sull’urgenza di rendere concreto quell’impegno, trasformandolo in partecipazione attiva nei processi economici, sociali e istituzionali. Un richiamo a non rimandare, a vivere la partecipazione come pratica quotidiana e necessaria per costruire comunità inclusive e resilienti. Infine, nel 2025, il tema 'Democrazia partecipata. La sfida delle intelligenze relazionali' apre lo sguardo sulla dimensione politica e istituzionale: come rendere effettiva, diffusa e qualificata la partecipazione democratica. Qui la chiave diventa la capacità di sviluppare intelligenze relazionali, ossia competenze sociali, emotive e collaborative che permettono di a rontare insieme le sfide complesse del presente. Così, nell’arco di tre edizioni, il Festival ha costruito un vero e proprio ciclo culturale: dall’impegno trasformativo (2023), all’urgenza di agire (2024), fino alla prospettiva di una democrazia rafforzata dalla qualità delle relazioni (2025). Un percorso che sottolinea come l’economia civile non sia solo un modello economico, ma anche un laboratorio di partecipazione, inclusione e rigenerazione" (v. Rivivi FNEC).
Queste questioni sono state approfondite anche dell'intervista rilasciata il 26 agosto a RaiNews24 in occasione della quale il Prof. Becchetti ha lanciato la nuova edizione del Festival: al centro, il tema dell’intelligenza relazionale come chiave per affrontare le sfide globali e costruire una prosperità sociale ed economica più equa e sostenibile.

Credits: X FNEC
E ancora, nell'intervista a CN24TV del 22 settembre 2025, il Prof. Becchetti ha spiegato: "Inutile negare che oggi il grande tema che ci affligge tutti quanti è quello delle guerre e di come ritrovare la pace. Anche qui l’economia civile e l’intelligenza relazionale hanno molto da dire. La cooperazione uno con uno fa sempre più di due, il conflitto uno contro uno distrugge valore [...]".

Il Festival di quest’anno ha voluto esplorare come l’intelligenza relazionale sia appunto "la chiave per navigare le sfide contemporanee, dalla prevenzione dei conflitti globali alla costruzione di una prosperità sociale ed economica duratura. Attraverso la cooperazione e la capacità di creare relazioni significative, è possibile trasformare le sfide in opportunità. L’Economia civile e l’investimento nelle relazioni umane possono guidarci verso un futuro più equo e sostenibile [...]" (v. Concept Note FNEC 2025 di Leonardo Becchetti).
Sul ruolo dell'Università e' intervenuto il Rettore dell'Ateneo Tor Vergata Prof. Nathan Levialdi, sottolineandone l'importanza dal momento che “[...] il futuro delle nostre democrazie non dipenderà soltanto dalla qualità delle leggi, ma anche e soprattutto dalla capacità dell'Università di formare cittadini che sappiano pensare con autonomia, agire con responsabilità e scegliere con coscienza. Non si tratta solo di consegnare titoli di studio, ma di offrire strumenti di libertà” (v. News a cura dell'Ufficio Stampa Ateneo Tor Vergata).

L'evento è stato aperto con la lettura del messaggio inviato dal Segretario di Stato Vaticano Cardinal Parolin da parte di Papa Leone XIV, indirizzato agli organizzatori e a tutti i partecipanti, con il quale il Santo Padre ha espresso il suo apprezzamento per la riflessione sul “bene comune” promossa dal Festival, invitando a coniugare sostenibilità economica con quella sociale e ambientale: "[...] Il Sommo Pontefice mentre incoraggia a perseverare nell’impegno per la difesa della dignità dell’uomo e al servizio della collettività, traendo ispirazione dai perenni valori umani e cristiani, fondamento di un futuro solidale e colmo di speranza, rammenta che 'la vita personale vale molto di più di un algoritmo e le relazioni sociali necessitano di spazi umani ben superiori agli schemi limitati che qualsiasi macchina senz’anima possa preconfezionare".
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al Direttore FNEC Prof. Becchetti: "Il tema della partecipazione attiva dei cittadini è centrale nella vita di ogni società, in ogni ambito. La vita economica non ne è esclusa. Anzi, nelle società liberal-democratiche democrazia e mercato - come ci ricordano alcuni economisti - hanno in comune l’idea di eguaglianza e concorrono alla sua attuazione. Lo troviamo consacrato negli articoli della Costituzione, operanti per far sì che il potere di indirizzo in capo al cittadino sia effettivo anche in ambito economico e sociale, per una 'democrazia sostanziale'. Il 'bene comune' non è, infatti, il 'bene pubblico' di una maggioranza, ma interpella ogni cittadino, ogni famiglia, ogni impresa. Ecco perché ridisegnare i paradigmi tradizionali dell’economia, tanto più in tempi di crisi delle relazioni internazionali che pongono a rischio obiettivi comuni all’intera umanità di crescita e giustizia sociale, appare necessario per superare i conflitti sociali e per far fronte alle sfide globali odierne [..]".

Credits: Adnkronos
A sottolineare l'impegno nel proseguire il percorso del Festival, Leonardo Becchetti ha commentato: "Il Festival non è un evento, ma un movimento: c’è prima e c’è dopo e mette in moto tutta una serie di percorsi che vanno dal consumo e risparmio responsabile, al lavoro sull’amministrazione condivisa, fino all’impegno sui territori, anche nelle aree interne, per promuovere partecipazione, cittadinanza attiva e impegno dei cittadini per il bene comune. È molto importante che non ci sia solo la sensibilità di un giorno – pure importante, come quella che abbiamo avuto in questi giorni – ma che questa sensibilità si traduca in un impegno quotidiano di tutti" (v. anche Festival dell'economia civile, focus sul piano dell’economia sociale per pace e BenVivere de Il Sole 24 Ore, 5 ottobre 2025).
Credits: Adnkronos
Tra gli eventi in programma, il Premio Nobel per l’Economia 2019 Abhijit Banerjee ha tenuto la Lectio civilis “Povertà e democrazia”, in dialogo con Leonardo Becchetti, affrontando un tema complesso: reddito di base e povertà.
Il Festival 2025 è stato anche l'occasione per aggiornare e presentare alcune principali iniziative di ricerca:
1) Il progetto BenVivere e Generatività, nato nel 2019 con l’obiettivo di valutare lo sviluppo dei territori italiani, non soltanto dal punto di vista economico, ma anche sociale e ambientale;
2) il lavoro di ricerca sull'Indice di Sviluppo Umano Comune, per l'elaborazione di nuove metriche civili atte a misurare il progresso e lo sviluppo integrale della società;
3) lo studio Democrazia aumentata, che indaga come possono dialogare AI e intelligenza relazionale per supportare il confronto e la condivisione.
Un altro importante appuntamento nell'ambito del Festival 2025 è stato quello che ha animato la terza giornata, con la premiazione degli Ambasciatori di Economia Civile, per valorizzare le buone pratiche di imprenditori, startupper e amministratori locali: il Premio Prepararsi al Futuro, dedicato a giovani startup e gruppi di aspiranti imprenditori, ha premiato progetti che mettono al centro sostenibilità, economia civile e attenzione alla comunità.
(A cura dell'Ufficio Public engagement Economia)
Per saperne di più:
- Sito web Festival nazionale dell'Economia civile
- Programma Festival nazionale dell'Economia civile 2025
- Festival dell'Economia civile, un'occasione di confronto sull'intelligenza relazionale, a cura dell'Ufficio Stampa Ateneo Tor Vergata
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Positivo il bilancio del Fnec. Il rettore: “La democrazia, vera forma di vita”, 7 ottobre 2025, a cura dell'Ufficio Spampa Ateneo Tor Vergata
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Il Festival Nazionale dell’Economia Civile: un laboratorio di pace e innovazione sociale, 9 settembre 2025, Adnkronos
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Becchetti: “Intelligenza relazionale al centro Festival nazionale dell’economia civile”, 22 settembre 2025, CN24TV
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Economia civile: Firenze, conclusa ieri la 7ª edizione del Festival nazionale. Becchetti, “la sensibilità di questi giorni si traduca in un impegno quotidiano di tutti”, SIR, 6 ottobre 2025.
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